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"Il 3D non funziona né funzionerà mai", secondo Robert Ebert

Troppo faticoso per il cervello?

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   26/01/2011

Riportando i contenuti di una lettera scritta da Walter Murch, noto per aver lavorato allo spettacolare comparto sonoro del film "Apocalypse Now", il critico cinematografico Robert Ebert (lo stesso che tempo fa dichiarò che i videogiochi non possono essere considerati arte) intende dimostrare che la tecnologia 3D non potrà mai funzionare.
La lettera spiega perché, secondo Murch, il 3D fallirà per quanto concerne il settore cinematografico, cominciando dalla scarsa luminosità dell'immagine che viene creata per continuare con la natura artificiale dell'illusione.
"E' come toccarsi la testa e grattarsi la pancia allo stesso tempo: difficile", ha scritto Murch. "Il nostro cervello deve lavorare molto duramente, ecco perché dopo venti minuti compaiono gli inevitabili mal di testa".
"Stanno cercando di fare qualcosa per cui seicento milioni di anni di evoluzione non ci hanno preparato. Si tratta di un problema complesso, che nessun accorgimento tecnico potrà risolvere".
Come sappiamo, l'effetto 3D usato nei film è lo stesso usato nei videogame. Nonostante questo, l'imminente lancio del Nintendo 3DS e l'interesse di Sony verso la tecnologia 3D non possono che confermare una certa tendenza del mercato. Funzionerà?

Fonte: Chicago Sun-Times