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La recensione di Rayman 3: Hoodlum Havoc

Rayman è tornato insieme a tutti i suoi amici, anche questa volta dovrà salvare il mondo. Seguiteci nella nostra recensione di Rayman 3 Hoodlum Havoc e ne scoprirete delle belle!

RECENSIONE di Pietro Quattrone   —   23/07/2004
Rayman 3: Hoodlum Havoc
Rayman 3: Hoodlum Havoc
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La recensione di Rayman 3: Hoodlum Havoc
La recensione di Rayman 3: Hoodlum Havoc

Globox Globox… sempre tu…

Nel Crocevia dei Sogni si viveva tranquilli ed in pace, fino a quando un lum rosso all’improvviso si trasformò in una strana palla di pelo con le ali di nome Andrè. Il malefico essere si mise in testa di voler conquistare il mondo e in poco tempo creò un esercito di Hoodlum. Chi potrà mai far tornare la serenità? Vi do una mano: ha un naso molto grande… sì è lui, è Rayman. È questa, a grandi linee, la trama di Rayman 3 Hoodlum Havoc. Forse non molto originale, ma alquanto coinvolgente. Siamo subito catapultati nel gioco dal filmato introduttivo ed è immediata la sensazione di dejà vu. Si ritorna in quel mondo che avevamo abbandonato un po’ di tempo fa, tutto però è elevato all’ennesima potenza. Lo schermo è pieno di oggetti coloratissimi in movimento e la sensazione che sia reale è veramente fortissima, poi c’è Globox, sempre lui, il nostro amico tontolone che anche stavolta ne combinerà delle belle. È sicuramente bello ritrovare l’universo fantastico che ha fatto da cornice alle precedenti avventure, ma potrebbe anche sussistere il rischio che, chi abbia giocato i precedenti capitoli della serie, possa stancarsi. Per evitare questo gli sviluppatori hanno pensato bene di puntare molto sulla componente umoristica dei diversi personaggi, riuscendoci appieno anche grazie ad un curatissimo doppiaggio in italiano che contribuisce a rendere il gioco un cartone animato interattivo. Il feeling col gioco è rimasto inalterato e il gameplay è ancora molto accattivante. In sé è forse un po’ troppo lineare e non innovativo, ma il tutto è così ricco dal punto di vista della esplorazione e del confronto coi nemici che risulta essere molto divertente e coinvolgente. Lo schema è quello tradizionale di ogni buon platform game, si superano i livelli ,usando i vari item, per arrivare in fine allo scontro con i boss. Purtroppo i puzzle che incontriamo lungo il percorso sono veramente banali, cosicché, alla fine, il titolo Ubi Soft risulta essere un po’ troppo facile e non molto longevo.

La recensione di Rayman 3: Hoodlum Havoc
La recensione di Rayman 3: Hoodlum Havoc

Uomo raggio scelgo te!

Il nostro eroe risponde molto bene ai comandi e ogni azione risulta naturale e facilmente eseguibile, grazie anche ad una buona inquadratura della telecamera virtuale che, per ogni eventualità, può essere ruotata utilizzando lo stick analogico destro. Con la levetta sinistra muoviamo Rayman e col pulsante A gli facciamo compiere la maggior parte delle azioni (su tutte saltare e attivare l’elicottero). Con il pulsante X spariamo e carichiamo i pugni di energia e con il tasto B visualizziamo la “barra di vita”. Ai trigger analogici sono affidati due compiti importanti: quello sinistro attiva la rotazione della camera e permette lo zoom, mentre quello di destra si occupa del fondamentale lock-on sui nemici. Sì avete capito bene, ora Rayman può combattere contro un nemico senza mai voltargli le spalle. Questo sottolinea come gli sviluppatori abbiano scelto di porre l’accento anche sui combattimenti. Ce ne saranno molti e tutti immediati, discretamente frenetici e sicuramente divertenti. Rayman, in questa sua nuova incarnazione, è stato potenziato, o meglio sono state aumentate le azioni che può compiere. Prendendo degli speciali power up potrà acquisire ben cinque super poteri. Il Vorticopugno gli permette di sparare dei mulinelli che possono far ruotare qualsiasi cosa, dai nemici agli elementi dello sfondo. Lo Sbriciolopugno rende i nostri colpi molto distruttivi, l’Arraffopugno fornisce a Rayman delle ganasce metalliche, ideali per saltare da un lum all’altro come Tarzan. Il Siluropugno trasforma uno dei nostri pugni in siluro che, appena sparato, deve essere teleguidato fino al bersaglio ed, infine, l’Elitrottero che ci dà la possibilità di volare più lontano. Non si può dimenticare che anche la longevità è aumentata da numerosi bonus e da un innovativo, almeno per la saga di Rayman, sistema di count dei punteggi: ogni volta che finiremo il gioco, ci verrà dato un codice, che corrisponde al totale dei nostri punti, e che potremo inserire nel sito dell’uomo raggio per capire quanto siamo stati bravi e a che punto siamo della classifica mondiale. C’è però da rilevare un difetto che inficerà un po’ il giudizio globale: la difficoltà è troppo bassa. Certo questo faciliterà il compito all’inizio, ma dopo la noia prenderà il sopravvento. Lo giocherete è sicuro, vi divertirete, ma difficilmente lo reinserirete nella vostra Xbox.

