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Il ritorno di Makarov

Dopo l'ottimo lavoro fatto per Black Ops, Treyarch si occupa nuovamente di portare Call of Duty su Wii, cercando il più possibile di offrire un'esperienza vicina a quella disponibile per PC, Xbox 360 e PS3

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   28/11/2011

Versione testata: Wii

Quando un team di sviluppo si "specializza" con un determinato prodotto, risulta poi molto difficile affidarne la realizzazione a qualcun altro. Call of Duty rappresenta un po' l'eccezione che conferma la regola, da questo punto di vista: nata grazie al lavoro di Infinity Ward, la serie è passata senza problemi anche nelle mani di Treyarch, che peraltro si è assunta la responsabilità di tradurla su Wii fin dal terzo episodio.

Il ritorno di Makarov

Era il dicembre 2006 e Call of Duty 3 faceva parte della line-up di lancio della console Nintendo. Fra le varie prerogative del gioco c'era quella di dimostrare quanto potesse essere preciso e immediato il sistema di controllo a rilevazione di movimento applicato al genere degli FPS: il Wii-mote aveva il compito di gestire la visuale (e quindi il mirino) tramite il puntatore a infrarossi integrato, mentre lo stick analogico del Nunchuk era deputato al movimento del personaggio. Entrambi i controller, tuttavia, venivano chiamati in causa per l'esecuzione di gesti necessari durante determinati quick time event, esperimento che si è rivelato infelice per via delle ben note difficoltà circa il riconoscimento degli spostamenti in profondità. Al di là di queste problematiche e di un comparto tecnico fortemente limitato dall'hardware, l'esperimento si poté dire riuscito e nel corso degli anni ha prodotto episodi di qualità sempre maggiore, capaci di proporre anche su Wii i numeri e le feature delle modalità online, da sempre cavallo di battaglia del franchise Activision.

Il ritorno di Makarov

Call of Duty: Modern Warfare 3 arriva dunque a confermare la bontà di quanto fatto finora, pur presentandosi in modo confuso dal punto di vista narrativo, visto che i possessori di Wii non hanno mai giocato con Modern Warfare 2 e la storia ne riprende gli eventi in modo diretto. Per buona parte delle circa sei ore che costituiscono la campagna in single player vestiremo i panni di Yuri, un ex Spetsnaz determinato a trovare ed eliminare il terrorista russo Vladimir Makarov, dividendoci fra sparatorie, sezioni alternative a bordo di elicotteri o in acqua, e altro ancora. La direzione "cinematografica" del gioco svolge ancora una volta un ruolo fondamentale, catapultandoci in situazioni davvero spettacolari e coinvolgenti, ma al contempo limita la nostra libertà di muoverci diversamente rispetto a quanto previsto dalla trama.

Con le pinne, fucile ed occhiali

Lo scorso anno la versione Wii di Black Ops aveva introdotto per la prima volta la possibilità di selezionare un sistema di controllo tradizionale per il gioco in luogo del connubio Wii-mote / Nunchuk, a cui abbiamo accennato in apertura e che caratterizza da sempre, in modo forte, tutti gli FPS sviluppati per la console Nintendo. Modern Warfare 3 conserva tale caratteristica e ci consente dunque di mettere da parte il puntamento a infrarossi in luogo di un approccio più classico, impugnando il pur mediocre Classic Controller e scegliendo fra una serie di layout per trovare la configurazione più adatta alle nostre esigenze.

Il ritorno di Makarov

Quella che si avvicina al feeling ottenibile su Xbox 360 e PS3 è la configurazione "N0M4D Tactical", l'unica che ci permette di mirare e sparare con l'arma equipaggiata premendo i dorsali L ed R. Visto che gli stick analogici del Classic Controller non possono essere premuti sulla propria asse, bisogna attivare la corsa agendo sul pulsante B (lo stesso che si usa per saltare) e usare il pugnale agendo sul pulsante X. Ciò chiaramente rende necessario assegnare al d-pad la selezione delle armi (premendo giù): non proprio una soluzione pratica quando ci si trova nel bel mezzo di uno scontro a fuoco ravvicinato, ma ci si può fare l'abitudine. L'appoggio e la precisione del joypad rendono certamente l'esperienza di gioco meno "fisica" e coinvolgente, ma l'approccio agli scontri a fuoco in Modern Warfare 3, che predilige distanze medio-lunghe, a nostro avviso non si sposa benissimo con l'uso del Wii-mote, che peraltro va regolato bene per non incorrere nei fastidiosi "blocchi" del mirino che si verificano quando puntiamo il controller verso le estremità dello schermo. Diciamo dunque che si può fruire dell'esperienza in entrambi i modi, e che sia i fanatici del puntamento a infrarossi che i tradizionalisti si troveranno a proprio agio.

