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Il ritorno dei Santi

Molto atteso dagli appassionati della serie animata, I Cavalieri dello Zodiaco: La Battaglia del Santuario era giocabile durante l'evento organizzato da Namco Bandai a Tokyo

PROVATO di Tommaso Pugliese   —   15/09/2011
Saint Seiya - I Cavalieri dello Zodiaco: La Battaglia del Santuario
Saint Seiya - I Cavalieri dello Zodiaco: La Battaglia del Santuario
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Dopo due controversi picchiaduro a incontri per PlayStation 2, la licenza de I Cavalieri dello Zodiaco (Saint Seiya) sembrava destinata a cadere nuovamente nel dimenticatoio; del resto l'anime da cui è stratta ha ormai un bel po' di anni sul groppone e si può dunque parlare di una produzione destinata più che altro ai nostalgici. L'annuncio de La Battaglia del Santuario, chiaramente, ha riacceso gli entusiasmi e ha portato i vari Seiya, Shiryu, Ikki ecc. su PlayStation 3, con un action game sviluppato da Dimps in esclusiva per la console Sony.

Il ritorno dei Santi

Abbiamo potuto provare il gioco nella sede di Namco Bandai e rivolgere anche qualche domanda al producer Ryo Mito, che ci ha parlato delle scelte operate dal suo team in relazione alle varie caratteristiche di questo titolo, per molti versi assimilabile ai vari Dynasty Warriors e Sengoku Basara. Mito ci ha rivelato che il gioco nella versione finale conterrà fondamentalmente due modalità: uno story mode in cui vestiremo i panni di Pegasus e degli altri Cavalieri di Bronzo a seconda della situazione, ripercorrendo gli eventi narrati nel cartone animato, e una modalità scenario in cui potremo controllare anche alcuni dei Cavalieri d'Oro. Nel caso della demo giocabile che abbiamo provato, era possibile accedere a tre differenti sequenze: nella prima ci si trovava a condurre Pegasus nello scenario greco che porta alla casa del Cavaliere del Toro, nella seconda si affrontava appunto Aldebaran in un duello uno contro uno e nella terza, infine, si vestiva l'armatura di Ioria del Leone, con l'obiettivo di sbaragliare una gran quantità di nemici di basso livello.

Grandi combattenti, mitici eroi

Rispetto ai vari Dynasty Warriors e Sengoku Basara, I Cavalieri dello Zodiaco: La Battaglia del Santuario colpisce per la visuale ravvicinata e per l'ottimo uso dei colori, che conferisce al gioco un aspetto cartoonesco pur mantenendo un buon livello di dettaglio. La gestione della telecamera è automatica, ma si comporta davvero bene e di fatto non abbiamo riscontrato situazioni in cui la mancanza di una regolazione manuale abbia creato delle difficoltà. Chi conosce e apprezza questo genere di prodotti sa bene che il divertimento è subordinato alla quantità di mosse a disposizione del nostro personaggio, specie nelle fasi in cui si affrontano tantissimi nemici "anonimi", benché man mano caratterizzati da abilità differenti.

Il ritorno dei Santi

Ebbene, in tal senso gli sviluppatori hanno fatto un discreto lavoro, visto che è possibile effettuare combo di colpi leggeri e pesanti, utilizzare un attacco speciale dotato di una grande area di impatto e un secondo attacco speciale da caricare tramite tasto dorsale, nonché attivare la modalità "settimo senso" in cui si entra in una sorta di bullet time e si può infierire sui nemici senza che questi possano difendersi. Nello scontro con i boss, tali dinamiche diventano addirittura fondamentali. Aldebaran del Toro, ad esempio, si rivela del tutto immune ai nostri attacchi se portati quando il Cavaliere d'Oro è in posizione di guardia, mentre con il settimo senso attivato si riesce a cogliere l'avversario impreparato e dunque ad affondare qualche colpo.

Il più forte infine vincerà

Da quanto abbiamo visto, I Cavalieri dello Zodiaco: La Battaglia del Santuario si presenta certamente come un prodotto dedicato agli appassionati della serie creata da Masami Kurumada e a chi apprezza questo particolare tipo di action game, caratterizzati da un'azione molto ripetitiva ma che può restituire delle belle soddisfazioni grazie a una buona sensazione di impatto, alle spettacolari mosse speciali e a feature che magari ancora non sono state svelate e che faranno parte del pacchetto finale.

Il ritorno dei Santi

Il producer Ryu Mito ha evidenziato come molte delle scelte effettuate per la realizzazione del gioco siano dipese dalla volontà di offrire ai fan il miglior servizio possibile, e in quest'ottica vanno viste anche le generose dimensioni dei personaggi, valorizzate dalla visuale ravvicinata. Una modalità galleria, inoltre, garantirà lo sblocco di artwork e materiale extra da consultare fra una partita e l'altra. Tecnicamente è stato fatto un ottimo lavoro, con scenari ricchi di dettagli e personaggi ben animati, mentre il comparto sonoro riprende le musiche e le voci originali dell'anime. Il frame rate soffre un po' durante le situazioni più affollate, ma Mito ci ha assicurato che il suo team sta lavorando per risolvere il problema e che dunque per l'uscita del gioco potremo contare su di un'ottima fluidità a prescindere dal caos presente sullo schermo.

CERTEZZE

  • Imperdibile per i fan della serie
  • Due diverse modalità in single player
  • Tecnicamente molto ben fatto

DUBBI

  • Azione molto ripetitiva
  • Qualche calo nel frame rate