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Speciale: Classic NES Edition

NES, una parola che per molti può voler dire molto.

SPECIALE di Claudio Camboni   —   10/07/2004
Speciale: Classic NES Edition

Per festeggiare i venti anni dall'uscita della sua prima Home console, Nintendo regala a tutti gli appassionati l'opportunità di poter rigiocare ai più grandi classici della storia del proprio Nintendo Entertainment System, meglio conosciuto come NES. Una piccola sigla, una piccola parola che racchiude grandi significati, emozioni e storie di ognuno di noi: erano i romantici anni 80 quando nelle nostre case, in tutto il mondo, si affacciava quella scatola grigia che avremmo imparato ad amare alla follia, una semplice macchina che sarebbe stata però inutile senza i meravigliosi giochi che Nintendo avrebbe saputo svilupparci sopra, un freddo hardware che prese magicamente vita grazie alle moltitudini di personaggi, avventure e storie che si dipanarono nei nostri salotti con un effetto dirompente che solo chi si ritrova oggi su queste pagine può forse capire.
I tempi sono sicuramente cambiati tantissimo. Non siamo più bambini pronti a sognare come lo eravamo 20 anni fa, anche se Nintendo ci ha sempre abituati bene e ci coccola da sempre. In queste generazioni sembra perdersi un pò il concetto di magia, stupore e meraviglia che ci ha sempre donato attraverso i suoi giochi.

Erano i romantici anni 80 quando nelle nostre case, in tutto il mondo, si affacciava quella scatola grigia che avremmo imparato ad amare alla follia

Oggi tutte quelle avventure con le quali siamo cresciuti, tutti quei personaggi che ci hanno accompagnato attraverso la nostra fanciullezza, facendoci scoprire quanto bello fosse l'irrazionale amore per i videogiochi, tornano. Tornano proprio in questi grigi periodi quando sempre più fatica si fa per divertirci, sempre più fatica si fa per essere soddisfatti, sempre più fatica si fa per ritrovare quella magia che NES ci insegnò con tutta la semplicità dei suoi quattro sprites e quattro colori. L'erede ideologico e spirituale di quella macchina è sicuramente il Game Boy, che decide di festeggiare l'evento di 20 anni fa con una scocca decorata in un modo tutto nuovo: guardando al passato, la nuova versione di Game Boy Advance si colora di NES, riprendendo l'esatto stile del glorioso Joypad dell'antenato. Un mix di design, colori e stile che non può non provocare un dirompente effetto nostalgia in tutti noi, videogiocatori di vecchia data. Game Boy Advance SP, NES Edition non torna però da solo, ma è ben accompagnato da una serie di classici, sempreverdi nella loro giocabilità, che ebbero i loro fasti proprio durante la vita del NES, e che, in qualche modo, segnarono anche la nostra.

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Differenze di lineup: gli esclusi in occidente

Agli occhi di tutti salterà il fatto che in occidente sono stati (per il momento) esclusi dalla pubblicazione due titoli: Mappy della Namco e Star Soldier di Hudson. Con tutta probabilità la decisione è stata presa in quanto i due titoli non avevano avuto un gran successo dalle nostre parti e non rappresentavano quindi "l'immaginario NES", o almeno molto meno di quanto non lo abbiano fatto nella terra del Sol Levante, dove furono due successi veri e propri.
Mappy all'epoca era la conversione da un gioco Arcade, pressoché identico nella controparte NES, e quindi indentico anche oggi sul piccolo grande schermo del nostro Game Boy Advance. Come ogni grande classico della Namco, Mappy ha un gameplay unico, immediato e coinvolgente: il giocatore deve cercare di recuperare il bottino all'interno di un museo sorvegliato da una moltitudine di guardiani. Per saltare da un piano all'altro Mappy dovrà utilizzare dei trampolini, e mentre salterà in aria sarà invincibile, anche se dopo aver fatto tre salti il trampolino dal quale si è lanciato si romperà, costringendo il giocatore ad una furiosa e frenetica azione di gioco per non morire e per arrivare ai tesori. Mappy offre la possibilità di sfidarsi in multiplayer grazie all'adattatore wireless oppure unendo due Game Boy Advance con un cavetto link.
Un altro importante escluso dalla lista occidentale di giochi Classic NES è il mitico Ghost 'n Goblins, conosciuto in oriente con il nome di Makaimura. Il gioco di Capcom ci vede nelle vesti di Sir Arthur, impegnato a salvare la Principessa Guinevere attraverso sei livelli a scrolling orizzontale zeppi di ostacoli, nemici ed ambientazioni cariche di stile. Ancora indimenticabile. Così come lo è stato per molti Twin Bee, classico sparatutto del 1986 da parte di Konami. Il gioco permetteva il multiplayer con un altro giocatore (da lì il nome "Twin", gemello) che doveva aiutarci a distruggere i nemici, il tutto aiutati dai numerosi power-up di fuoco e velocità presenti. Come dimenticare poi il geniale Dr. Mario? I giocatori si affrontavano con un gameplay che molto ricorda l'altrettanto famoso Puyo Puyo, cercando di creare combinazioni vincenti di colore con le pillole che Dr. Mario faceva cadere giù dallo schermo nel tentativo di fermare i Virus. Grande senso di sfida e velocità di riflessi erano e sono gli ingredienti principali di un sempreverde Nintendo oggi riproposto al grande pubblico in formato GBA. Nonostante la lineup di lancio iniziale europea si discosti abbastanza da quella giapponese, non è comunque detto che questi titoli non possano essere ripubblicati con una seconda edizione dei Classic NES, nel caso la prima ottenesse un buon successo commerciale.

