Innanzitutto, cos'è.
Di tante fiere e eventi a cui ho partecipato, il MEDPI era uno degli ultimi ad avermi visto presente. In questi anni, per un motivo o per l'altro, all'ultimo minuto, mi ero dovuto far sempre indietro lasciando il compito di rappresentanza a qualcun altro. Su queste pagine, invero, raramente questa piccola (come dimensioni, non importanza) fiera ha trovato spazio. Il MEDPI non è infatti un evento come l'E3 di Los Angeles o l'ECTS di Londra. E' più che altro un grande salotto, allestito all'interno del Palazzo Grimaldi, una bella struttura di vetro e acciaio affacciata sul mare di Montecarlo, in cui i protagonisti del mercato videoludico italiano si incontrano per parlare del passato, del presente e del futuro del nostro divertimento preferito. In effetti al MEDPI il videogioco diventa un'occasione per parlare di lavoro e denaro, anche se l'atmosfera è piuttosto rilassata e costruttiva.
Quelli che durante l'anno si definiscono "concorrenti" al MEDPI si ritrovano seduti allo stesso tavolo a gustarsi un aperitivo e a parlare dei rispettivi punti di vista. Se c'è un'occasione per il mercato di crescere, ebbene quella è il MEDPI. Semmai un domani si dovesse decidere di tagliare i prezzi medi dei giochi in Italia, sono convinto che ciò avverrebbe all'indomani di un evento del genere.
Non di soli euro vive l'uomo (prendi Pirates ad esempio)
Eppure il MEDPI non è solo business. Tra gli stand, meno sfarzosi dell'E3, ma più funzionali, ho potuto sbirciare o provare, nei momenti liberi tra un appuntamento e l'altro, giochi che non avevo ancora avuto modo di vedere, nemmeno a Los Angeles: il nuovo Pirates di Sid Meier, Pariah, Need for Speed Underground 2, Brothers in Arms (che gioco!), Splinter Cell 3 per citarne alcuni.
Tra tutti, Pirates aspira ad essere veramente, ma veramente, originale.
Non di soli euro vive l'uomo (prendi Pirates ad esempio)
Tra tutti, Pirates aspira ad essere veramente, ma veramente, originale. Tante modalità di gioco diverse, combinate in un unico prodotto il cui scopo è di creare la più grande "compagnia di pirati" del globo. Mi ha colpito ad esempio la possibilità di fare una prova di ballo, in cui anzichè un'arma bisognerà stare attenti a non pestare piedi ad una damigella. Oppure i combattimenti buffi stile Monkey Island, con potenziale tuffo in acqua sul finale.
E poi battaglie navali, tra navi singole e flotte, costruzione di città e di porti. Sid Meier questa volta potrà fare due cose: o un capolavoro che genererà una nuova saga dal futuro roseo, o un grande, ambizioso, buco nell'acqua. Perchè un gioco del genere può essere solo uno dei due estremi.
Infine
Il MEDPI 2004 è finito. La soddisfazione c'è e quindi un plauso va all'organizzazione. Peccato per gli ottocentocinquanta kilometri del ritorno Montecarlo-Terni.
La prossima settimana, a partire da lunedì, tutti i capiredattori di Multiplayer.it torneranno a riunirsi a Terni. Commenti e analisi al prossimo sabato.
Mi raccomando non perdete domani il nuovo capitolo del folle fumetto Follow the Rabbit.
Andrea Pucci - email
Dopo Apple e la Fiorentina, io scelgo Montecarlo.
Sono passate tre settimane dal mio ultimo editoriale su queste pagine. Tre settimane in cui sono successe molte cose, tra cui una settimana di ferie e una settimana di trasferta a Montecarlo dove si è tenuto il consueto e annuale MEDPI. Ed è di quest'ultimo, e di alcuni gustosi momenti, che parlerò nel Diario di oggi.