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James Bond 007: Everything or Nothing

L’agente segreto più famoso del mondo indossa nuovamente i suoi panni digitali e si getta in un’avventura che, a detta di EA, dovrebbe superare i record qualitativi registrati dall’ottimo Goldeneye. Scoprite la verità nella nostra recensione di James Bond 007: Everything or Nothing.

APPROFONDIMENTO di La Redazione   —   15/03/2004
James Bond 007: Everything or Nothing
James Bond 007: Everything or Nothing

“Il mio nome è Bond. Multievento Bond”

James Bond 007: Everything or Nothing non può essere definito propriamente un tie-in, in quanto non ripropone le gesta di una delle innumerevole avventure filmiche della spia più celebre del mondo. Il titolo EA può vantare infatti una sceneggiatura del tutto originale, scritta apposta per l’occasione e recitata da un nutrito cast di attori o presunti tali. Pierce Bronsan, Heidi Klum, Willem Dafoe e compagnia bella hanno quindi preso parte al progetto sia attraverso la digitalizzazione delle proprie fattezze, sia fornendo le voci ai relativi personaggi. Forte di queste caratteristiche, il gioco si apre dunque fornendo all’utente un percorso rigorosamente lineare costituito da una serie di livelli multievento, divisi tra stage in terza persona e sezioni di guida/sparatutto. Insomma, al prodotto EA non manca certo la varietà, e il tentativo dei programmatori di riservare qualcosa di nuovo in ogni schema è certamente encomiabile: l’azione di gioco in terza persona si divide dunque tra sparatorie, scazzottate varie e qualche accenno di stealth, inframmezzati da livelli che vedono l’utente alla guida di automobili, motociclette, elicotteri e carri armati. Alla luce di tutto questo, il fatto che l’esperienza di gioco globale risulti infine poco esaltante è un chiaro segnale che proprio la varietà di situazioni di James Bond 007: Everything or Nothing sia andata a scapito della qualità delle singole sezioni ludiche. Il perché è presto detto: il titolo EA, oltre a soffrire di un gameplay piuttosto piatto, presenta tutta una serie di difetti che, se sommati, pur non condannando definitivamente il prodotto lo portano comunque a risultare poco accattivante. Il primo capo d’accusa va mosso al sistema di controllo, impreciso e “scivoloso” per quanto riguarda la guida dei veicoli e piuttosto macchinoso durante l’azione in terza persona: in particolare, appare assai discutibile l’implementazione del puntamento automatico, che rende gli scontri a fuoco coi nemici particolarmente anonimi (complici anche, bisogna dirlo, le routine di AI degli avversari ai limiti dell’idiozia). Altro problema è rappresentato dalla telecamera virtuale, spesso fuori posto e che si rivela inoltre fin troppo sensibile alle sollecitazioni dello stick destro riservato per l’appunto alla sua gestione. A questi difetti di più elevata caratura si aggiungono poi tutta una serie di piccole magagne quali l’assoluta inutilità di parte dei gadget disponibili e l’opinabile implementazione del sistema di combattimento a mani nude. Certo, nonostante le lacune fin qui elencate, James Bond 007: Everything or Nothing si lascia comunque giocare senza particolari patemi, ma la sostanziale piattezza del gameplay stride non poco con le ambiziose premesse del titolo EA.

James Bond 007: Everything or Nothing
James Bond 007: Everything or Nothing

La vita non è un film

Dal punto di vista grafico, invece, James Bond 007: Everything or Nothing si rivela soddisfacente e oltretutto privo di rilevanti differenze cosmetiche tra le tre versioni disponibili. Come è lecito aspettarsi, particolarmente curati appaiono i modelli poligonali, le cui fattezze risultano estremamente somiglianti ai relativi attori in carne ed ossa. Buona anche la realizzazione dei vari scenari, sufficientemente complessi dal punto di vista architettonico e ricoperti da texture di discreta qualità generale. Ottimi poi gli effetti speciali, mentre va mosso invece qualche appunto alle animazioni, piuttosto legnose, e al frame rate, che specialmente nelle sezioni di guida non dimostra grande stabilità. Il sonoro sfoggia invece grandi qualità per quanto riguarda l’accompagnamento musicale e gli effetti, mentre paradossalmente è proprio il doppiaggio (in inglese, con sottotitoli in italiano) realizzato dagli stessi attori a destare qualche dubbio. Ed è curioso notare come, in una produzione così cinematografica, la sceneggiatura e le scene d’intermezzo (oltre all’appena citata recitazione) risultino così poco impressionanti: la storia è infatti piuttosto debole, e oltretutto narrata in maniera tutt’altro che impeccabile, a causa della discutibile disposizione e qualità delle cut-scene. A parziale consolazione intervengono i numerosi bonus sbloccabili nel corso del gioco attraverso l’azione in single e multiplayer (costituita da una manciata di missioni in co-operative e da una sezione deathmatch decisamente non indimenticabile) costituiti da cheat, foto di produzione, filmati dal backstage ed altro ancora.

James Bond 007: Everything or Nothing
James Bond 007: Everything or Nothing

Commento

James Bond 007: Everything or Nothing è un titolo schiacciato dal peso della sua stessa ambizione. Il tentativo di coniugare la spettacolarità tipica delle pellicole di Bond con una struttura di gioco multievento si è concluso con un prodotto che raggiunge solamente la sufficienza sia nel suo aspetto più cinematografico che in quello prettamente ludico. E quindi la sceneggiatura, la qualità delle scene d’intermezzo e perfino il doppiaggio non riescono minimamente a stupire, mentre la struttura di gioco si districa con poca convinzione tra le varie sezioni, fornendo all’utente un gameplay sì giocabile, ma anche lineare e troppo spesso poco incisivo. Insomma, James Bond 007: Everything or Nothing è un titolo che potrebbe interessare ai fan più sfegatati della saga filmica, ma tutti gli altri possono tranquillamente guardare altrove.

    Pro:
  • Buona veste grafica
  • Sonoro ben realizzato
  • Grande quantità di bonus da sbloccare
    Contro:
  • Gameplay poco accattivante
  • Sistema di controllo opinabile
  • Generale mancanza di cura

C’era una volta il film interattivo. In un’epoca in cui il desiderio dell’industria videoludica di accostarsi sempre più a quella hollywoodiana cozzava duramente con i limiti tecnici delle piattaforme disponibili, questo genere di titoli era l’unico in grado di potersi definire in qualche modo “cinematografico”. Ma i tempi passano, e le cose (fortunatamente) si evolvono. Con la mastodontica crescita del business del videogioco e il relativo progresso tecnologico, gran parte della produzione odierna può vantare la possibilità di esibire scene che ben poco hanno da invidiare a quelle visibili sul grande schermo. Proprio da questi presupposti parte James Bond 007: Everything or Nothing, ma la missione dell’agente segreto britannico stavolta potrebbe non concludersi in un totale successo...