Diario del capitano
Per la seconda mattina consecutiva dimentico di portare con me un numero della rivista Newton, dove ho notato, domenica mentre arrostivo sotto il sole, una stupenda pubblicità della Nike in cui il messaggio pubblicitario si confondeva tranquillamente con uno di quei testi che sarebbe bene avere sempre a portata di mano. In assenza dell'originale, cercherò io di scrivere qualcosa di altrettanto valido, con il quale congedarmi per qualche giorno dalla redazione.
Questo testo è dedicato a chiunque di voi ami il mare e i voli di gabbiani. A chi si ferma la sera tardi in spiaggia e chi si alza la mattina presto. Ai brindisi con gli amici. A chi insegue i propri scopi senza mai alzare la testa. All'aria fresca dopo il temporale e al tepore di un camino acceso di inverno. A John Carmack e alle sue idee geniali. A Lara Croft e alle sue rotondità. A ogni minuto di divertimento. Ai momenti di lucidità e a quelli di follia. Alla neve, che scende piano. Agli aerei supersonici e alle biciclette con cambio Shimano. Alla pizza margherita e al gelato alla crema. Ai netgamer, chiunque essi siano. Ai videogiocatori, che sono tanti, milioni di milioni. Al virus SirCom e alla McAfee che lo combatte. A Internet, senza la quale non leggereste le mie parole. A voi, che siete conseguenza e causa del successo. Ad una fontanella d'acqua gelata in mezzo ad una piazza bollente. Ad una tazza di cappuccino dopo una notte in discoteca insieme a tanta gente. Al cocco fresco in spiaggia e alla crema doposole al profumo di vaniglia. Alle compagnie aeree, agli scioperi e a chi aspetta negli aeroporti. A Uoz e a chi è rimasto in redazione. A chi lavora e chi sta in ferie, purchè in entrambi i casi sia espressione della sua volontà.
E' tutto. Buone vacanze.