Graficamente, Soldier Of Fortune 2 non è nulla di eccezionale, Activision non si è concentrata particolarmente su questo aspetto del gioco. Nel complesso si raggiunge un discreto livello, ma se andiamo ad analizzare nei particolari si nota subito che c’è qualcosa che non va. Primo evidente difetto sono i costanti cali di frame rate, gravissimi per un first person shooter. Sul fronte texture e illuminazione dinamica non va certo meglio. I bitmap che ricoprono i vari poligoni sono ampiamente sotto la media dei titoli Xbox, ed è decisamente meglio non andare a scomodare mostri sacri come Halo: SOF2 nel confronto ne esce con le ossa triturate. Ampiamente insufficiente, come già accennato, la gestione delle fonti di luce: particolarmente mal realizzate le sezioni al buio, praticamente ingiocabili. Insomma, si vede chiaramente, purtroppo, che i programmatori non hanno perso troppo tempo ad ottimizzare il codice nel passaggio da Pc a Xbox.
Se la grafica delude fortunatamente va un po' meglio sul fronte giocabilità. Ormai è uno standard, quasi tutti i first person shooter su Xbox ricalcano l'ottimo schema di controllo d di Halo, e SOF2 non è da meno. I comandi sono ben distribuiti sul pad, e la risposta è veloce e precisa: peccato solo che a rovinare il tutto intervengano troppo spesso i rallentamenti, che spezzano l'azione e rendono difficile prendere la mira nelle situazioni più caotiche. Purtroppo, difetti tecnici a parte, il problema di SOF2 è un altro: il gioco in single player è noioso. Troppo noioso. SOF2 è uno sparatutto assolutamente mediocre, che non apporta alcuna novità al genere e troppo simile a troppi altri esponenti del genere. Le missioni da affrontare inoltre propongono una scarsa dose d’azione e di sfida, con un devastante effetto-valium sul giocatore. Un mix davvero letale, soprattutto su una console su cui gli FPS di ottima fattura abbondano.
Come detto in precedenza, Soldier Of Fortune 2 è Live Enabled, ovvero compatibile con Xbox Live. Sarà ormai un’abitudine, ma il servizio di gioco online Microsoft ha la capacità di risollevare le sorti di titoli che, noiosi in single player, in multiplayer guadagnano qualche punto. E il discorso vale anche per questo Soldier Of Fortune 2. Se offline il gioco è decisamente soporifero, in rete e contro avversari umani la situazione migliora un po'. Putroppo nemmeno il comparto sonoro è ben realizzato, se gli effetti sonori sono dicretamente ben realizzati, il resto è ampiamente sotto la media. La musica di sottofondo è adatta alla situazione, ma non abbastanza da farvi sentire realmente all’interno del gioco e partecipe alla battaglia.
Commento
Programmare un first person shooter di successo su Xbox è un’impresa tutt’altro che facile. La concorrenza è spietata e il genere è inflazionatissimo sulla console Microsoft: emergere è davvero difficilissimo, tanto che con questo porting diretto da Pc Activision è ben lontana dal centrare l'obiettivo. Un comparto tecnico scadente ed una giocabilità appena sopra la media non sono abbastanza per farsi largo tra rivali del calibro di Halo, Unreal Championship e Return to Castle Wolfenstein. Unica nota positiva il supporto a Xbox Live, che non basta però da solo a risollevare le sorti di un prodotto insufficiente.
- Pro:
- Si gioca online grazie ad Xbox Live
- Contro:
- Grafica scarna
- Sonoro nel complesso sotto alla media
- Sa di già visto
Fallire non è permesso. Questa è la frase che caratterizza Soldier of Fortune 2, porting di uno dei first person shooter di maggior successo su Pc. Il vostro nome è Mullins, John Mullins. Soldato addestratissimo per affrontare ogni avversità, John può vantarsi di una carriera di tutto rispetto passata nelle Armate Speciali dell’Esercito. Ma ora i tempi sono cambiati: abbandonato l'Esercito ora Mr. Mullins si è messo in proprio, alleandosi con un’associazione segreta chiamata The Shop con l’intento di combattere il terrorismo mondiale. In altre parole, la solita trama di sempre. Solita trama, solito sparatutto in prima persona: a questo punto vi domandate se questo titolo è il solito e monotono sparatutto, vero? La risposta è, purtroppo, si. Con titoli del calibro di Return to Castle Wolfenstein e Ghost Recon, realizzare un titolo di successo di questo genere su Xbox è davvero molto, molto difficile. Per distinguersi dalla concorrenza, agguerritissima, bisogna fare di più. Molto di più.