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Colori per tutti

A due anni di distanza dalla sua prima avventura, Blob torna a farsi vedere in un sequel multipiattaforma.

ANTEPRIMA di Fabio Palmisano   —   25/06/2010
Colori per tutti

Uscito nel settembre del 2008 e considerato da molti uno dei più genuini sleeper hit mai usciti su Wii, De Blob contava su parecchie idee interessanti che solo alcune ingenuità di programmazione avevano impedito di concretizzarsi in un titolo davvero indimenticabile: probabilmente anche per questo motivo, gli sviluppatori di Blue Tongue hanno deciso di dedicarsi anima e corpo ad un sequel, estendendone l'uscita anche alle piattaforme Xbox360, PlayStation 3 e Nintendo DS. Vediamo dunque come stanno procedendo i lavori su De Blob: The Underground, previsto per il 2011 e presente all'E3 nella sua incarnazione per Wii.

Il blob delle libertà

Dal punto di vista narrativo, De Blob: The Underground vede il ritorno del malvagio Generale Black, che ha formato un culto religioso a Prisma City volto a convincere i cittadini ad abbandonare i colori per trovare il vero senso della vita: l'incipit di quello che promette di essere uno storyline graffiante, ricco di riferimenti ad attualità, film ed opere letterarie, decisamente lontano insomma dagli stereotipi comunemente associati agli action game. Blue Tongue non ha però lavorato solo sulla trama, anzi, le avvisaglie del cambiamento sono riscontrabili sin dalle primissime fasi della demo messa in mostra sullo showfloor: in questa sua nuova avventura, Blob è infatti accompagnato dal robotino Pinky, figura indispensabile in chiave multiplayer visto che il prodotto finale vanterà una modalità cooperative aperta a due e a quattro utenti tramite split screen. Novità riguardano anche il sistema di controllo, che nel primo capitolo aveva fatto storcere un po' il naso perché costringeva a scuotere il Remote per far saltare Blob, cosa che inficiava sia la reattività sia la precisione dell'azione: ora la delega è stata data al tasto A, con vantaggi immediatamente riscontrabili. Perfezionamenti che hanno coinvolto anche le fasi di combattimento, con un meccanismo di lock-on più affidabile ed una manciata di mosse aggiuntive utilizzabili per sconfiggere i vari nemici, compresa la possibilità di sfruttare alcuni robottini come armi a lungo raggio. Da quel che si è visto nella demo, poi, De Blob: The Underground sembra poter contare su una maggiore complessità all'interno dei 12 livelli che andranno a comporre il prodotto finale.

Colori per tutti

Gli scenari ci sono parsi nettamente più elaborati (anche sotto il profilo visivo), con il nostro gelatinoso protagonista impegnato nuovamente a colorare le strutture che lo circondano allo scopo di poter proseguire: gli elementi che possono godere di questo trattamento sono ora più numerosi, così come gli ostacoli appositamente posizionati per rendere la vita difficile all'utente. Forse anche grazie alla sua inedita natura multipiattaforma, il titolo Blue Tongue ha dato l'impressione di offrire in prospettiva un livello di sfida più marcato, senza tuttavia tradire le proprie origini e continuando dunque ad essere fondamentalmente un action game immediato e destinato ad un ampio bacino di pubblico. Ciliegina sulla torta, la demo comprendeva un assaggio di uno degli oltre 100 mini-livelli che contribuiranno a dare maggiore ritmo e varietà all'avventura: si tratta di stage a scorrimento laterale, ispirati ai classici platform game 2D e focalizzati in maniera particolare sui combattimenti. La carne al fuoco messa da De Blob: The Underground, insomma, è davvero tanta: il gioco sembra decisamente avviato sulla buona strada, e il fatto che uscirà anche su altre piattaforme non può che dare un'ulteriore spinta ad un franchise assolutamente meritevole d'attenzione.

CERTEZZE

  • Più varietà e profondità rispetto al prequel
  • Sistema di controllo migliorato
  • Maggiore livello di sfida

DUBBI

  • Da valutare il comparto tecnico su Xbox360 e PS3