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Splinter Cell: Pandora Tomorrow

Torna Sam Fisher e porta con sè nuove missioni in single player e una modalità multiplayer che segna l'esordio degli stealth action game sulla rete.

RECENSIONE di La Redazione   —   28/06/2004

Intrighi internazionali

La tecnologia mondiale è in costante evoluzione e le nuove tecniche di codifica di informazioni potenzialmente dannose per gli USA costituiscono una seria minaccia. Allo scopo di neutralizzare qualsiasi operazione contro gli Stati Uniti, l’Agenzia per la sicurezza nazionale ha creato un progetto (Third Echelon) che permettesse il recupero dei dati di fondamentale importanza caduti in mano di organizzazioni ostili. Splinter Cell è il nome delle unità impiegate per questo recupero, esse sono formate da un singolo agente in azione supportato da una squadra a distanza, e la loro esistenza viene totalmente negata dal governo. Siamo nel 2006, una nuova minaccia è in agguato nel sud-est dell’Asia: è giunto il momento per la squadra Splinter Cell ed il suo agente Sam Fisher di rientrare in azione. Come conseguenza dell’intervento dei militari USA a Timor Est per l’addestramento di una nuova forza di difesa emergente, una fazione Antiamericana capeggiata dal leader Suhadi Sadono ha occupato l’ambasciata Americana a Dili; il vostro compito sarà quello di portare in salvo tutte le informazioni segrete presenti nell’ambasciata prima che Sadono possa utilizzarle. Questa non è che la parte introduttiva di una trama altamente filo-americana, incentrata sulla neutralizzazione della fazione ribelle e che sarà narrata in maniera avvincente man mano che progredirete nel gioco. Qualitativamente parlando, la storia è ad alti livelli, certamente non paragonabile a quella di un Metal Gear, ma in ogni caso svolge egregiamente il suo lavoro poiché riesce a catturare l’interesse del giocatore senza essere eccessivamente complessa.

Splinter Cell: Pandora Tomorrow
Splinter Cell: Pandora Tomorrow
Splinter Cell: Pandora Tomorrow

Play your Gameplay

Il gameplay di Pandora Tomorrow è rimasto sostanzialmente invariato rispetto a quello del suo predecessore, ma è comunque stato sottoposto ad un notevole affinamento. Molte sono le aggiunte e modifiche che rendono PT ancora più giocabile e divertente, tra cui un leggero perfezionamento dell’intelligenza artificiale che ne incrementa la competitività, la velocizzazione del sistema di checkpoint/salvataggio e l’implementazione del gioco online. Questi sono solo alcuni dei cambiamenti, ma considerando che non tutti hanno giocato SC o comunque non conoscono il genere stealth, è bene che la struttura di PT sia spiegata nei minimi dettagli e in maniera approfondita. La parola stealth letteralmente significa “segretezza”, di conseguenza lo scopo di questo gioco è quello di raggiungere gli obbiettivi delle missioni nel modo più silenzioso possibile, evitando di farsi scoprire. Sono molto pochi i momenti in cui potrete uscire allo scoperto per sparare all’impazzata a chiunque vi si troverà di fronte, le missioni necessitano movimenti furtivi, l’oscurità è la vostra migliore amica e ne dovrete sfruttare tutti i vantaggi. Ogni qualvolta verrete avvistati dal nemico scatterà l’allarme e ciò implica che i soldati che vi hanno visto verranno a cercarvi e indosseranno protezioni (giubbotto antiproiettile ed elmetto) che ne renderanno più ostica l’eliminazione, inoltre se farete scattare l’allarme per tre volte di seguito la partita terminerà. La vostra arma principale è l’ombra, ma non è di certo l’unica. Sam Fisher ha a disposizione un numero notevole di gadget di vitale importanza nelle situazioni più complicate. Le armi da fuoco sono solamente due (pistola e fucile d’assalto multiuso), ma più che sufficienti per mettere fuori combattimento i terroristi, poiché vi permettono di sparare granate fumogene, chaff, proiettili elettrici, di gomma e microcamere adesive. Anche gli oggetti sono di grande aiuto per le vostre missioni, potrete usufruire di un grimaldello per scassinare le porte, un jammer per disturbare le telecamere di sicurezza, un visore notturno e uno di calore per tenere la situazione sempre sotto controllo anche nelle zone a scarsa visibilità, ed un microfono laser utile per registrare conversazioni importanti di nascosto. Come già spiegato prima, muoversi furtivamente è la quintessenza di SC, e Sam Fisher, oltre ad essere equipaggiato con un arsenale bellico estremamente efficace, può contare sulla propria agilità per effettuare tantissime mosse. Rimanere in spaccata tra due muri mentre prende la mira, arrampicarsi su corde a pali, minacciare alle spalle i terroristi per interrogarli, sbirciare da dietro i muri, e tendere un’imboscata ai soldati fischiando o lanciando oggetti, sono solo alcune delle cose che sarete in grado di fare. Tutti questi elementi rendono l’esperienza di PT qualcosa di estremamente appagante e a dir poco superlativa. Le situazioni di gioco sono costruite in modo da sfruttare ogni singola abilità di Sam Fisher e lasciano totalmente al giocatore la scelta sulla strategia da adottare per completare la missione. Scegliere se attirare i terroristi dietro un angolo per colpirli alle spalle oppure se sparare un colpo secco alla testa è solo compito vostro, ma ricordate che un azione può avere effetti collaterali e che se non nascondete un corpo privo di sensi in una zona buia scatterà l’allarme. Il realismo e il senso di pieno controllo del personaggio fanno si che il livello di immedesimazione e appagamento videoludico raggiungano livelli stratosferici dando vita ad un’esperienza da provare assolutamente.