La recensione di Rayman 3: Hoodlum Havoc
La recensione di Rayman 3: Hoodlum Havoc

La Tecnica, la tecnica

Onore agli sviluppatori di Ubisoft per come sono riusciti a creare un mondo, popolarlo e dargli vita. Come detto prima sono sempre presenti, in ogni schema, molti oggetti in movimento. Tutto corredato da antialiasing e da ombre dinamiche. Il nostro Uomo Raggio è ricco di animazioni e molto fluido in ogni movimento. Anche i nemici sono stati creati con attenzione e vantano una IA decente anche se non avanzatissima.
La telecamera virtuale, spesso pecca dei platform game, funziona abbastanza bene e comunque è ruotabile a piacimento. Un poligon count un po’ basso (frutto anche della produzione multiformato del titolo), purtroppo, indebolisce il risultato finale che altrimenti sarebbe stato fenomenale. C’è da dire che in generale i modelli virtuali sono ben ricreati e anche l’acqua e gli effetti di luce non sono da meno. Tutto questo senza incontrare mai un rallentamento nell’aggiornamento dell’immagine. La colonna sonora si attesta su un medio livello mentre gli effetti sonori e soprattutto il doppiaggio sono molto curati, contribuendo ad aumentare l’immersione nell’universo incantato di Rayman.

La recensione di Rayman 3: Hoodlum Havoc
La recensione di Rayman 3: Hoodlum Havoc

Commento

C’è poco da dire in merito, Rayman3 Hoodlum Havoc è IL platform game per ora su Xbox. Divertente e appagante, ben curato e molto ironico. Purtroppo alcuni difetti come la scarsa difficoltà, l’eccessiva linearità e una realizzazione tecnica che non sfrutta appieno le potenzialità della console Microsoft, gli negano la definizione di capolavoro. Comunque non ci sono dubbi, se amate i platform game e volete passare alcune ore di sano e spensierato divertimento, non ci sono alternative che possano trattenervi, dovete averlo.

    Pro:
  • Divertente e molto coinvolgente
  • E’ Rayman elevato all’ennesima potenza
  • Buon doppiaggio in italiano
    Contro:
  • Un po’ troppo lineare
  • Tecnicamente ben fatto, ma non fenomenale
  • Difficoltà un po’ bassa
  • Non estremamente longevo
La recensione di Rayman 3: Hoodlum Havoc
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La recensione di Rayman 3: Hoodlum Havoc

Quando penso a Rayman mi vengono subito in mente due giochi: Rayman 2 e Rayman Advance, rispettivamente usciti per Dreamcast e Gameboy Advance. Cos’hanno in comune? Beh ovviamente niente dal punto di vista tecnico, ma due aspetti li rendono simili, il divertimento e la qualità. Rayman2 si impose subito come uno dei migliori platform game per la console Sega, ponendosi su di un livello pari, se non superiore, al tanto acclamato Sonic Adventure. Per molti giocatori Rayman2 era più profondo e comunque venne preferito da chi prediligeva un approccio più lento ed esplorativo rispetto al frenetico titolo del porcospino blu. Rayman Advance invece fu uno dei primi titoli per Gba e forse il primo a mostrare le vere potenzialità del portatile Nintendo. Sicuramente fino all’uscita di Super Mario Advance 2 il gioco Ubisoft era il migliore esponente del suo genere. Tutto questo per farvi capire che il nome Rayman è da parecchio tempo sinonimo di qualità e di molte ore di divertimento. Ora l’uomo raggio è tornato in questa nuova veste per le next generation console ancora più convincente, profondo ed esaltante.