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Assassin's Creed III: Liberation - Voci dal Sottobosco

La saga di Ubisoft arriva sul nuovo handheld Sony con uno spin-off che potrebbe risollevare le sorti della console...

RUBRICA di Christian Colli   —   27/07/2012
Assassin's Creed III: Liberation
Assassin's Creed III: Liberation
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Sono passati circa sei mesi dal lancio europeo e il comportamento di Sony nei confronti della sua ultima creatura ci sembra quantomeno superficiale. Il nuovo handheld sullo showfloor dell'Electronic Entertainment Expo 2012 praticamente non c'era e anche le terze parti non sembravano molto interessate alla piattaforma. Eccetto Ubisoft: che avesse un cantiere un Assassin's Creed per PlayStation Vita si sapeva già, vederlo in movimento però ha fatto un effetto completamente diverso che ancora una volta ha sottolineato le eccezionali capacità della console. Ma quello di Assassin's Creed è un franchise che si ama o si odia.

Assassin's Creed III: Liberation - Voci dal Sottobosco

Ha quasi tanti detrattori quanti sono i sostenitori ed è indubbiamente uno dei più importanti fenomeni videoludici di questa generazione. A noi, poi, ci tocca particolarmente per via del risalto che Ubisoft ha dato alla nostra nazione negli ultimi episodi, con un affascinante protagonista tutto italiano. Con Assassin's Creed III: Liberation, la softco francese alza ulteriormente la posta con una doppia sfida: traslare il gameplay di Assassin's Creed III sull'handheld e introdurre una nuova storia parallela con una protagonista in gonnella.

Girl power

Aveline de Grandpré è l'assassina di turno, una giovane franco-africana appena reclutata da Agate, ex schiavo e membro della confraternita più temuta del mondo. La storia si svolge tra il 1765 e il 1780, a New Orleans: "Abbiamo scelto il periodo della Rivoluzione Americana perché volevamo osservarlo da un'angolazione diversa" ha spiegato il producer Martin Capel. "New Orleans non faceva parte delle tredici colonie e questo ci ha permesso un approccio mentale completamente diverso grazie a una storia, una cultura e delle caratteristiche uniche".

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Nel 1763 si era appena conclusa la guerra franco-indiana con la Pace di Parigi, che aveva diviso la costa orientale del Nord America. La Francia cedeva il Canada all'Inghilterra e la Louisiana alla Spagna, New Orleans compresa. Questa guerra ebbe come indiretta conseguenza la famigerata Rivoluzione Americana, alcuni anni dopo: durante questo sanguinoso conflitto, New Orleans sarebbe diventato uno dei porti di scambio principali tra Francia e Spagna, sopratutto dopo il blocco di Boston. La regione a quei tempi era famosa sopratutto per il commercio di schiavi e il sistema del plaçage: i ricconi francesi e spagnoli sposavano temporaneamente una donna africana, indiana o creola; poi se ne liberavano non appena ne trovavano una più adatta, nel frattempo la prima moglie si godeva libertà, ricchezze e potere sociale. Finita la lezioncina di storia, Capel ci ricorda che "anche se la storia si svolge a New Orleans, il gioco si concentrerà comunque sul conflitto tra Assassini e Templari". Ah, giusto, la convulsa storia di Assassin's Creed. Niente Desmond questa volta, ci dicono: Aveline è un prodotto di Abstergo, concepito come propaganda per mostrare il secolare scontro di forze segrete sotto una nuova luce. Il tema della diversità culturale è al centro di questo spin-off, ma non solo: Aveline è la prima protagonista donna della saga. "Il personaggio si basa su svariate eroine esistite realmente", continua Capel. "Il plaçage permetteva a donne forti e sicure di sé come Aveline di acquisire enormi finanze e rispetto, caratteristiche che fanno molto comodo a un assassino". Aveline è figlia di un ricco mercante francese e della sua "temporanea" moglie africana, dunque il plaçage la tocca da vicino.

