Oddworld Abe's Oddysee è un platform/adventure uscito nei primi anni di vita della PSX.
Abe è un alieno facente parte dell'etnia Mudokon, ridotta a lavorare in regime di schiavitù nei mattatoi Ernia dai prepotenti Glukkon.
I Glukkon dopo aver portato sull'orlo dell'estinzione le diverse razze di animali esistenti sul pianeta decidono che il loro nuovo snack sarà proprio a base di Mudokon.
Il gioco prende il via proprio dalla scoperta casuale di Abe del diabolico piano e quindi dalla sua disperata fuga dai mattatoi.
Si prende il controllo del simpatico alieno partendo dal bellissimo filmato introduttivo e finendo con una bellissima soluzione di continuità direttamente nella schermata di gioco iniziale.
Già dalla prima schermata si nota l'atipicità di questa produzione, non sono presenti punti, energia vitale, numero di vite a disposizione e alcun tipo di indicatore. La scelta decisamente azzeccata del team di sviluppo è stata di inserire tutto ciò che serve al giocatore direttamente nel contesto di gioco tramite pannelli applicati alle pareti, schermi a led e luci fosforescenti che occorrono in aiuto proprio quando servono.
Il nostro protagonista non ha affatto abilità da supereroe, può solo correre e saltare, occasionalmente lanciare piccoli oggetti, ma più in là , quando avremo familiarizzato con il sistema di controllo scopriremo che è in grado di controllare i propri nemici con la forza del pensiero e di poter spesso sfruttare situazioni avverse a proprio vantaggio.
Il sistema di controllo si presenta pratico e funzionale, con i tasti frontali per saltare e compiere azioni e i dorsali destinati alla camminata furtiva, alla corsa ed alle abilità di linguaggio che vi permetteranno di interagire con amici e nemici.
Graficamente parlando il titolo si presenta davvero bene sfruttando schermate statiche o parzialmente animate spesso inframezzate da filmati in CG che si fondono totalmente con il gioco creando una soluzione di continuità spesso esaltante. Tutti i protagonisti sono ottimamente animati e il level design risulta sempre ispirato e volto a proporre continuamente nuove e stimolanti sfide al giocatore. Dal punto di vista artistico il titolo si distingue per un azzeccato mix tra fantasy e horror un pò alla Tim Burton o Peter Jackson distinguendosi tra l'altro per una spettacolare caratterizzazione di tutti i personaggi, siano essi protagonisti o solo comprimari.
L''unica vera pecca di quello che altrimenti avrebbe potuto essere un vero capolavoro sta nel brutto sistema di salvataggio che purtroppo lega molte schermate tra loro in diverse macrosezioni che vanno portate a compimento alla perfezione pena il dover ricominciare da capo il tutto con enorme frustrazione da parte del giocatore complice tra l'altro un sistema di controllo preciso ma fin troppo rigido e legato ai vari frame di animazione del protagonista e che spesso, se non imparati alla perfezione portano ad una fine prematura con conseguente reiterazione di sezioni importanti nelle quali, magari anche a fatica, si erano salvati diversi mudokon e il tutto, il più delle volte, per un piccolo salto andato male.
Gioco sicuramente consigliato a chi voglia provare l'esperienza di un gioco d'avventura intelligente ed alternativo tenendo tuttavia in conto la sua natura di trial & error di certa scuola videoludica anni 80/90.