Il ritorno di Ryu Hayabusa è stata una delle delusioni più cocenti, anche se in parte attesa, del 2012. Il terzo capitolo della versione poligonale del ninja di Tecmo aveva troppi problemi per essere vero, neanche giustificate dalla separazione da Itakagi, che la serie l'aveva inventata qualche anno fa. Non una bocciatura totale quella della nostra recensione (che vi invitiamo a leggere a questo indirizzo per sapere tutto del gioco dalla trama alle meccaniche), ma insomma niente che valesse veramente la pena di giocare.
Ora, nella finestra di lancio di WiiU è uscito Ninja Gaiden 3: Razor's Edge, versione rivista e corretta del titolo dell'anno scorso con una serie d'aggiunte che vanno a mettere delle pezze proprio dove l'anno scorso erano stati fatti gli errori più gravi. Un'uscita importante sotto certi aspetti, visto che a fare da publisher di un gioco consigliato ai maggiori di 18 anni è proprio Nintendo e soprattutto vista la cronica mancanza di questo tipo di titoli sulla precedente, milionaria, console della casa di Kyoto. Un buon segnale più per gli utenti che per gli appassionati del ninja.
Da dove riparto?
La trama è la stessa, strampalatissima, ma almeno con una serie di aggiunte nelle scene d'intermezzo che aiuteranno a chiarire i passaggi più oscuri della trama. Il problema è che, comunque, si tratta di un gioco che vi metterà di fronte a cose assurde, come già detto in sede della prima recensione, e di cui non si sentiva necessariamente la mancanza. Detto questo, Team Ninja ha ascoltato alcune delle critiche dell'anno passato e, prima di tutto, ha reso Ninja Gaiden 3: Razor's Edge un titolo più difficile, in cui non è possibile giocare distrattamente senza pensare attentamente a quel che si fa. Questo è stato ottenuto facendo sì che quando si lancia un ninpu l'energia viene ripristinata solo in parte, grazie ai nemici che fanno più male e a una più massiccia presenza di ninja col lancia razzi, che però erano una delle aggiunte negative del secondo episodio,
visto che ti sbattono in terra in continuazione, interrompendo le animazioni di Ryu. Resta comunque più morbido del secondo capitolo, tranne alcuni punti peggio bilanciati (proprio il bilanciamento della difficoltà si vede che è figlio di aggiunte qui e là), e di fatto non tornano i tronchetti salva vita o le pozioni di energia nel negozio. In questa nuova versione, però, spunta l'inventario con più armi che si sbloccano lungo la storia come gli artigli a la Wolverine, la doppia katana o la mitica falce, tutte potenziabili spendendo il karma che si accumula eliminando i nemici. Col Karma si comprano anche nuove tecniche, visto che non tutte le combo son subito sbloccate, energia extra e, soprattutto, più tipi di ninpu, anch'essi potenziabili. C'è anche l'ingresso della bella Ayane con un paio di missioni giocabili per conto suo e alcune scene che faranno sospirar d'amore i più sensibili, condite da un gameplay completamente diverso da quello di Ryu. La trama si intreccia a modo suo, le ambientazioni restano poco ispirate, ma il tutto è un piacevole, piccolo diversivo rispetto al solito. Un po' come accadeva per le versioni Sigma.
La versione PlayStation 3 / Xbox 360
Anche su PlayStation 3 e Xbox 360 Ninja Gaiden 3: Razor's Edge ha goduto di una serie di interessanti migliorie e correzioni al pari dell'uscita su Nintendo Wii U. L'inclusione che farà senza dubbio più felici i fan storici della saga sono i cento Ninja Trials, una vera e propria maratona di arene in cui combattere ondate di nemici storici via sempre più difficili e impegnativi. Una modalità questa che allunga a dismisura la longevità del titolo. Inoltre non mancano nuove armi, come la doppia spada, con tanto di onda d'urto ad area. La cosiddetta Lunar Staff, il bastone lunare, un'arma storica per il franchise che ci riporta indietro al primo capitolo su Xbox, può aumentare il suo potere distruttivo grazie ad un upgrade che la rende di fatto una sorta di enorme mazza ferrata, col plus di generare più velocemente il Ki, senza dimenticare che finalmente la falce Kusari-Gama può essere usata per saltare sopra i nemici attaccandoli dall'alto. Sul versante dei poteri speciali Ninpo dei protagonisti Ryu grazie al Vuoto Pungente, crea delle affilate lame di vuoto lungo le proprie braccia, per squarciare in scioltezza ogni nemico, mentre Cicada Surge interrompe gli attacchi nemici al costo del Ki. Anche gli alleati hanno beneficiato di alcune aggiunte: Ayane grazie al Phantom Spear può colpire efficacemente dalla distanza, Momiji attacca con la sua letale lancia affilata naginata, mentre Kasumi, giocabile una volta portato a termine il titolo, si affida ai colpi Mugen Tenshin.
Gamepad o Pro Controller?
Il combattimento è più fluido e i nemici base non hanno bisogno di serie infinite di colpi per morire e vengono pure reintrodotti gli smembramenti, violentissimi, che fanno solo un po' sorridere quando ci si trova tenuti al suolo da un nemico che non ha più il braccio che, in teoria, ci sta stringendo il collo. Son peccati veniali, però, di fronte a uno sforzo evidente di migliorare le cose, che però non leva l'aria di una saga che rischia d'essersi persa per strada. Anche perché il gamepad non serve a molto, se non a navigare i menu senza mettere in pausa, mentre per usare il senso di ninja, che ci indica dove dirigersi negli stage, o per scagliare i ninpo i pulsanti touch vengono presto abbandonati in favore delle relative combinazioni di tasti digitali classici.
Tra l'altro, vista la difficoltà aumentata e la quantità di combinazioni da effettuare, il gamepad non è proprio comodissimo, per le dimensioni e la disposizione dei grilletti analogici che si usano a più riprese, facendoci consigliare il Pro Controller che, se dovete comprarlo a parte, è una bella spesa aggiuntiva rispetto al gioco. C'è anche la modalità cooperativa, sempre come nei Sigma, che, se un po' confusionaria rappresenta comunque un'aggiunta all'offerta dell'anno scorso. La grafica è rimasta la stessa con le solite bellissime animazioni ma ambientazioni poco ispirate e un aspetto generale che è oramai troppo datato rispetto ad altri titoli che prendono le distanze in maniera troppo netta, curati come sono, ma siamo sicuri che Team Ninja, viste le aggiunte fatte con questo capitolo, sia pronto a ripartire anche sotto questo profilo.
Conclusioni
Ninja Gaiden 3: Razor's Edge risolve alcuni dei problemi che aveva il terzo capitolo per Xbox 360 e PlayStation 3, ma resta comunque invischiato nelle incertezze più gravi della direzione presa da Team Ninja dopo la separazione da Itakagi. Per gli amanti di Nintendo, che da anni chiedono a gran voce titoli più maturi e adulti, rappresenta comunque un gioco abbastanza divertente e un buon segnale di impegno da parte della casa di Mario; per chi si aspetta un titolo all'altezza della fama della saga, duole ammetterlo, ancora non ci siamo. Se Batman e Morte vi hanno già detto tutto quel che potevano e avete ancora voglia d'azione, allora val la pena farci un pensiero.
PRO
- Una buona serie di migliorie
- L'aggiunta di Ayane
- Modalità cooperativa
- Più difficile dell'originale
CONTRO
- Gamepad usato poco ed è meglio col Pro Controller
- Tecnicamente datato
- Il bilanciamento della difficoltà lascia a desiderare
- Trama strampalata