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AMD Ryzen 5 1400 e 1600

Torniamo a parlare della fascia media della serie Ryzen con i benchmark dei processori R5 1400 e R5 1600

SPECIALE di Mattia Armani   —   11/05/2017

Nonostante la battuta d'arresto sul fronte azionario, AMD può contare su una lineup completamente rinnovata, forte sia dal punto di vista delle GPU di fascia media, sia dal punto di vista dei processori. Oggi torniamo a parlare proprio di questi ultimi grazie alle opzioni economiche, nelle rispettive categorie da 4 e 6 core, della serie Ryzen 5. Il primo è l'R5 1400, un quad core da 65W che è privo come il fratello maggiore dell'XFR esteso, ma vanta l'overclock come tutte le altre CPU di nuova generazione AMD e può far leva su prezzo inferiore, sebbene di poco, ai 180 euro. Il secondo, l'R5 1600, permette di portare a casa sei core per circa 235 euro e rappresenta, anche in forza dei 65W, un'opzione golosa, capace di mettere in campo qualche cavallo extra pur costando qualcosa in meno dell'R5 1600X e molto meno del Core i7-6800K. Inoltre entrambe le CPU, a differenza dei Core i5, vantano il Simultaneous Multithreading, caratteristica di tutte le CPU Ryzen al pari della capacità di di regolare autonomamente la frequenza in base al tipo di raffreddamento e dell'assenza di tecnologia grafica integrata.

La nostra analisi delle CPU Ryzen 5 1400 e 1600, due opzioni economiche ma capaci di sorprendere

Le opzioni economiche

Nelle vesti di opzioni più economiche dell'R5 1500X e dell'R5 1600X, l'R5 1400 e l'R5 1600 sono caratterizzati da frequenze inferiori, rispettivamente 3.4 e 3.6GHz in turbo, ma possono contare sull'overclock come tutte le altre. Purtroppo il primo dei due non è di certo il più aggressivo dei processori CPU Ryzen, visto il costo vicino a quello dell'i5-7400, ma la CPU AMD vanta anche l'SMT, presente su tutti i Ryzen in circolazione, che consente a ogni core di gestire due thread. Il secondo, inoltre, abbassa notevolmente la cifra necessaria per acquistare un processore ai sei core che garantisce un po' di potenza extra per chi ha bisogno di combinare gioco, streaming e altre necessità. Non è il caso, comunque, di lanciarsi in in verdetti affrettati prima di parlare dei risultati ottenuti utilizzando una scheda madre AsRock AB350 Fatality Gaming K4, due banchi da 8GB di memorie GeIL EVO X DDR4-3200 e la nostra MSI GTX 1080 Gaming X. Partiamo, ovviamente, dall'R5 1400, raffreddato da un Wraith Spire che garantisce 30 gradi di temperatura in idle e 54 sotto stress.

AMD Ryzen 5 1400 e 1600
AMD Ryzen 5 1400 e 1600

Rassicurati dalle ottime rilevazioni, abbiamo lanciato la stessa versione di CPU-Z utilizzata per i test precedenti, registrando 2038 punti in single thread e 9106 in multi-thread, a ennesima conferma del potenziale del Simultaneous Multithreading. Non a caso il Core i5 7400, privo di Hyper-Threading, si ferma a 6547 punti, ma va detto che il divario è dovuto anche alle performance del singolo core che per la CPU Intel si fermano a 1726 punti. L'importante, comunque, è la bontà del 1400 che se la cava bene anche con Handbrake, convertendo il nostro file di prova in un minuto e quaranta secondi circa. E la CPU AMD mostra i muscoli anche nel caso di Cinebench R15 , tallonando il ben più veloce R5 1500X con 728 punti in multi-thread e 137 in single core. Niente male anche se il 1400 deve ancora fare i conti con i problemi dell'architettura Zen nel campo dei videogiochi. Grand Theft Auto V tocca i 45 frame al secondo di minimo di fronte ai 50 del 1500X mentre Mafia III, nel solito incrocio usato per tutti i test, si aggira intorno ai 60 di minimo contro 64. The Witcher 3, invece, non perde molto, con 91 frame al secondo di minimo contro 92, ed è probabilmente più sensibile alla presenza degli otto thread piuttosto che all'abbassamento delle frequenze. Il più difficile da interpretare resta ancora una volta Overwatch, a causa delle enormi fluttuazioni del frame rate, ma le 105 immagini per secondo in mezzo al caos, come sempre nella mappa Osservatorio di Gibilterra, mettono in chiaro i limiti dettati dalle frequenze decisamente basse. E non sono molto alte nemmeno quelle dell'R5 1600 che può però contare su 200MHz in più e su sei core nonostante i quali risulta più fresco del 1400, con circa 25 gradi in idle e 51 sotto stress, grazie alla combinazione con il più potente dissipatore Wraith Max. In tutto questo, il più economico esacore in circolazione spinge CPU-Z fino a 2102 punti per in singolo thread e fino 14046 per quanto riguarda il multi-thread. Il punteggio CPU Mark, invece, arriva a 12754 mentre quello di Cinebench R15 tocca quota 1194 in multi-thread e 146 sfruttando il singolo core. E con il minuto e cinque secondi circa necessario per convertire il nostro file video, si chiude un quadro inevitabilmente inferiore a quello dell'R5 1600X, ma decisamente positivo e molto simile a quello del più costoso 6800K che vince nel calcolo single thread per restare indietro in quello multi-thread. A questo punto dobbiamo necessariamente passare al gaming dove l'R5 1600, forse grazie ai sei core o forse grazie alle recenti ottimizzazioni, riesce ad affiancare il più veloce R5 1500X in Grand Theft Auto 5, con un minimo di 50 frame al secondo, per superarlo addirittura in Mafia III, con 65 frame al secondo contro 64, e in The Witcher 3 che non scende, sempre osservando Larvik dall'alto, al di sotto dei 93 frame al secondo. Nel caso di quest'ultimo, però, lo scarto è infinitesimale, anche nei confronti del più limitato 1400, ma si fa decisamente più ampio nel caso di Overwatch che, pur passando da oltre 200 a 125 fps, vede l'R5 1600 staccare notevolmente il fanalino di coda della serie Ryzen 5.

