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Lotta per la (PS)vita

Presentato ufficialmente nel corso della conferenza Sony della GamesCom, Resistance: Burning Skies era presente in forma giocabile: ecco le nostre impressioni

PROVATO di Fabio Palmisano   —   17/08/2011
Resistance: Burning Skies
Resistance: Burning Skies
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Lotta per la (PS)vita

Uncharted non è l'unico grande brand esclusivo che Sony ha intenzione di trasferire sul suo nuovo portatile: con un annuncio nel corso della sua altrimenti ben poco esaltante conferenza pre-fiera, il colosso giapponese ha infatti svelato questo Resistance: Burning Skies, spin-off della serie FPS che a breve raggiungerà il traguardo del terzo episodio su PS3. La presentazione consisteva in una demo giocata dal vivo sul palco, la stessa che abbiamo avuto modo di provare immediatamente dopo l'evento nello spazio allestito da Sony.

Resistenza nichilista

Sviluppato da Nihilistic con il supporto di Insomniac, Resistance: Burning Skies è ambientato nella New York del 1952 ed ha per protagonista un pompiere di nome Tom Riley, che si ritrova suo malgrado a dover lottare per la vita nel bel mezzo dell'invasione dei Chimera. Della trama non si sa altro, se non che offrirà una visuale nuova ed alternativa sull'universo di gioco, se non altro perché l'eroe di turno non è un militare bensì una persona qualunque. Che però sembra avere una certa dimestichezza con le armi da fuoco: la breve demo messa a disposizione da Sony consentiva infatti di mettere le mani su una manciata di armi aliene che il nostro alter-ego sfruttava senza incertezza alcuna, e il tutto si traduce in uno schema di controllo che -nonostante il cambio di hardware- ricorda a più riprese quello sperimentato nei capitoli per PS3. Ovviamente la parte del leone è svolta dal doppio stick analogico di PS Vita, che consente una navigazione fluida e confortevole attraverso gli scenari, anche se il sistema necessita ancora di qualche limatura sotto il profilo della precisione del mirino. I tasti frontali servono a saltare, ricaricare, abbassarsi e cambiare armi, mentre i due dorsali assolvono il compito di fare fuoco ed attivare lo zoom dell'arma.

Lotta per la (PS)vita

Messo così, Resistance: Burning Skies non sembra differire moltissimo dalle controparti per PS3: il look delle armi è lo stesso, quello dei nemici pure ed il feeling che si prova a livello di gameplay è molto simile, anche se l'azione ci è parsa qui meno frenetica. Và da sé che chiunque non abbia mai apprezzato particolarmente il franchise di Insomniac non si ricrederà con questo titolo, ma per tutti gli altri la vicinanza con la saga principale non può che rappresentare un punto a favore. Ciò non ha impedito comunque agli sviluppatori di Nihilistic di sperimentare soluzioni nuove che sfruttassero le tante caratteristiche innovative di PS Vita, in primis il touch screen: grazie ad esso è infatti possibile tirare bombe a mano con un semplice swipe del dito, eseguire un micidiale attacco corpo a corpo con l'ascia in dotazione di Tom toccando un'icona nella parte bassa dello schermo e sfruttare il fuoco secondario delle armi con gesti diversi in base allo strumento selezionato. Ad esempio, il lanciagranate abbinato al fucile d'assalto si attivava semplicemente picchiettando sulla zona dello schermo da colpire, mentre con il CRG era possibile toccare una manciata di nemici sullo schermo per selezionarli e poi eliminarli tutti con un unica, devastante raffica multipla. Ancora, un nuovo cover system che si attiva automaticamente quando ci si accuccia dietro ad un riparo permette di uscire allo scoperto e fare fuoco inclinando la console in avanti, ma si tratta di una soluzione opzionale che effettivamente risulta molto più scomoda del più classico utilizzo del tasto dorsale sinistro. Insomma, se si esclude qualche ingenuità destinata verosimilmente a scomparire nel corso dei lavori, Resistance: Burning Skies sembra avviato sulla giusta strada: a ciò contribuisce una veste grafica incapace di straordinari acuti ma che comunque dà un buon assaggio di quelle che sono le potenzialità dell'hardware Sony, mettendo in mostra scenari elaborati, texture convincenti e modelli poligonali piuttosto definiti, anche se il frame rate non è propriamente una scheggia.

Lotta per la (PS)vita

CERTEZZE

  • Graficamente valido
  • Buono sfruttamento dell'hardware

DUBBI

  • Necessita ancora di tante limature
  • Personalità tutta da valutare