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Rainbow Six 3

Non un semplice porting da Xbox: Ubisoft rilancia le avventure di Tom Clancy su PS2 con una serie di novità

ANTEPRIMA di La Redazione   —   11/03/2004
Rainbow Six 3
Rainbow Six 3

Chi era costui?

Se avete letto i libri di Tom Clancy o avete giocato a qualche episodio precedente, saprete che Rainbow Six è una squadra di esperti anti-terrorismo, chiamata spesso a risolvere le questioni internazionali più scottanti, grazie alle loro conoscenze specifiche. Non solo attacchi di gruppi paramilitari, ma anche missioni di controspionaggio o salvataggio di ostaggi importanti rientrano nei compiti specifici di Rainbow Six.
Gente che ha abbandonato la propria identità per entrare a far parte di questo gruppo scelto, dedicando la propria vita a combattere i peggiori criminali.

Altolà! Chi va là?

Diverso, sotto più di un aspetto. Proporre lo stesso titolo uscito infatti parecchio tempo addietro non sarebbe stata una buona mossa, e di sicuro avrebbe suscitato minore interesse, non solo in chi ha già giocato la versione Xbox.
I programmatori di Ubisoft China, responsabili della conversione, hanno quindi pensato bene di arricchire quanto già fatto sulla console Microsoft, sia nel gioco singolo che per chi ha la possibilità di sfruttare il multiplayer in rete.
Ed ecco quindi una missione aggiuntiva, ambientata nella nostra Trieste (provate a riconoscerla tra le foto in questo articolo) e la possibilità di giocare in due, tramite un funzionale split-screen, i livelli in modalità coperativa. A questo si vanno ad aggiungere tutte le mappe per l'online gaming, alcune delle quali inedite, per delle sfide tre contro tre sul web.
Graficamente il titolo ha subito qualche piccolo ritocco verso il basso nel passaggio di sistema, ma le differenze sono quasi impercettibili. Rimane ancora qualche dubbio sul frame-rate, a volte altalenante, ma sicuramente prima dell'uscita nei negozi verranno limate tutte le piccole imperfezioni riscontrate.
Tra i pregi grafici invece vanno segnalati una convincente definizione, fluide animazione dei modelli poligonali ed un'ottima gestione degli effetti di luce negli ambienti e sulle persone: insomma, le differenze dalla versione Xbox non sono poi così marcate.
Qualche scatto si riscontra anche nei filmati, per il resto ottimamente realizzati e degno cappello introduttivo ad ogni missione. Nel complesso tutta la parte sonora lascia molto soddisfatti, sia per le musiche di atmosfera che per tutta la parte di dialogo, interamente doppiata in italiano così come i filmati: un grande sforzo da parte di Ubisoft quindi nel differenziare ciascun mercato europeo.
Nonostante si tratti di gestire una squadra di quattro membri (tre più il nostro personaggio) il joypad PS2 permette un controllo molto preciso della compagnia, impartendo controlli precisi e gestendo in maniera molto intuitiva le azioni di gruppo. Questo è facilitato anche da un ottimo livello di intelligenza artificiale dei nostri compagni, che saranno in grado di prendere decisioni autonomamente, oppure di piazzarsi nel punto che offre maggiore riparo, oltre che rifiutarsi di eseguire un ordine se palesemente avventato.
Diverso il discorso invece sulla AI nemici, che almeno negli scenari iniziali si comportano in modo un po' strano, alternando sparatorie furibonde a fughe senza motivo.

Rainbow Six 3
Rainbow Six 3

Zitti zitti, piano piano, senza far troppo baccano

Se avete invidiato i possessori Xbox per la possibilità di impartire gli ordini attraverso il Voice Commander, ora potete sorridere: nella confezione di gioco verrà incluso un utilissimo auricolare, e R6 riconoscerà oltre un centinaio di comandi differenti per gestire il proprio gruppo o gli equipaggiamenti.
Ma se il comando vocale non vi interessa, vi garantisco che anche senza è possibile tenere tutto sotto controllo con un veloce colpo d'occhio all'HUD nella parte bassa dello schermo, che comprende un radar e un indicatore sullo stato dei compagni, sia in fatto di salute che dei loro movimenti.
Sul piano strategico di sicuro il titolo Ubisoft promette una grande sfida per tutti gli amanti del genere, nonché una ampia libertà decisionale su come affrontare ciascun obiettivo. Per avere la meglio sui terroristi spesso dovremo attaccare contemporaneamente da più direzioni oppure per riportare a casa un ostaggio sano e salvo sarà indispensabile limitare l'uso di armi pesanti, privilegiando lo stordimento.
Sotto questo aspetto anche comunicare le giuste indicazioni alla squadra diventa fondamentale per proseguire nelle missioni, ed un vero leader deve avere a disposizione tutti gli strumenti per farlo. Così si spiega la possibilità di impartire un ordine specifico per l'attacco combinato, per coordinare tutti i membri e sorprendere i nemici con un'irruzione contemporanea da più parti, tanto facile da impostare quanto efficace nel caso si tratti di immobilizzare avversari in netta superiorità numerica e di armamento.
I neofiti del genere troveranno un buon punto d'inizio con il livello "recluta" anche grazie all'utile tutorial iniziale, per imparare molti dei comandi base della compagnia. Tuttavia per i più esperti sarà scelta quasi obbligata partire direttamente dal livello intermedio, per poi cimentarsi come elite nelle missioni più ad alto rischio.
Infine, faranno da contorno alcuni interessanti extra, tra cui alcuni filmati di altri giochi Ubisoft in arrivo nonché tutti gli intermezzi del gioco, da rivedere comodamente seduti dopo aver terminato la missione.
Un titolo da seguire con molta attenzione, sia da parte di chi ama il genere degli FPS strategici, sia di chi non ha mai osato avvicinarsi al genere spaventato dalla eccessiva complessità gestionale, che impiegherà poco a ritrovarsi a proprio agio grazie anche ai comandi vocali e all'ottimo tutorial.

Rainbow Six 3
Rainbow Six 3

Se possedete un Xbox, probabilmente avrete già giocato quasi un annetto fa a Rainbow Six 3, ma l'edizione PS2 non è un semplice porting del precedente. La preview copy giunta in redazione ci permette di toccare con mano un titolo molto atteso da tutti gli amanti degli FPS ad alta componente strategica.