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Ubisoft: I giochi "super hardcore" bloccano la crescita (del mercato)

Bisogna trovare un giusto bilanciamento

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   30/03/2010

Secondo il creative director responsabile di Tom Clancy's Splinter Cell: Conviction, i giochi eccessivamente hardcore non hanno un buon effetto sul mercato videoludico in generale.

La sfida da portare avanti è quella del trovare un giusto bilanciamento tra le tendenze più hardcore, rivolte ai giocatori di vecchia data e quelle più moderne, aperte a nuove sezioni di pubblico. "Penso sia un soggetto molto delicato al momento perché, come industria, vogliamo crescere", ha detto Beland a Industry Gamers, "dobbiamo smettere di creare giochi super hardcore, ma abbiamo timore perché non vogliamo perdere il pubblico legato a questi".

Un'aggravante è data, secondo Beland, anche dall'essenza diffusamente hardcore della stessa stampa specializzata in videogiochi, che di fatto tende a premiare più le produzioni di tale tipologia piuttosto che quelle studiate per essere più accessibili da tutti. D'altra parte, con Conviction il director pensa di aver raggiunto un giusto punto intermedio, rendendo il gioco godibile per un'ampia fascia di persone.

Ubisoft: I giochi 'super hardcore' bloccano la crescita (del mercato)