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Gameplay essenziale

Abbiamo provato la beta di ShootMania Storm, l'ambizioso sparatutto Nadeo sospeso tra il classico e l'innovativo

ANTEPRIMA di Mattia Armani   —   27/07/2012
ShootMania Storm
ShootMania Storm
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Sull'onda del digital delivery, gli sparatutto in prima persona multiplayer pensati specificatamente per l'e-sport potrebbero tornare in voga. Titoli che non richiedono grandi impianti narrativi e che possono convincere esclusivamente grazie al gameplay. Ma realizzare uno sparatutto esclusivamente incentrato sull'abilità del giocatore, e capace di essere abbastanza competitivo per i tornei, non è facile.

Gameplay essenziale

Lo stesso Quake Live si è dovuto arrendere a titoli meno agonistici ma più seguiti, e prodotti ottimi come Tribes: Ascend restano comunque schiacciati da un genere completamente diverso, il multiplayer online battle arena. I DotA-like sono diventati i nuovi re delle arene digitali con premi milionari e un seguito degno del periodo d'oro di Counterstrike. Ma secondo Nadeo lo spazio per gli FPS c'è, soprattutto se si possiede una piattaforma come Mania Planet. Appoggiandosi al network, infatti, il primo shooter targato Nadeo garantisce classifiche estremamente dettagliate che dalla singola regione italiana arrivano fino al mondo.

Uno sparatutto essenziale

Il gameplay di ShootMania Storm è stato sviluppato con un'ottica spiccatamente agonistica. Un'e-sport alle radici dunque, con gameplay asciutto, fisica limitata e pochissimi tasti. Al di la dei controlli di movimento le sole cose di cui occuparsi sono il mirino, il tasto di fuoco e il salto.

Gameplay essenziale

Le variabili riguardano il tipo di arma, generalmente limitato a una sorta di lanciarazzi privo di splash damage, e la possibilità di mantenere il salto restando sospesi in aria per qualche secondo. Una feature che richiama senza dubbio alla mente Tribes ma che non ha certo la portata del jetpack. Infatti il tempo di sospensione è limitato e la possibilità di alterare la lunghezza dei salti è utile solo per compiere balzi relativamente più lunghi e per variare il tempo di sospensione in modo da ingannare la prediction dell'avversario. Imparare a schivare, dunque, è fondamentale, con ampie zone aperte colme di giocatori che corrono rapidamente e sparano proiettili piuttosto lenti. Alla radice, dunque, l'obiettivo del giocatore è diventare bravo a prevedere i movimenti avversari sia sulla corta che sulla lunga distanza.

Gameplay semplice, modalità complesse

In un titolo dal gameplay ridotto all'osso, il nodo centrale è prevedibilmente rappresentato dalle mappe che, come in tutti gli shooter agonistici, devono essere imparate a memoria. Nel caso di ShootMania Storm sono aperte, con grandi recinzioni che consentono di vedere dall'altra parte, qualche altura strategica e svariate strutture in pietra da utilizzare come ripari.

Gameplay essenziale

In Deathmatch tutto si esaurisce a quanto sopra, con decine di giocatori che saltellano sparando a tutto spiano mentre cercano di coprirsi la schiena e di gestire saggiamente il cooldown dell'arma. Nelle modalità generiche il titolo Nadeo potrebbe gestire centinaia di giocatori, almeno in teoria, ma superati i 64 il netcode inizia a dare segni di instabilità con il ping che cresce notevolmente. Ovviamente sono attesi miglioramenti in tal senso, visto che ShootMania: Storm è in fase beta, ma il Deathmatch "scassone" non è comunque la modalità principale. Molte più soddisfazioni si ottengono giocando in modalità come Royal, Speedball o Jailbreak, che consente di intrappolare gli avversari in una stanza. Questi possono essere liberati dai compagni ma via via che la squadra perde membri le cose si fanno sempre più difficili. Come dicevamo, Jailbreak non è l'unica modalità peculiare e, oltre a quelle già menzionate, troviamo la neonata Assedio e le più tecniche Joust ed Elite.

Gameplay essenziale

Queste ultime sono di stampo agonistico, con giocatori professionisti come Alessandro "Stermy" Avallone che impazzano già nei server italiani ed europei. La prima è il corrispettivo del Duel e, al contrario delle altre modalità, concede ai giocatori colpi limitati. Per ricaricare l'armamentario i combattenti devono raggiungere specifiche zone esponendosi però alla capacità di controllo della mappa dell'avversario che può sfruttare il movimento obbligato per portare a casa la partita. Elite invece è una particolare modalità Capture the Flag combattuta da due squadre da tre giocatori. Gli attaccanti si fanno sotto a turno, uno alla volta, e hanno il vantaggio di possedere un'arma che uccide istantaneamente a distanza illimitata. I difensori invece hanno il classico razzo luminoso e devono colpire l'assalitore diverse volte prima di neutralizzarlo. La modalità prevede 45 secondi di puro combattimento e 15 secondi in cui la bandiera può essere conquistata.

Un titolo in divenire

Uno degli elementi principali di ShootMania Storm, e delle future appendici di Shootmania, è senza dubbio l'editor. Un tool estremamente versatile che consente di realizzare mappe e modalità da condividere in modo rapido e intuitivo attraverso Mania Planet. La speranza di Nadeo è che la community crei quello che le manca, come è successo con Quake III Arena, per colmare le lacune del titolo anche in ottica agonistica.

Gameplay essenziale

D'altronde il feeling classico permea l'intero titolo, sia in termini di gameplay sia dal punto di vista del look. Un pizzico di Tribes, armi semplici e per nulla realistiche, arene che non vogliono assomigliare a pezzi di città e personaggi blu e rossi nelle modalità competitive. Il motore grafico è il medesimo di Trackmania 2 Canyon ma la resa non è equiparabile. Non che ShootMania Storm sia brutto, ma si tratta di un motore DX9 con texture piuttosto ripetitive che regalano un'impressione decisamente migliore quando si corre su quattro ruote a gran velocità. In ogni caso illuminazione e colori allietano a sufficienza gli occhi, i requisiti sono accettabili e l'azione è abbastanza serrata da non permettere all'occhio di fissarsi troppo spesso sui dettagli. Attualmente l'unica ambientazione disponibile è Storm, di stampo medioevale e con un clima temperato, ma in futuro sarà implementata anche l'ambientazione Cryo che prevede terreni ghiacciati e clima polare. Lo shooter Nadeo è infatti un titolo in divenire e, se la community sosterrà lo sosterrà, il gameplay basilare, ma capace di esaltare le mappe, potrebbe rivelarsi determinante per un successo a lungo termine.

CERTEZZE

  • Intuitivo, leggero ed economico
  • Il gameplay basilare consente un bilanciamento sopraffino
  • Editor e modalità peculiari garantisco un alto tasso di varietà

DUBBI

  • Tecnicamente non esaltante
  • Il gameplay potrebbe risultare fin troppo limitato per alcune tipologie di giocatore