Il destino di un cavaliere a molla

Versione testata: iPhone

I running game hanno acquistato una popolarità sempre maggiore sui dispositivi iOS, non a caso Jetpack Joyride è stato indicato da pubblico e critica come uno dei migliori titoli dell'anno. Peccato che queste conclusioni siano state tratte prima di vedere all'opera Wind-up Knight, però: pur condividendo il genere d'appartenenza con il divertente prodotto di Halfbrick Studios, l'action game con protagonista il coraggioso cavaliere "a molla", disponibile su App Store dal 15 dicembre, ha spessore da vendere e vanta numeri di tutto rispetto; inoltre offre un'interpretazione diversa dal solito in merito a meccaniche già ampiamente collaudate: meno velocità, più variazioni sul tema e un approccio praticamente da platform puro.

Lo scopo del gioco è abbastanza banale: bisogna salvare una principessa in pericolo e per farlo dovremo attraversare più di cinquanta livelli divisi in quattro grandi zone, man mano più complessi e pieni di insidie da affrontare. Le azioni a disposizione del nostro cavaliere sono quattro, ma vengono introdotte gradualmente: può saltare (da un certo punto in poi in modo doppio), menare fendenti con la spada, rotolare e ripararsi con lo scudo da oggetti o fiamme che cadono dall'alto. Il sistema di controllo adottato dagli sviluppatori utilizza il touch screen con quattro differenti pulsanti, e sulle prime vi troverete a chiedervi come mai non si sia scelto di ricorrere ai "gesti" per eseguire le varie operazioni.

Be', capirete il perché molto rapidamente: ci sono azioni che vanno mantenute per alcuni istanti (ripararsi con lo scudo, rotolare ma anche attaccare con la spada) e un sistema gestuale non sarebbe stato il massimo per precisione e rapidità. All'interno dei livelli possiamo raccogliere un certo numero di monete (la sfida è prenderle tutte) da spendere poi in un negozio virtuale per l'acquisto di spade più potenti o dotate di particolari poteri, elmetti che ci consentono di subire un colpo senza incorrere nel game over, abilità speciali che tendono a diminuire il numero di pulsanti (ad esempio quelle che ci permettono di evitare fiamme e massi cadenti rotolando anziché alzando lo scudo) e così via. Tutti upgrade che si riveleranno utili quando decideremo di rigiocare stage già completati, perché ognuno di essi nasconde oggetti nascosti e segreti a cui difficilmente potremo accedere durante il primo stint.

Vincili tutti e ritorna da noi

Come detto, Wind-up Knight è un running game per molti versi atipico, che non si fossilizza sulla velocità ma che riesce ugualmente a essere frenetico, e a richiedere grande precisione, per via delle numerose variazioni presenti all'interno dei livelli. All'inizio dovremo semplicemente saltare da una piattaforma all'altra evitando dei baratri, ma pian piano le trappole si faranno più frequenti e pericolose, con lame che spuntano dal terreno o dalle pareti, tavole che si aprono sotto i nostri piedi e così via.

Cambierà contestualmente anche la struttura dei percorsi, dalla linearità dei primi stage a qualcosa di decisamente più intricato e complesso in quelli finali, e anche i nemici si faranno più grossi e minacciosi. Inoltre non ci verrà concesso tutto il tempo del mondo: il nostro cavaliere ha continuamente bisogno di rinvigorire la propria carica a molla raccogliendo determinati potenziamenti, in assenza dei quali l'energia si esaurirà rapidamente e dovremo ricominciare il livello daccapo. Un ottimo mix di immediatezza, progressione e spessore, insomma, che viene coadiuvato da un ottimo comparto tecnico: le musiche sono molto semplici e discretamente ripetitive, ma hanno il grande merito di entrare in testa e restarci (cosa non da poco, oggi come oggi), mentre la grafica risulta sempre ben leggibile, con personaggi dal design gradevole, buone animazioni e una grande cura per il contorno (vedi le navi che si muovono sullo sfondo dei primi stage).