Splinter Cell: Pandora Tomorrow
Splinter Cell: Pandora Tomorrow
Splinter Cell: Pandora Tomorrow

PT ha la sfortuna di non avere molti elementi aggiuntivi nel singleplayer che ne aumentino la longevità, il gioco in singolo si limita solo al completamento delle missioni principali e nient’altro. Per terminarlo la prima volta vi ci vorranno mediamente una decina di ore, ma difficilmente sarete sazi dopo così poco tempo, potrete così cimentarvi a terminare le missioni a difficoltà più elevata utilizzando strategie sempre diverse per il completamento. La vera novità sta però nel gioco online, con il quale cimentarvi una volta stanchi del gioco singolo. Potrete scegliere di far parte di una delle due squadre a disposizione: Shadownet (le spie) e Argus (i mercenari). Il sistema di gioco è molto semplice: le spie hanno degli obbiettivi da compiere e i mercenari devono evitare che questi vengano portati a termine. Ciascuna fazione ha i sui pregi e i suoi difetti, ad esempio le spie non portano con se nessun tipo di arma letale, ma possono muoversi liberamente usando le stesse mosse di Fisher, i mercenari invece hanno movimenti più limitati e la loro visuale è obbligatoriamente in soggettiva, ma possono usare armi da fuoco per uccidere le spie. I livelli del gioco sono ben disegnati e molto complessi, costituendo un perfetto campo di battaglia per i quattro giocatori anche grazie al fatto di essere né troppo grandi né troppo piccoli. Ciascuna delle otto mappe a disposizione presenta un gran numero di condotti, passaggi segreti e zone d’ombra che permettono l’utilizzo di svariate strategie di gioco.

Ars Tecnica

Essendo PT un multipiattaforma, la domanda che sorge spontanea è: considerate le limitate potenzialità grafiche della PS2, questa versione è tecnicamente paragonabile alle sue controparti per Xbox e Pc? Purtroppo la risposta è no e le differenze sono abbastanza marcate, c’è da sottolineare però che graficamente PT non è affatto scadente, anzi è stato fatto molto più di quanto ci si sarebbe aspettato. Le texture sono di discreta qualità, sia per quanto riguarda i colori sia per quanto riguarda la definizione e il dettaglio, anche gli effetti luce e d’ombra sono ben realizzati e molto realistici. Come di consueto è presente un visibile effetto aliasing, di cui però questa volta non possiamo lamentarci poiché è presente anche nelle altre versioni. PT infatti adotta una particolare tecnica grafica chiamata Rendering to Texture che non permette l’uso del filtro antialiasing perfino sulla versione pc. Le animazioni sono di egual fattura, i movimenti di Fisher e degli altri personaggi convincenti e senza alcun minimo rallentamento, tutto scorre sempre i maniera abbastanza fluida anche quando spostiamo la telecamera o usiamo la visuale soggettiva. Il doppiaggio, come anche le musiche e gli effetti sonori, incidono positivamente sull’esperienza di gioco. I doppiatori svolgono egregiamente il loro lavoro dando l’enfasi giusta ad ogni dialogo (ricordo che il parlato è tutto in italiano) e bisogna ricordare che tra loro ci sono nomi famosi come quello di Luca Ward e Morgan. Da sottolineare sono gli effetti ambientali che ricreano perfettamente quelli reali e una colonna sonora tecnicamente di buon livello che si adatta ad ogni situazione di gioco, grazie a questi elementi il coinvolgimento sale alle stelle.

Splinter Cell: Pandora Tomorrow
Splinter Cell: Pandora Tomorrow
Splinter Cell: Pandora Tomorrow

Commento

Pandora Tomorrow è probabilmente uno dei più bei action/stealth game in circolazione. La versione PS2 ha l’unico difetto di non avere una grafica allo stesso livello delle versioni Xbox e Pc, ma se consideriamo il fatto che la conversione è comunque ottima e che la versione PS2 ha un intero livello aggiuntivo, crediamo che non ci sia bisogno di altre argomentazioni per convincervi a procurarvi immediatamente una copia del gioco.

    Pro:
    • Un livello aggiuntivo per la versione ps2
    • Elevato realismo
    • Giocabilità che rasenta la perfezione
    Contro:
    • Realizzazione grafica non ai massimi livelli

    Quando per la prima volta Splinter Cell fece la sua comparsa su Xbox, la concezione dei giochi stealth fu notevolmente arricchita, e la serie Metal Gear aveva finalmente trovato un degno concorrente capace di contrastarla. SC e MGS2 sono entrambi colossi del genere, ed è tuttora impresa ardua decidere quale dei due sia il migliore, infatti pur appartenendo allo stesso filone, sono due giochi sostanzialmente diversi, ciascuno con il suo feeling particolare e la sua struttura di gioco. L’elemento fondamentale che differenzia il mondo di MGS da quello di SC è lo stile: il primo, dal sapore orientale, mischia azione e stealth in parti uguali, ed inoltre vanta di una trama molto articolata e personaggi splendidamente caratterizzati, il secondo, di stampo occidentale, ha una storia più concisa -ma efficace-, dei personaggi che rispecchiano maggiormente quelli del mondo reale e fa della componente stealth il suo fulcro. Pandora Tomorrow ripropone tutti gli elementi vincenti che hanno reso il suo predecessore un colossal del mondo videoludico, e li migliora ulteriormente, creando, come vedremo tra poco, qualcosa di estremamente spettacolare.