Are you serious, bro?

Pur meno brillante rispetto a quella di Black Ops, la campagna in single player riserva grandi emozioni e si lascia giocare dall'inizio alla fine, senza mai una pausa e anzi proponendo un'azione sempre veloce e frenetica. Tuttavia non rappresenta, da sola, il fulcro dell'offerta di Call of Duty: Modern Warfare 3. Il gioco è infatti dotato di un'interessante modalità survival che rappresenta una variazione sul tema zombie, con una serie di missioni giocabili in multiplayer cooperativo online insieme a un'altra persona, in cui ci si trova all'interno di differenti scenari e bisogna resistere a numerose ondate di terroristi che vogliono farci fuori.

Il ritorno di Makarov

Come nello zombie mode, si parte solo con una pistola ed è possibile acquistare nuove armi e munizioni man mano che si fanno fuori i nemici, ma viene a mancare l'elemento strategico costituito dalla possibilità di rinforzare le barriere. Certo, il fatto che gli avversari non ci uccidano all'istante con un tocco rende l'esperienza molto più edificante, e in generale le missioni si rivelano divertenti, specie se le affrontiamo insieme a un amico e ci dotiamo di un headset compatibile per la chat vocale. Il piatto forte arriva però con il multiplayer online competitivo, il migliore mai visto su Wii (non che se ne vedano spesso, in realtà) con le sue diciannove differenti modalità, che includono i classici deathmatch, deathmatch a squadre e "cattura la bandiera", ma anche novità come "uccisione confermata" (in cui bisogna raccogliere le medagliette delle proprie vittime per totalizzare punti) nonché tutte le versioni "veterano" per una maggiore attenzione al realismo e un grado di sfida più elevato. Viene introdotto anche il livellaggio delle armi contestualmente a quello del personaggio per lo sblocco di nuovi accessori, mirini e quant'altro, mentre manca il supporto per il servizio Call of Duty Elite, riservato alle versioni "maggiori" del gioco. Tutta la struttura del comparto online risulta ben realizzata, con un matchmaking rapido, scorciatoie per ovviare all'annoso problema dei "codici amico" (davvero una soluzione anacronistica, già nel 2006...) e aggiungere degli "alleati" alla propria lista, generalmente poco lag (ma dipende dalla qualità della connessione dei giocatori) e persino la possibilità di scaricare patch e aggiornamenti per l'ottimizzazione dell'esperienza. Il quadro viene completato dal miglior connubio di grafica e sonoro visti finora in un episodio di Call of Duty per Wii: le location sono molto dettagliate, alcune persino sorprendenti (vedi gli scenari urbani), e il frame rate si mantiene stabile (25-30 fps) pur non garantendo mai la fluidità ideale per i controlli a rilevazione di movimento, ovvero i 60 fps.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (59)
7.2
Il tuo voto

Dal punto di vista tecnico e strutturale, Call of Duty: Modern Warfare 3 è senz'altro il miglior episodio della serie mai arrivato su Wii. Treyarch ha fatto un ottimo lavoro di conversione, spingendo per quanto possibile il motore grafico a macinare poligoni, aggiungendo alla campagna in single player una divertente modalità survival cooperativa e ottimizzando l'esperienza online perché potesse avvicinarsi a quella fruibile su PC e console HD. Gli appassionati troveranno davvero tanta sostanza e tanta qualità, insomma, dovendo però scendere a patti con un sistema di controllo motion non sempre all'altezza, che non riesce a esprimersi al meglio all'interno delle situazioni proposte e che andrebbe preferibilmente accantonato in favore di un approccio tradizionale con Classic Controller. Ma in tal caso vale ugualmente la pena di cimentarsi con un FPS sulla console Nintendo?

PRO

  • Single player breve ma avvincente
  • Multiplayer corposo e di ottima qualità
  • Graficamente è il miglior COD per Wii

CONTRO

  • Controlli motion stavolta non ispiratissimi...
  • ...e giocare su Wii in modo "tradizionale" non è il massimo
  • Qualche glitch qua e là