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Lorne Lanning, il creatore di Oddworld, lasciò l'industria videoludica a causa dei rapporti con i publisher

Prima dell'ascesa degli indie

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   08/07/2014

Lorne Lanning ha spiegato i retroscena del suo (momentaneo) abbandono dell'industria videoludica nel 2005 in un'intervista pubblicata da Metro.

La causa principale, a quanto pare, furono i rapporti con i publisher, che all'epoca dominavano il panorama dell'industria videoludica, prima dell'avvento del canale indie. Secondo quanto riferito da Lanning, dai 16-bit in poi le dimensioni dei budget necessari per sviluppare giochi di grosso calibro rendevano praticamente obbligatori gli accordi con i publisher. Questi però si traducevano, sostanzialmente, nel completo possesso dei titoli da parte delle grosse etichette, che disponevano piuttosto liberamente dell'organizzazione dei team stessi.

"Ne avevamo abbastanza di quello che stava succedendo", ha affermato Lanning, "e quello che stava accadendo era, semplicemente, che se si voleva costruire dei giochi grossi si doveva essere finanziati dai publisher, e in pratica ci si trovava a dare loro l'intera compagnia". Per questo motivo, nel 2005, Lanning decise di lasciare l'industria videoludica e dedicarsi al mondo dell'animazione, decidendo poi tornare allo sviluppo dei videogiochi grazie all'ascesa del canale indipendente, con il quale Oddworld Inhabitants è riuscita, ad esempio, a migliorare sensibilmente le prestazioni di mercato di un gioco come Stranger's Wrath e guadagnare anche più soldi.

Fonte: CVG