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The Outer Worlds è basato sulla libertà di scelta, dice Obsidian

Libertà di scelta sull'approccio o meno al gioco e sulle diverse possibilità all'interno del gioco stesso sono le caratteristiche di The Outer Worlds, tra Xbox Game Pass e caratteristiche narrative.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   15/06/2019

Obsidian è un team che fa leva soprattutto sulle capacità narrative e sulla costruzione di mondi interattivi credibili e in grado di raccontare storie di grande spessore, seguendo la tradizione più classica dei giochi di ruolo, pertanto possiamo aspettarci un'attenzione particolare a questo frangente anche in The Outer Worlds, in cui le possibilità narrative sembrano ulteriormente potenziate anche dalla libertà di scelta offerta al giocatore.

Game Reactor ha avuto modo di parlare con Dan PcPhee, narrative designer di Obsidian, nel corso dell'E3 2019, ottenendo interessanti informazioni sulla nuova situazione del team da first party Microsoft e su The Outer Worlds in maniera più specifica. In un certo senso, si tratta di libertà di scelta in entrambi gli ambiti, a livelli diversi: il fatto di far parte di Xbox Game Pass fin dal lancio del gioco propone The Outer Worlds a una platea di utenti molto più ampia, che possono liberamente scegliere se provare il gioco anche se normalmente non sono più di tanto interessati al genere e questo è un elemento positivo.

D'altra parte, un pubblico potenziale più ampio non è stato preso più di tanto in considerazione nello sviluppo del gioco, che è rimasto fortemente legato alle tradizioni classiche di Obsidian. In particolare, verrà proposta anche in The Outer Worlds la tipica narrazione profonda e ramificata, basata anche sulla diversa interazione con gli NPC e sulle scelte prese dai giocatori: "Questo è un gioco Obsidian", ha detto McPhee, "è tutto basato sul dare ai giocatori la possibilità di scelta e sull'affrontare le conseguenze di quanto fatto, oltre a fornire l'opportunità di giocare di ruolo in maniera profonda".