7

Piattaforme in primo piano

Dopo l'exploit di Pullblox l'eShop Nintendo comincia a riempirsi di titoli estremamente interessanti: andiamo a scoprire un nuovo prodotto che vale realmente i 6 Euro richiesti

RECENSIONE di Michele Maria Lamberti   —   05/01/2012

Non è affatto la prima volta che WayForward grazia un sistema di Digital Delivery Nintendo con giochi deliziosi e originali, che non sfigurerebbero, a parte una certa, comprensibile brevità, se pubblicati nella maniera tradizionale: su DSi abbiamo potuto godere di ben tre opere, Shantae: Risky's Revenge, Mighty Flip Champs e Mighty Milky Way, ancora oggi consigliatissime e per di più acquistabili anche da qualsiasi possessore di 3DS. Ma il qui presente Mighty Switch Force è il primo titolo sviluppato esclusivamente per il negozio online dell'ultimo portatile Nintendo, del quale non sfrutta in modo particolare le caratteristiche riuscendo tuttavia a ritagliarsi uno spazio di primissimo piano.

Hooligan al femminile

Quel "Mighty" posto come prima parola del titolo ci fa chiaramente capire quanto WayForward consideri questo gioco come il terzo episodio di una serie che comprende anche due dei tre software citati nel paragrafo di apertura. Ciò che lega questi tre episodi però si limita sostanzialmente alla loro natura ibrida di platform e puzzle, in quanto gli altri elementi (storia, ambientazione e lo stesso concept di base) hanno poco a che spartire l'uno con l'altro. In questo caso ci troviamo in un futuro tecnologicamente avanzato, popolato da buffi robot fumettosi e nel quale la polizia, alle prese con vecchi problemi, è aiutata dalle nuove tecnologie.

Piattaforme in primo piano

Patricia Wagon è il nome della protagonista, e se si tratta di un futuristico organismo cibernetico metà donna e metà macchina, il suo obiettivo è antico quanto la giustizia stessa: recuperare degli evasi, vale a dire le Hooligan Sisters, una banda di cinque sorelle che all'inizio di ogni livello riesce a scappare dalle grinfie dell'autorità per sparpagliarsi e nascondersi negli anfratti più improbabili. Se dagli screenshot qua attorno potreste avere l'idea di un tradizionale gioco di piattaforme nel quale raggiungere la fine di ogni livello dopo averlo esplorato per bene scoprendo così il rifugio di ognuna delle cinque fuggiasche, sappiate che in realtà esiste una forte componente puzzle, che condiziona il gameplay e la struttura stessa dei livelli, spesso e volentieri piccoli per estensione ma pieni di cose da fare e aree da visitare più volte. Patricia può effettivamente saltare e sparare come un qualsiasi Mega Man, ma l'idea che sta alla base di questa componente puzzle è la possibilità da parte del nostro agente di cambiare la disposizione di alcune delle piattaforme del livello: in particolare con la semplice pressione di un tasto, e qui entrano in gioco anche se solo vagamente le caratteristiche della macchina, quelle piattaforme che sono in primo piano andranno a far parte dello sfondo, e viceversa per quelle che sullo sfondo già si trovavano. Tutto ciò permette la presenza di diversi enigmi che richiedono prima una pianificazione "intellettuale" e poi una soluzione pratica che coinvolge anche i riflessi e le pure abilità videoludiche del giocatore. Descriviamo giusto una situazione di base per rendere l'idea e non rovinare il gusto di scoprire da sé quelle più "sfiziose": per superare un crepaccio in genere in un platform abbiamo a disposizione una serie di blocchi disposti in maniera più o meno regolare. Immaginate adesso che alcune di queste piattaforme non si trovino sullo stesso piano del protagonista, il quale deve quindi preoccuparsi di spostarle ma potendolo fare solo durante il salto, perché se lo facesse prima lo stesso blocco sul quale si trova verrebbe spostato sullo sfondo con conseguente rovinosa caduta.

L'effetto 3D

In un gioco dalla grafica 2D, il 3D stereoscopico non può fare miracoli e si limita a staccare nettamente l'uno dall'altro i vari livelli di parallasse, che peraltro sono numerosi e ciò rende ancora più ricca e gradevole l'esperienza visiva. Ma il 3D gratifica anche la meccanica dello spostamento dei blocchi, visivamente molto più notevole quando l'effetto è attivato; non incide in alcuna maniera sul gameplay, ma neanche sulla fluidità sempre perfetta del tutto, e ciò ci fa propendere decisamente per un giudizio positivo e per il consiglio a giocare sempre con l'effetto attivo.