Assassin's Creed III: Liberation - Voci dal Sottobosco

A detta di Capel, la ragazza è stata cresciuta nella bambagia, anche dopo il secondo matrimonio del padre. Ma come arriva a diventare un assassina? "Crescendo, Aveline si accorge dei contrasti che la circondano: ricchezza e miseria, libertà e schiavitù. Le abbiamo fatto assumere una veemente posizione anti-schiavismo e poi, al momento opportuno, l'abbiamo fatta addestrare da Agate". Aveline si configura dunque come un personaggio positivo, nonostante i modi non proprio pacifici che la accomunano ai precedenti protagonisti, Altair e Ezio, e al futuro Connor Kenway. Tuttavia, Aveline sembra essere uno spirito indomito e il gioco sembra quasi concentrarsi su alcune tematiche purtroppo ancora attuali, e in modo neanche troppo sibillino. "Volevamo creare un nuovo personaggio con dei chiari principi e la ferrea volontà di battersi per essi, anche se non sempre in linea con gli obiettivi degli Assassini" spiega Capel. Ricca e viziata nobildonna di giorno, vendicatrice assassina di notte? Praticamente Bruce Wayne in gonnella, via.

Assassin's Quid

Aveline ricoprirà un ruolo fondamentale nella ricostruzione videoludica di un importante evento storico, la rivolta della Louisiana del 1768: "Sarà proprio il suo intervento a mobilitare i cittadini di New Orleans in un attacco alle forze spagnole che metterà in fuga il governatore, consentendo alla Francia di riprendere il controllo" spiega Capel. Su altri eventuali momenti di importanza storica, Capel tiene la bocca chiusa. Di sicuro, però, la strada di Aveline si incrocerà con quella del già citato Connor, protagonista di Assassin's Creed III, in uscita proprio il 30 ottobre insieme a Liberation.

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Anche per questo motivo, lo sviluppatore Ubisoft Sofia ha lavorato duramente per rendere questo spin-off il più possibile fedele al fratello maggiore. Finora gli spin-off portatili del franchise si sono sempre rivelati delle cocenti delusioni, spesso assumendo forme ben diverse da quella caratteristica a cui siamo abituati. Assassin's Creed III: Liberation, invece, sarà quanto di più simile all'esperienza casalinga. "Abbiamo implementato lo stesso sistema di combattimento di Assassin's Creed III: Aveline può brandire due armi contemporaneamente, proprio come Connor", spiega Capel, "E abbiamo anche creato delle situazioni in cui il tempismo e l'abilità permettono di sconfiggere i nemici molto più velocemente". PlayStation Vita è una macchina decisamente potente, ma dobbiamo ammettere di essere rimasti davvero stupiti dalla qualità e complessità della cosmesi mostrata all'E3, sopratutto per quanto riguarda le location. C'è un prezzo da pagare, però, come nei precedenti spin-off portatili, quando era necessario caricare più ambienti nella stessa area? Capel sembra non potersi sbilanciare, ma a quanto pare sarà possibile esplorare l'intera New Orleans senza necessità di caricamenti. Ma il gioco non sarà ambientato soltanto a New Orleans: "I giocatori visiteranno varie regioni e una di queste sarà il Louisiana Bayou, ed è proprio lì che introdurremo la meccanica di navigazione".

Assassin's Creed III: Liberation - Voci dal Sottobosco

Si tratta di un'area paludosa in cui, a quanto pare, Aveline potrà spostarsi da un albero all'altro, facendo attenzione a una fauna aggressiva che comprende micidiali alligatori. Si tratta di un chiaro richiamo alle nuove sequenze di esplorazione di Assassin's Creed III. Ma Assassin's Creed III: Liberation non sarà soltanto uno spin-off in miniatura, infatti Ubisoft è a lavoro anche su una serie di meccaniche pensate per sfruttare appositamente le varie caratteristiche dell'hardware, telecamera e controlli touch compresi. L'idea è quella di aggiungere un ulteriore livello di profondità all'esperienza. "Per esempio, prendete il nuovo sistema di borseggio" spiega Capel, "Il giocatore dovrà usare sia il touch screen che il touch pad posteriore per selezionare il bersaglio e commettere il furto. La console valuterà la pressione tattile per determinare se il borseggio è andato a buon fine e la qualità dell'eventuale bottino". Sembra esserci molta carne al fuoco, insomma, ma questa iterazione di Assassin's Creed potrebbe avere tutte le carte in regola per sfondare. La domanda a questo punto è: basterà, da sola, a risollevare le sorti di PlayStation Vita?