Overclock e conclusioni

Le CPU Ryzen hanno dimostrato di non avere problemi a superare i clock di fabbrica, almeno entro i 4GHz, a patto ovviamente di avere un case bello ventilato e piazzato in un ambiente fresco. In ogni caso, per non avere problemi di stabilità, con l'R5 1400 ci siamo fermati ai 3.8GHz del 1500X senza XFR, portando il voltaggio a 1.350V e spingendo le memorie a 2933MHz. Con queste impostazioni e 21 gradi di temperatura ambientale siamo arrivati a 34 gradi in idle e 66 sotto stress, trovando l'ennesima conferma che i dissipatori di serie sono più che sufficienti per dare una bella spinta alle CPU Ryzen. Passando alle prestazioni, l'R5 1400 a 3.8GHz restituisce valori buoni anche se non sempre coerenti. Nel test multi-thread di CPU-Z arriva a 9778 punti, superando il 1500X, ma resta indietro di 2 nel test single thread fermandosi a 2216. E si piega anche in CPU Mark con 9932 punti contro i 10384 del 1500X liscio.

AMD Ryzen 5 1400 e 1600
AMD Ryzen 5 1400 e 1600

Torna invece a superare il modello superiore in Cinebench R15 con 821 punti nel test multi-thread e 150 in quello single thread, raggiungendo valori davvero niente male per un processore da meno di 180 euro. Cala inoltre di 10 secondi il tempo necessario per convertire il nostro file video con Handbrake e le cose migliorano anche nei videogiochi, al netto delle ormai note problematiche di Ryzen con alcuni titoli non ottimizzati. L'overclock permette al 1400, a quanto pare felice di poter contare su una frequenza fissa, di tallonare il 1500X in Grand Theft Auto V con 49 frame di minimo che diventano 93, ovvero uno in più di quelli registrati con il 1500X, nel caso di The Witcher. E lo stesso vale per Mafia III, con 65 fps di minimo, ma non per Overwatch con il 1400 che si ferma a circa 5 frame in meno del fratello maggiore, con un picco minimo di 115. In ogni caso l'overclock, escludendo The Witcher 3, ha effetti evidenti sull'intero spettro prestazionale della CPU e lo stesso vale per l'R5 1600 che abbiamo spinto fino a 3925GHz, come abbiamo fatto con tutte le CPU Ryzen a esclusione del 1400, portando il voltaggio a 1.4V e la memoria a 2933MHz. Al netto dell'inevitabile escalation dei consumi, il sistema risulta stabile e sicuro, con 30 gradi di temperatura in idle e 65 sotto stress, e le notizie sono ottime anche dal punto di vista prestazionale, con CPU-Z che segna 2291 punti in single thread e 15334 in multi-thread piazzando la CPU, probabilmente anche grazie alle recenti ottimizzazioni, di superare il nostro sample dell'R5 1600X spinto alla medesima frequenza. Lo stesso vale per il minuto esatto necessario per la conversione Handbrake, per il test CPU Mark con 13726 punti contro 13691 e per quello Cinebench 15 multi-thread con 1322 punti contro 1299. E qualche miglioramento si nota anche nei giochi con Grand Theft Auto V che arriva a 56 frame al secondo di minimo e Overwatch che sale a 143. Fanno invece segnare un pareggio The Witcher 3, con 95 frame al secondo minimi, e Mafia III, con 75, per un risultato complessivamente analogo, sebbene lievemente migliorato, rispetto a quello dei test precedenti. Forti insieme, i core Ryzen perdono un po' di terreno quando devono lavorare da soli, ma risultano comunque molto più performanti di quelli delle serie AMD precedenti. Kaby Lake resta senza dubbio vincente in ambito gaming, ma la potenza c'è e i recenti update, che hanno interessato sia l'ambiente Windows sia quello BIOS, sembrano aver già portato benefici che ci fanno ben sperare per il futuro. Se a tutto questo aggiungiamo l'overclock estremamente accessibile e le ottime prestazioni professionali, l'R5 1400 e l'R5 1600 si confermano, come i precedenti modelli della serie Ryzen, processori acerbi ma convenienti, facili da sfruttare a fondo e senza dubbio commisurati al prezzo, nonostante l'assenza di grafica integrata.