Andiamo ABBAllare

Per quanto gli ABBA non siano mai stati realmente dimenticati dal grande pubblico, è sicuramente vero che negli ultimi anni c'è stato un ritorno di fiamma nei confronti dei quattro ex-ragazzi d'oro scandinavi, grazie al musical Mamma Mia! che ha debuttato nel 1999 e che ancora oggi registra numeri da capogiro in tutto il mondo e con il contributo (per la verità non entusiasmante) dell'omonima versione cinematografica. I videogiochi non sono stati risparmiati da questa nuova ABBA-mania, dapprima con quel SingStar ABBA uscito nel 2008 ed ora con il qui presente ABBA You Can Dance: vediamo dunque se le hit della band svedese si prestano più al canto o al ballo...

Non solo IKEA

In maniera non dissimile dal precedente Michael Jackson The Experience, ABBA You Can Dance prende le arcinote meccaniche della serie Just Dance e le applica ad una selezione di 27 successi tratti dallo sconfinato repertorio del gruppo. E' possibile dunque ballare sulle celebri note di canzoni quali Dancing Queen, Waterloo, Fernando e compagnia bella semplicemente tenendo in mano un Remote e mimando le movenze del personaggio su schermo. Essendo il gioco ispirato ad un quartetto, le coreografie danno il proprio meglio se realizzate in multiplayer con altri tre amici -ognuno dei quali equipaggiato di controller- e risultano indubbiamente molto divertenti anche se non del tutto esenti da difetti: tanto per cominciare, c'è bisogno di una stanza sufficientemente grande per consentire a quattro persone affiancate di potersi sbracciare senza il rischio di mettersi le mani in faccia o di rompere qualche preziosissimo complemento d'arredo. Per un'evidente mancanza di spazio sullo schermo, inoltre, giocando in gruppo non si possono visualizzare le icone che indicano il passo successivo da eseguire, con la conseguenza che gli utenti non abituati a Just Dance potrebbero trovarsi inizialmente in difficoltà a tenere il ritmo.

Esclusi questi due aspetti, ABBA You Can Dance è un prodotto comunque molto godibile, il cui fascino è ovviamente direttamente proporzionale al gradimento che si prova nei confronti delle canzoni della band. Il gioco offre anche ai soggetti più canterini la possibilità di cimentarsi nel karaoke, sia come modalità a sé stante accompagnata dai video ufficiali dei pezzi, sia come contorno al ballo degli amici: peccato che questo extra, seppur gradevole, sia abbastanza fine a sé stesso, visto che non c'è un sistema di punteggio o di valutazione atto a gratificare gli sforzi vocali degli interpreti. Cosa che invece è ben presente per ciò che concerne la danza, con gli utenti che possono confrontare le proprie performance con quelle degli ospiti all'interno di apposite classifiche. Chiude la carrellata delle modalità di gioco disponibili la cosiddetta Mini Musical, una sorta di omaggio allo spettacolo teatrale nel quale è possibile affrontare una serie di canzoni in sequenza: niente di trascendentale, anzi, ma fa pur sempre numero.

La bella canzone di una volta

Trattandosi di un derivato diretto di Just Dance, ABBA You Can Dance non presenta particolari tratti distintivi rispetto agli altri episodi della serie principale, rivelandosi immediatamente familiare a chiunque avesse avuto qualche esperienza con il brand Ubisoft. Dal punto di vista grafico, dunque, la soluzione adottata è esattamente la stessa, con le silhouette di ballerini ripresi dal vivo che si stagliano su fondali vagamente psichedelici che cambiano in base alla canzone scelta. Se l'impatto visivo è dunque conosciuto e tutt'altro che entusiasmante, va detto che la qualità della coreografie è indubbiamente molto buona e variegata, con i passi che spesso richiamano a quelli visti nei video ufficiali della band o quelli del musical teatrale.

Purtroppo gli sviluppatori si sono dimenticati di assegnare ad ognuna delle 27 tracce presenti un'indicazione sul suo livello di difficoltà, costringendo gli utenti a fare le loro scelte senza poter tener conto della complessità di uno o dell'altro balletto. Ancora, ABBA You Can Dance eredita gran parte dei difetti cronici della serie, il primo legato al fatto che il gioco rileva esclusivamente i movimenti tracciati dal Remote che si tiene nella mano destra, e dunque è di fatto possibile fare dei punteggi strabilianti semplicemente stando seduti, agitando il solo braccio ed infischiandosene bellamente del resto. La rilevazione del sensore di movimento non è però tra le migliori, e capita sovente che il software ignori o catturi in ritardo gesti eseguiti in maniera impeccabile. La produzione Ubisoft si fa però perdonare grazie ad una notevole quantità di materiale extra relativo alla storia del gruppo svedese, comprensivo di foto, curiosità, testi e via discorrendo, tutti elementi che faranno senz'altro la felicità dei collezionisti.