Tutta la vita davanti

Quando si tocca un tema delicato come quello della morte, è molto facile essere banali o indelicati, ma da quello che abbiamo visto finora What Remains of Edith Finch riesce non solo a essere rispettoso dell'argomento, ma anche ad offrire una prospettiva diversa e inaspettata. Tutte le storie raccontate dal gioco di Giant Sparrow finiscono con la tragica morte del loro protagonista, e questo non è un segreto: fin dall'inizio Edith - e quindi l'utente - sa bene qual è il destino che ha accomunato tutti i membri della sua famiglia. Tuttavia ogni singolo decesso viene raccontato in maniera introspettiva e ricca di significato, a tratti felice e alla fine quasi vittoriosa. Da quello che si è visto finora, la morte in Edith Finch non è una deprimente sconfitta, ma è il mezzo attraverso cui vengono descritti i sogni, le paure e i desideri più nascosti di chi è passato a miglior vita. Una raccolta di storie tragiche, ma anche commoventi e trionfanti.

La nuova demo di What Remains of Edith Finch ci ha lasciato senza fiato

Il Testamento dei Finch

Se dalle immagini lo si può scambiare per un gioco sulla falsariga di Gone Home, Edith Finch è in realtà un'esperienza molto diversa. Nei panni della giovane Edith si fa visita alla vecchia villa appartenuta ai Finch, esplorando una dopo l'altra le stanze in cui hanno vissuto negli anni i membri di questa famiglia disgraziata. La demo che avevamo provato lo scorso anno ci aveva messo nei panni di Molly, una bambina deceduta per intossicazione la cui morte è stata raccontata attraverso una sequenza sorprendente e ferale. La versione del gioco che ci è stata mostrata durante l'ultima GDC di San Francisco aveva però un altro protagonista. Entriamo nella stanza di Lewis Finch e cominciamo a curiosare tra il suo arredamento e i suoi oggetti personali, facendoci un'idea ben chiara di che tipo di persona era, di quali erano i suoi gusti e i suoi hobby, ma anche i suoi demoni.

Neon colorati e poster sono attaccati alle pareti, mentre al centro della stanza c'è un narghilè in bella vista e qualche vecchio libro buttato alla rinfusa. Poi una lettera su una scrivania. Com'era stato per Molly, una voce fuori campo dà inizio alla sequenza interattiva che descrive la vita e la morte di Lewis Finch, un ragazzo che con l'immaginazione prova a liberarsi dalle catene di una routine lavorativa. Il racconto è durato una decina di minuti o poco più, ma una volta terminato abbiamo dovuto posare il pad e riprendere fiato. A rendere l'esperienza così potente non è stata tanto la caratterizzazione dei personaggi, tant'è che Lewis è un ragazzo volutamente molto stereotipato. "Ogni storia comincia in maniera molto didascalica e ogni personaggio segue dei cliché", ci ha detto Ian Dallas, autore del gioco. "Visto che ogni racconto dura pochi minuti, partire da stereotipi era l'unico modo per assicurarci che le persone legassero subito con ciascun membro della famiglia". Certo, What Remains of Edith Finch sembra anche scritto molto bene, ma è il modo con cui la storia viene narrata attraverso l'interazione di chi gioca a renderla così efficace. Al giocatore viene chiesto di ripetere sempre le stesse azioni, finché, proprio come Lewis, non trova nelle fantasie del personaggio una via di fuga dalla routine, in un modo che solo i videogiochi riescono a fare. What Remains of Edith Finch è un'esperienza che quasi sicuramente andrà presa in piccole dosi, una storia per volta, così da darsi il tempo di digerire e riflettere su ogni singolo racconto. L'albero genealogico dei Finch sarà pieno zeppo di rami: questo vuol dire che ci aspettano storie più efficaci di altre, ma anche che ognuno di noi troverà personaggi nei quali immedesimarsi di più. Assistere alla morte di una bambina come Molly potrebbe essere più toccante per un genitore, mentre il racconto di Lewis potrebbe emozionare chi a un certo punto della vita si è ritrovato bloccato in un lavoro che non gli dava soddisfazioni. Quello che è certo è che What Remains of Edith Finch è un gioco che in un modo o nell'altro non lascerà indifferenti: di che morte morirà, lo scopriremo quando sarà uscito tra un mesetto.