Il braccio cibernetico della legge

La fantasia dei programmatori ha permesso, già con questi pochi elementi di base, di creare tutta una serie di puzzle estremamente fantasiosi e divertenti, ma ci sono tante altre frecce all'arco di Mighty Switch Force: innanzitutto c'è da considerare il fatto che i blocchi, spostandosi in primo piano, possono danneggiare sia i nemici, e talvolta è l'unica possibilità per eliminarli, sia la stessa protagonista. In secondo luogo, via via lungo il corso degli stage troviamo dei blocchi dalle caratteristiche particolari: da quelli in grado di scagliare Patricia e i nemici in una determinata direzione (e in certi frangenti abbiamo di questi delle lunghe sequenze, in cui il tempismo necessario per spostarli e attivarli arriva a livelli quasi da Rhythm Game), a quelli che è possibile "fissare" in primo piano restandoci sopra per qualche attimo, salvo renderli di nuovo rimovibili non appena li si abbandonano. Senza considerare poi delle feature non legate all'idea di base, quali i nemici esplosivi che sono l'unico modo per eliminare determinati ostacoli.

Piattaforme in primo piano

Una sarabanda, insomma, di idee originali e azzeccate, sfruttate in un level design assolutamente intelligente e stimolante: è veramente un piacere affrontare i diversi livelli e trovarsi di volta in volta di fronte ad enigmi del tutto nuovi o già visti ma declinati in maniera sempre diversa; come dicevamo, ogni stage è fondamentalmente abbastanza piccolo, ma strutturato in modo tale da dover essere percorso più volte per raggiungere una Hooligan Sister magari non recuperabile senza prima aver fatto una determinata cosa da un'altra parte. Un piacere che però dura poco: la loro particolare struttura nasconde solo in parte la brevità dei livelli, che sono solo 16 e che cominciano ad offrire una sfida, sia intellettiva che pratica, effettivamente notevole solo da poco oltre la metà del gioco. Per aggirare questo inconveniente, ognuno dei 16 stage propone un tempo limite da battere: questi tempi ci sono sembrati però innaturalmente bassi, forse proprio per allungare in maniera artificiale l'esperienza, e possono essere infranti solo imparando a memoria i livelli e le azioni da compiere in una sequenza velocissima e precisa. Non costituiscono, peraltro, un particolare incentivo alla rigiocabilità se non per i perfezionisti, in quanto non penalizzano chi non se ne occupi né premiano in maniera particolare il giocatore che vorrà invece mettersi alla prova. La brevità e gli artifici creati per nasconderla costituiscono in fin dei conti l'unico difetto di questo Mighty Switch Force, difetto relativo visti i pochi Euro richiesti: anche dal punto di vista tecnico ed estetico abbiamo solo buone notizie, con una grafica 2D molto simpatica e ricca di dettagli a metà strada tra il comic americano e il manga giapponese (deliziosi e comicamente sexy i disegni d'intermezzo tra una missione e l'altra), e che fra l'altro fa una ottima impressione sul piccolo schermo del 3DS grazie a sprite grandi e ricchi di animazioni e a numerosi livelli di parallasse, e musiche techno molto buone perfettamente adatte allo spirito del prodotto. Un difetto della realizzazione grafica può essere ravvisato nella non eccessiva varietà di sfondi e ambientazioni, ma questo è un limite sul quale, in un gioco destinato al Digital Delivery, si può anche soprassedere.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.2
Lettori (9)
7.3
Il tuo voto

E' un vero peccato che Mighty Switch Force sia così breve ed offra un incentivo alla rigiocabilità non particolarmente riuscito, altrimenti ci saremmo trovati di fronte, a pochissimi giorni di distanza, ad una Killer Application non più né meno di Pullblox. Tale e tanta è infatti la natura delle idee di gameplay, degli enigmi proposti e del modo in cui vengono strutturati in un level design capace di coinvolgere allo stesso modo tanto le facoltà intellettive del giocatore quanto i suoi riflessi, la coordinazione occhio-mano e l'abilità coi tasti della console. Ma, visto il prezzo bassissimo, la scarsa longevità diventa un difetto relativo, e la prima opera di WayForward per 3DS può essere considerata un successo: dura poco, ma quel "poco" sarà impegnativo, coinvolgente e divertente.

PRO

  • Idee originali e vincenti
  • Grande level design
  • Tecnicamente ben fatto e molto simpatico

CONTRO

  • Piuttosto breve
  • Non offre un particolare incentivo ad essere riaffrontato