Si possono criticare o meno i suoi lavori, ma Suda 51 indubbiamente ha avuto il merito di essersi creato una nicchia non indifferente di fan, grazie a titoli dall'indubbio valore, dallo stile peculiare e qualche idea estremamente interessante soprattutto per il genere action.
Il suo coinvolgimento con Grasshopper Manufacter e il recente Shadow of the Damned, sviluppato insieme al venerabile Shinji Mikami, hanno permesso al talentuoso giapponese di allargare i propri orizzonti, pur non sconfessando una strada intrapresa anni or sono con Killer 7 e No More Heroes: action sui generis caratterizzati da uno stile visivo assolutamente peculiare e da un humor egualmente sopra le righe in grado di strappare più di qualche risata. C'è da dire che questo sviluppatore non è mai riuscito a fare il salto di qualità completo soprattutto in termini di gameplay, ma proprio le sue idee lo hanno portato ad avere un discreto seguito, in taluni casi anche venerazione. Durante la GDC 2013 di San Francisco ci siamo recati in una suite di hotel per una presentazione e una bella intervista proprio con Suda 51, persona disponibilissima anche per le foto assolutamente fuori di testa che vedete pubblicate in questo articolo.
In uscita la prossima estate per PlayStation 3 e Xbox 360, Killer is Dead è, guarda un po', un action fuori di testa con uno stile grafico in cel shading e una discreta violenza a video, accompagnata da colori con forti contrasti ed effetti innestati in un'ambientazione cyberpunk. Da quanto abbiamo visto può essere considerato assolutamente il sequel spirituale di No More Heroes e Killer 7, il protagonista è Mondo Zappa (!), il quale appartiene agli esecutori, organizzazione che per una modesta cifra da la caccia a criminali e persone che abusano della tecnologia, in un mondo dove si è evoluta al punto tale da creare al contempo progresso e diverse problematiche.
Darsi la Zappa sul Mondo
Mondo Zappa è in possesso di una katana giapponese nella mano destra e di una pistola alimentata con sangue (!) in luogo di quella sinistra, pistola che può colpire gli avversari a distanza oppure diventare un pungo per rompere barriere e ostacoli simili. Un protagonista ben lungi dall'essere normale quindi, e pure donnaiolo, tanto che nella versione finale del titolo ci sarà una modalità chiamata "Gigolo", all'interno della quale sarà possibile sedurre le donne che Mondo incontrerà durante l'arco della storia.
Inutile dire che ci saranno una miriade di sbloccabili a partire dai vestiti fino al potenziamento delle armi; nella demo mostrata, ambientata nel livello denominato "The Girl Who Lost Her Ear", Mondo Zappa è in combattimento con tale Victor, non prima però di esibirsi in un dialogo surreale dove il cattivone di turno riesce a comunicare solo attraverso le cuffie e vuole inondare il mondo del suo male amplificandolo con delle casse musicali giganti dall'ultimo piano del suo grattacielo. Non fate quella faccia, abbiamo capito poco anche noi, una volta cominciato il combattimento ci siamo però trovati a casa con un Mondo Pazzo perfettamente a suo agio con la katana e in grado di realizzare combo di diverso tipo, assieme alla possibilità di schivare i colpi dell'avversario.
Dopo un certo numero di fendenti mandati a segno era possibile premere il tasto RT (la demo girava su Xbox 360) per una sorta di mossa finale in grado di tramortire l'avversario, e nel caso specifico di Victor tagliargli prima un arto, poi l'altro, infine la testa nell'ultima fase dello scontro. La violenza è ben presente infatti, accentuata (o mitigata) dallo stile grafico estremamente personale e piacevole del titolo, che abbonda di colori e contrasti. Anche Killer is Dead utilizza l'Unreal Engine, ma i miglioramenti rispetto a Shadow of the Damned sono evidenti in termini di pulizia ed effetti; anche la fluidità ci è sembrata migliore e senza patemi nei dieci minuti che abbiamo potuto apprezzare il gioco.
Durante la nostra intervista a Suda 51, che vedrete a breve in video e in forma integrale, abbiamo chiesto cosa vuole esprimere nei suoi giochi con lo stile sempre sopra le righe che propone. Ci è stato risposto che da sempre ombra ed oscurità lo hanno affascinato, e proporlo in un contesto così psichedelico e accentuato è perfetta espressione di quello che sente. Gli stessi boss saranno molto vari e differenti tra loro, a nostra precisa domanda ne abbiamo "strappato" uno a Suda 51: saremo a Kyoto, e dovremo inseguire uno Yakuza in groppa ad una tigre. Questo è quanto per adesso, Killer is Dead, lo ripetiamo, uscirà la prossima estate e sembra essere, nel bene o nel male, simile ai precedenti lavori di Suda 51, arricchito di ancora più humor, violenza e belle ragazze. Speriamo che l'esperienza maturata dai precedenti lavori doni a questo promettente action un gameplay ancora più vario, bilanciato e divertente, in maniera tale da riconoscere al simpaticissimo sviluppatore giapponese ancora più meriti di quelli attuali.
CERTEZZE
- Stile fuori di testa e sempre piacevole
- Humor a valanga
- Maggiore varietà nel combattimento e nemici
DUBBI
- Sistema di combattimento poco profondo
- Che possa essere troppa simile ai precedenti lavori di Suda 51