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Super Mario Bros.

Il primo titolo della collezione dei Classici NES da prendere in esame è sicuramente Super Mario Bros., capostipite del genere platform e capolavoro dell'epoca 8 bit che diede fama e successo al personaggio dell'idraulico italiano. Il gameplay di Super Mario Bros., inventato dall'ormai leggendario Shigeru Miyamoto all'inizio degli anni 80, è sicuramente rimasto impresso nel nostro immaginario come uno dei più divertenti e coinvolgenti mai concepiti. 30 livelli pieni zeppi di nemici e piattaforme, ognuno di essi ben caratterizzato, colorato e dal level design raffinatissimo, con segreti e warp sparsi ovunque ma difficilissimi da scovare. Nemici ormai storici come i Goomba ed i proiettili giganti che abbiamo imparato a conoscere in questi 20 anni, sono comparsi per la prima volta in questo gioco.
Forse non tutti sanno che esiste una versione Arcade di Super Mario, ed i più smaliziati non faranno fatica a ricordare la miriade di spiccioli spesi per finirlo, magari senza mai continuare. Roba da hardcore gamer, anche se allora nessuno ancora sapeva di esserlo mentre oggi tutti lo presumono. Essendo un platform, ovvero un gioco composto da "livelli" e piattaforme che si snodavano in un percorso orizzontale, il protagonista non poteva non essere un personaggio che salta. Non è affatto un caso che il nome che doveva essere dato originariamente a Mario era "Jump Man". Per fortuna la storia ci ha insegnato che è bello riuscire a cambiare idea, a volte.

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Donkey Kong

Originariamente nato come lo scimmione cattivo nemico di Mario, Donkey Kong ha saputo con il tempo ritagliarsi uno spazio tutto suo e conquistare l'amore dei videogiocatori. Donkey Kong fù il primo gioco nel quale apparve quella che oggi si può definire come una delle mascotte più rappresentative di Nintendo, in tutto il mondo. Quando Mario ancora non si chiamava Mario, ma JumpMan, l'azione di gioco non si svolgeva attraverso uno scrolling, quello classico dei futuri platform, ma con lo schermo fisso: saltando e muovendosi all'interno del livello, Jumpman doveva riuscire a salvare la principessa che si trovava in cima allo schema, rapita proprio dal gorillone che per contrastare l'avanzata dell'eroe saltellante, si prodigava a tirar giù pericolosi barili in grado di poterci fermare, se colpiti. Ancora oggi il gameplay di Donkey Kong risulta fresco e avvincente, immediato, divertente, come si conviene ad ogni classico della grande N, e perciò ancora caldamente consigliato per appassionanti sfide tra amici, alla riscoperta delle origini dei maggiori rappresentanti dei videogame di sempre, nella loro prima incarnazione ludica.

