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Diario del capitano

DIARIO di La Redazione   —   04/04/2002

Diario del capitano

Si è fatto un gran parlare di clamorosi eventi per trasformare il multiplayer da piacere per pochi intimi a divertimento di massa. Si è parlato di Quit, tornei locali e Italian Party. All'inizio dell'anno poi l'annuncio che la regina di tutte le fiere, Smau, avrebbe dedicato ben due padiglioni ad una manifestazione senza precedenti: Smau ILP. Squillo di trombe, il multiplayer è pronto per essere dato in pasto alle masse, così come i gladiatori al popolo di Roma.
A tal proposito gli organizzatori del primo ILP (quello di Firenze con NGI, Leader e ANVI) avevano deciso di trasformare l'evento in una società in cui la stessa Smau aveva una partecipazione. Dunque i presupposti per un lancio in grande stile c'erano. Peccato però che il multiplayer è uno stallone che si doma difficilmente e da quello "start" poco altro si è visto. Progetti in 3DStudio, un sito ufficiale, ma a distanza di meno di sei settimane dalla data fatidica ogni tipo di novità è fermo. Non per colpa di nessuno in particolare, ma con tanti galli a cantare non si fa mai giorno. A questo punto, dopo aver visto sparire ogni tipo di riferimento dell'evento dal sito del game server provider, diventa sempre più probabile una cancellazione, o un rinvio, dell'ILP.
Questa una possibile realtà. Un commento da parte mia può riguardare l'opportunità di coinvolgere soggetti che con lo spirito del multiplayer e dei videogiocatori hanno poco a che fare, e che non riescono a cogliere la delusione che può nascere negli animi di taluni che sono il vero e proprio "core" di un evento come un lan party. Forse sarebbe meglio una serie di microeventi sparsi per la nazione, piuttosto di uno grande e spettacolare? Meno dispendiosi di certo, più facilmente gestibili, più a dimensione d'uomo. Di contro sarebbe più difficile - per non dire impossibile - fare arrivare il messaggio alle masse attraverso grandi emittenti nazionali. A qualcosa bisogna pur rinunciare d'altronde.