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Tim Schafer è preoccupato per la situazione dei piccoli team nella next gen

C'è bisogno di un canale d'accesso tipo Steam

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   14/12/2012

Tutti aspettano la next gen, ma per diversi esponenti dello sviluppo videludico l'arrivo dei nuovi hardware sul mercato e lo sconvolgimento organizzativo conseguente potrebbero rappresentare dei seri problemi.

Ne è convinto Tim Schafer, fondatore di Double Fine e creatore di varie pietre miliari nell'ambito delle avventure grafiche, che in un'intervista a Polygon ha espresso i suoi dubbi sulla posizione che i team indipendenti potrebbero avere nelle meccaniche della next gen. "La nostra paura è che la prossima generazione possa portare a sviluppare solo titoli tripla A dal grosso budget", ha affermato, "potrebbe essere un posto dove sono ammessi solo Call of Duty e Halo, pertanto abbiamo parlato anche con i produttori per far presente che i team di dimensioni minori potrebbero avere problemi con le nuove console".

Ovviamente non si tratta di una questione di interesse, tutti i team, anche quelli più piccoli, hanno interesse a lavorare per le console ma ci vuole un canale apposito, più diretto e dalle minori pretese economiche per poter accedere alla produzione di videogiochi. "A meno che non aprano un po' le cose come è successo con Steam", ha detto Schafer, tali problemi si presenteranno. "Se si aprissero un po' sarebbe più semplice trovare uno spazio", dunque ci vorrebbe una piattaforma tipo Steam, possibilmente in digital delivery e dai bassi costi di gestione ed entrata nel mondo della distribuzione. "Ne abbiamo parlato e ci ascoltano", ha detto Schafer delle produttrici di console, "ma sono grosse compagnie e non possono vare cambiamenti velocissimi, tuttavia ci tengono in considerazione".

Fonte: Polygon