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Ice Climber

Ice Climber si è fatto giocare recentemente in quanto facente parte degli Items collezionabili all'interno di Animal Crossing su GameCube, e per questo in molti hanno saputo apprezzare ancora questo vecchio gioco made in Nintendo. Il gameplay semplice di questo gioco vede il protagonista doversi arrampicare lungo la montagna mediante l'uso del suo martello da scalatore, il quale servirà anche a colpire i nemici che ci si pareranno davanti. Molto del divertimento dato da Ice Climber era anche dovuto al fatto che il personaggio "scivolava" letteralmente sulle piattaforme, in quanto costituite da ghiaccio, per l'appunto, rendendo l'azione molto eccitante e frenetica.
Ice Climber, utilizzando la memoria tampone della cartuccia Game Boy Advance, permette di salvare i propri record, cosa che l'originale per NES non permetteva. Questo è un fattore che sicuramente aumenta in modo esponenziale il fattore sfida e longevità. Un'altra perla possibile su GBA è il supporto per il multiplayer offerto dall'adattatore Wireless e dal cavo Link, che permettono a due giocatori di sfidarsi contemporaneamente.

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Excitebike

Excitebike, nonostante l'età che si porta dietro, insieme al suo sequel per Nintendo 64 rappresenta ancora uno dei titoli di guida più godibili e divertenti del mondo dei videogames. Anche questo grande classico per NES, uscito originariamente nel 1986, è stato incluso in Animal Crossing e nell'e-Reader di Nintendo, nonché in una versione completa sbloccabile una volta concluso il capitolo a 64 bit. Il concetto alla base di Excitebike è semplice: la pista scorre con un fluido scrolling orizzontale e la moto che comandiamo si può muovere in alto ed in basso mediante la pressione del direzionale. Durante i percorsi ci troveremo di fronte a numerosi trampolini che ci catapulteranno in aria oppure sopra a qualche ostacolo; mentre il nostro veicolo si trova sospeso in volo, premendo avanti o indietro avremo la possibilità di inclinare l'asse della moto, e così facendo poter cambiare l'atterraggio a seconda delle esigenze del tracciato. Il tasto B serve a dare il Boost e quindi incrementare la velocità di crociera, anche se nel caso venisse utilizzato continuamente farebbe surriscaldare il motore costringendoci a fermarci per raffreddare e poter ripartire. Una novità inclusa nella versione Classic NES è la possibilità di salvare i tracciati disegnati da noi stessi mediante il Track Editor, fatto non previsto nell'orginale di 18 anni fa.

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The Legend of Zelda

Titolo che da solo basta ad evocare una delle più grandi avventure mai concepite nella storia dei videogames, moderni e non. Una saga longeva quanto i videogiochi stessi che in ogni incarnazione mira a stupire con un gameplay sempre diverso ma sempre divertente, immediato e profondo. Protagonista della leggenda di Zelda è il bambino Link, personaggio semplice e senza sfarzi, che nelle intenzioni del creatore Miyamoto dovrebbe impersonificare idealmente ogni giocatore che ne prende il comando. Vestito come un elfo, partendo con un semplice scudo di legno ed una misera spadina, Link crescerà lungo la durata del gioco diventando sempre più forte e potente, fino allo scontro finale con il nemico di sempre, Ganon.
Unico nel suo genere, per molti Zelda rappresenta l'unica, vera incarnazione di come dovrebbe essere fatto un vero RPG, ovvero un gioco nel quale impersonare un eroe. Il game design di questo primo Zelda fù quello che dette il "la" a tutti gli altri episodi apparsi in futuro, e per questo è curioso e divertente scoprire da dove ha origine questa icona videoludica. Nella Leggenda di Zelda Link dovrà recuperare gli 8 pezzi della Triforza, persi e sparsi lungo tutta Hyrule, ed attraverso la risoluzione di puzzle e l'esplorazione di grandissimi dungeon arriverà allo scontro finale. Come possiamo notare subito, saranno proprio questi tre gli elementi cardine di ogni avventura di Zelda: esplorazione, puzzle e items, uniti ad una trama non lineare che già tantissimi anni fa donava al videogiocatore una discreta libertà di gioco, raramente assaporata anche nelle moderne produzioni. Capolavoro.

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Pac Man

Il tondo e giallo personaggio di Namco rappresenta, tutt'oggi e a grande distanza dalla sua ultima apparizione fortunata, una delle poche icone videoludiche universalmente riconosciute. Chi non conosce il funzionamento di un gioco tanto semplice quanto geniale come Pac Man? Ingoiare pillole e fantasmi è stato raramente così divertente: la giocabilità immediata di Pac Man ha permesso a milioni di persone di avvicinarsi al mondo dei videogames, rendendo capace di giocare anche una persona che non avesse mai visto un joystick da sala in vita propria. Dopo le apparizioni su Atari 2600, Namco convertì questo classico senza tempo anche su Nintendo Entertaiment System, allora la console casalinga più diffusa nel mondo. Non è però la prima volta che Pac Man appare su una console portatile Nintendo, lo fece già con Pac-Man: Special Color Edition su Game Boy Color e sullo stesso GBA nella cartuccia di Namco Museum. Ancora una volta, la versione Classic NES permette la sfida tra due giocatori via Wireless e Link ed il salvataggio dei propri record.

