C’era una volta un re...
Anzi, si potrebbe dire c’era una volta un regno antico e potente protetto da un Magico Cristallo. Il regno sotto la protezione del Cristallo  cresceva in pace e prosperità, mentre il resto del territorio, lontano dal Cristallo, era immerso nell’oscurità ed era rifugio di creature  malvagie. Il mondo del Cristallo era abitato da umani, elfi e nani; in breve però i nani abbandonarono la superficie e stabilirono la loro dimora nel  sottosuolo.  Per secoli le due razze crebbero in pace. Tutto questo durò fino a che uno strano mago apparve tra gli elfi e donò al Principe  Elfico un magico Diadema per far prosperare il suo popolo e condurlo alla vittoria contro gli umani. Influenzato da questa presenza, il  popolo elfico cominciò una guerra contro gli umani con l’intento di distruggere il Magico Cristallo. Molte cose sono successe in questa  guerra tuttora in corso. La più importante e misteriosa è stato l’assassinio del principe elfico e la successiva apparizione di un esercito di  non-morti.
 Il nostro compito, nei panni di un Mago dell’Esercito Imperiale, è quello di guidare un piccolo esercito e recuperare un antico Artefatto  Nanico che potrebbe ribaltare le sorti della guerra.
 Questa trama introduce le varie fazioni in campo e devo dire che somigliano in modo troppo evidente alle razze di Warcraft 3.  C’è però  una sostanziale differenza dal prodotto della Blizzard, giocheremo esclusivamente con la razza umana. Nel gioco finale è prevista anche  l’opzione Multiplayer, ma non ci è dato sapere in che modo sarà strutturata e se saranno disponibil ulteriori fazioni.                                                                               
Il gioco
Come scritto in precedenza, il gioco è soltanto alla metà della sua programmazione e la nostra copia era solo una beta del prodotto finito.  Gli effetti grafici e sonori non sono granché, dato che il tutto è ancora in via di sviluppo e le nostre foto non possono mostrarvi i pochi  effetti visti finora, come il movimento degli alberi e dell’acqua. In particolare, mancano gli effetti atmosferici e gli effetti degli incantesimi  ma da quel poco che abbiamo visto ci sono tutti i presupposti per una  grafica e una resa sonora di ottimo valore. 
 Anche la cura e i particolari dedicati ai personaggi e ai nemici è notevole. Il nostro PG è ben raffigurato e anche i nostri soldati hanno  particolari che li rendono unici, anche se appartengono alla stessa tipologia di classe.  
 I pochi effetti sonori non sono giudicabili. Molto lavoro deve essere ancora dedicato all’aspetto dei suoni e della musica.                                                                              
Il gioco
  Battle mages è un prodotto che attinge a piene mani dai suoi "predecessori", infatti non avremo particolari difficoltà nei movimenti e nella  gestione della telecamera. Come nei più classici Strategici a turni o in tempo reale, i movimenti sono dettati dal mouse e con un’eventuale  rotella, potremo zoomare la telecamera.  
 Chiunque abbia giocato ad un GDR su PC si ritroverà a suo agio con le caratteristiche e abilità d’ogni unità del nostro esercito e del Mago  comandante che interpreteremo. Molto spazio è dato al GDR. Nella missione provata, il nostro piccolo gruppo di soldati è stato assoldato  per diverse quest che davano esperienza e tesori, proprio come un normale party di Baldur’s Gate o Icewind Dale.   L’atmosfera che si respira giocando a Battle Mages è quella di vivere un’esperienza più simile ad un GDR di quanto non ci si aspetti. In  questo caso la parte strategica è ridotta al minimo e questa è una novità rispetto ad altri giochi che mischiano GDR a RTS. Gli sviluppatori  hanno dato molto spazio alle abilità dei soldati e dei PG. Il nostro mago ha un arsenale immenso di magie racchiuse nel prezioso Libro  degli Incantesimi, che potremo utilizzarli spendendo una quantità variabile di Mana a seconda della potenza della magia scelta.  
 Dopo aver giocato a questa beta, possiamo dire che Battle Mages ha tutte le carte in regola per dare una scossa ad un genere che ha  prodotto ben poche novità.   Questo prodotto della Buka potrebbe essere un ottimo biglietto da visita per il definitivo lancio della realtà delle software house dell’Est  Europeo.  
Introduzione
E' un buon periodo, questo, per le software house europee: pensate a titoli come Arx Fatalis, Divine Divinity e Ghotic 2, oppure a quelli  che devono ancora uscire, come Spellforce, Goldenland e Lethal Dreams, sono tutte conferme di questo momento positivo, sicuramente  come quantità, qualche volta anche come qualità.
 Il publisher russo più conosciuto è la Buka, hanno parecchi titoli in produzione, tra cui spicca questo Battle Mages, che ripropone un  genere, gli Strategici di Ruolo, che può contare in Warcraft 3 come suo titolo di punta. Battle Mages, se vogliamo, si propone  come "antagonista" (non certo come avversario) del prodotto Blizzard.
 Abbiamo ricevuto direttamente dalla Buka una versione beta preview di Battle Mages, con la quale è stato possibile giocare solo un  capitolo del gioco, il quinto per l’esattezza, che ci ha dato un'idea di cosa dovremmo aspettarci in futuro. 
 Prima di descrivere quello che abbiamo visto, è bene conoscere l’ambientazione che gli sviluppatori hanno creato per noi.                                                                             















