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The Legend of Zelda: Phantom Hourglass

Il primo Zelda per DS ci riporta nel mondo di The Wind Waker.

ANTEPRIMA di Andrea Palmisano   —   14/05/2006

Elevato livello di dettaglio, con un connubio tra 3d e 2d davvero ben riuscito: una gioia per gli occhi.

The Legend of Zelda: Phantom Hourglass
The Legend of Zelda: Phantom Hourglass
The Legend of Zelda: Phantom Hourglass


L’utilizzo dei diversi strumenti o armi di cui si è dotati si risolve in ogni caso tramite touch screen, con soluzioni spesso intriganti come col lancio del boomerang: in tal caso va infatti disegnata la traiettoria che lo stesso deve compiere, facendo attenzione a creare un arco che non tocchi ostacoli nel suo percorso. Lo schema di gioco quindi, classico e nel tipico stile della serie, viene rinfrescato notevolmente dalla nuova interfaccia ed esaltato da un’ottima componente grafica. Elevato livello di dettaglio, con un connubio tra 3d e 2d davvero ben riuscito: una gioia per gli occhi, ve l’assicuriamo. La demo dell’E3 proponeva inoltre anche alcune sezioni piuttosto originali; una di esse, all’interno di un labirinto in cui era necessario fuggire da colossi molto poco amichevoli, faceva grande affidamento a meccaniche stealth. Un’altra richiedeva invece di affondare a cannonate alcune imbarcazioni piuttosto ostili nei confronti del battello di Link (l’abbiamo detto che è il seguito di Wind Waker...). In definitiva quindi, questa breve prova su strada ci ha riempito di fiducia nei confronti di Phantom Hourglass, che sembra avere tutte le carte in regola per rivelarsi un ottimo capitolo della serie perfettamente integrato alle caratteristiche della console portatile Nintendo.

The Legend of Zelda: Phantom Hourglass
The Legend of Zelda: Phantom Hourglass
The Legend of Zelda: Phantom Hourglass

Certamente l’E3 3006 è stato, per Nintendo, L’E3 del Wii. La presentazione della nuova console ha scatenato una enorme curiosità negli addetti ai lavori, e ancor più nella gente comune che ha assalito letteralmente lo stand creando delle file anche di 5 ore. Ma è stato un E3 assolutamente incredibile anche per DS, sommerso da una quantità di titoli di qualità capaci di far ricredere anche i più dubbiosi riguardo al portatile a due schermi. Se dovessimo però procedere nell’arduo compito di scegliere il nostro personale game of the show per DS, con ogni probabilità tale onore andrebbe a The Legend of Zelda: Phantom Hourglass. Ambientato immediatamente dopo Wind Waker, questo nuovissimo capitolo della serie rappresenta una continuazione dell’episodio GC anche da punto di vista grafico. Lo stile è infatti grossomodo lo stesso, per la gioia dei tanti che ne avevano apprezzato l’art design. Il sistema di controllo è interamente gestito tramite touch screen ed i risultati sono assolutamente ottimi ed intuitivi; per spostare Link è sufficiente toccare lo schermo nella direzione verso cui si vuole che l’eroe si muova, e la distanza del pennino dal personaggio determina la sua velocità di movimento. Per combattere basta puntare ripetutamente la stilo sul nemico; l’attacco rotante viene invece generato compiendo dei circoli attorno a Link. L’interazione con gli oggetti è altrettanto semplice ed immediata, dato che basta toccarli.