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Bomberman

L'esplosivo eroe di Hudson ritorna nella sua incarnazione per NES uscita nel lontano 1986. Un titolo che è sinonimo di Multiplayer, giocare con degli amici a Bomberman è quanto di più divertente sia possibile fare davanti ad uno schermo. Questa saga è comparsa praticamente su ogni piattaforma ludica uscita in commercio, dal NES al Super Nes, Megadrive, Saturn, Nintendo 64, Saturn, PsOne e PS2, Dreamcast (con il suo gioco online), fino alle meno commerciali come Turbografx e Pc Engine. Un successo meritato ed innarrestabile che ancora dura e si rinnova nel tempo grazie a modalità di gioco sempre nuove e divertenti. Nonostante ciò la struttura di gioco rimane da sempre invariata: piazza la bomba, distruggi e scappa. Senza farti colpire a tua volta. Solo quattro le direzioni, quelle principali, a rendere il gioco ancora più immediato. Al contrario di quanto si pensi, questo primo capitolo della serie non offriva una modalità di gioco in multiplayer, e così è rimasto nella controparte per GBA. Per questo motivo forse Bomberman rappresenta il punto debole della lineup dei Classici per NES, perdendo la maggior parte del mordente dei propri sequel, dato dalla sfida con altri esseri umani.

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Xevious

Originariamente uscito in sala giochi nel 1982, Xevious vide luce anche sugli schermi di casa nostra grazie ad un porting di Namco su NES. Nonostante sia uno sparatutto classico a scrolling verticale, Xevious portava al genere qualche gradita novità: la navicella non solo era in grado di sparare in avanti, ma anche di sganciare bombe che potevano così colpire elementi del fondale, fino ad allora non interagibile in giochi analoghi. La versione Arcade fu pensata per uno schermo verticale, perciò su NES l'immagine fu leggermente stretchata, e così è rimasta fino ai nostri giorni in questa versione per Classic NES.
Nonostante la bontà del gioco, è tutt'ora poco chiaro perché sia stato incluso in una serie di commemorazione dei 20 anni della console casalinga Nintendo in quanto ci troviamo di fronte ad un gioco che rappresenta un classico Arcade, più che NES, sul quale vide la luce solamente anni dopo come conversione, e senza neanche un successo di pubblico pazzesco. Come per altri titoli Classic NES, anche Xevious permette il link di due giocatori via wireless o cavo di connessione, e la possibilità di salvataggio dei migliori record.

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Tutto il mondo si tinge di NES

Nel Paese del Sol Levante il ritorno dei grandi classici per NES su Game Boy Advance è avvenuto nel giorno di San Valentino, quasi a ricordare e festeggiare l'amore di tutti i videogiocatori per queste due console, e la linea ha preso il nome di "Famicom Mini". Un Famicom in miniatura, insomma. Negli USA l'uscita di questo modello commemorativo di GBA, unito alla prima lineup di ritorni, si chiama Classic NES Series ed è disponibile dal 7 Luglio, mentre in Europa e da noi in Italia da due giorni dopo il lancio americano.
Sebbene l'iniziativa coinvolga tutto il mondo, ci sono delle sostanziali differenze tra le lineup occidentali e quella nipponica, vediamole insieme: Famicom Mini Series (Japan)

  • Adventure Island (Hudson)
  • Baloon Fight (Nintendo)
  • Clu Clu Land (Nintendo)
  • Dig Dug (Namco)
  • Dr. Mario (Nintendo)
  • Gambare Goemon! (Konami)
  • Ghost 'n Goblins (Capcom)
  • Mappy (Namco)
  • Mario Bros. (Nintendo)
  • Mobile Suit Gundam Z (Bandai)
  • Twin Bee (Konami)
  • Wrecking Crew (Intelligent Systems)
Classic NES Series:
  • Super Mario Bros. (Nintendo)
  • Ice Climber (Nintendo)
  • Donkey Kong (Nintendo)
  • Excite Bike (Nintendo)
  • Legend of Zelda (Nintendo)
  • Pac-Man (Namco)
  • Xevious (Namco)
  • Bomberman (Hudson)