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Fuori dal tunnel

Il terzo episodio di una serie non troppo nota, ma che ora si propone finalmente di conquistare tutti i videogiocatori

RECENSIONE di Michele Maria Lamberti   —   03/10/2013

AiRace e AiRace Tunnel, entrambi usciti nel 2010 per DSiWare, erano buoni giochi, ma non sono riusciti evidentemente a lasciare un segno indelebile nel cuore di tutti gli "aficionados" dei servizi digital delivery Nintendo. Dopo una pausa di tre anni, i ragazzi di Qubic Games tornano alla carica, peraltro su un sistema, Nintendo 3DS, che dovrebbe prestarsi molto meglio alla formula di gioco proposta; questo obiettivo vantaggio e l'esperienza maturata finora rendono effettivamente AiRace Speed un prodotto da non sottovalutare affatto nell'ampio e vario panorama eShop. Addentriamoci quindi nei claustrofobici tunnel del titolo e vediamo perché potrebbe fare al caso vostro.

The Need for F-Zero

Il primo titolo della serie ci vedeva nella cabina di pilotaggio di futuristiche vetture volanti alle prese con altri concorrenti da sbaragliare a suon di sportellate e armi varie in arene aperte, mentre col di poco successivo Tunnel l'enfasi si spostò sul Time Trial, con percorsi complicati e irti di ostacoli da affrontare ad alte velocità nel più breve tempo possibile. AiRace Speed conferma la formula del secondo capitolo rendendola però più varia: gran parte del gioco si svolge ancora in stretti e fantascientifici cunicoli, ma a questi si alternano grandi spazi aperti e biforcazioni assortite; inoltre siamo di fronte stavolta a dei veri circuiti, da percorrere quindi per più giri. I livelli assommano a un totale di 18, di cui 3 propongono un obiettivo diverso, vale a dire coprire la maggior distanza possibile senza esplodere, invece che battere il tempo più veloce.

Fuori dal tunnel

Esplodere, certo, perché ogni velivolo (cinque in tutto con caratteristiche differenti, ma non c'è possibilità di scelta, il gioco vi obbliga ad usarne uno preciso in un determinato circuito) è dotato di una barra d'energia che si consuma ad ogni contatto con gli elementi del fondale; un frontale invece significa esplosione immediata, e la ripartenza dall'ultimo checkpoint. Mancando qualsiasi concorrente pilotato dalla CPU (e se è per questo anche da un essere umano, il multiplayer è completamente assente), risulta chiaro come non siamo di fronte ad un gioco di guida in senso stretto, e più che sulle capacità di guida - che pure sulle prime sono importanti, essendo l'approccio con le navicelle, ognuna dotata di una sua "fisica", non esattamente immediatissimo - bisogna contare su riflessi fulminei e sulla capacità di memorizzare per bene le sequenze di curve, ostacoli e biforcazioni.

Fuori dal tunnel

Il fatto che AiRace Speed non sia un gioco di guida vero e proprio ci viene confermato dai controlli, che prevedono l'accelerazione automatica: la nave parte da sola non appena si esaurisce il conto alla rovescia, e sempre da sola si mantiene su una comoda velocità di crociera che si aggira in media sui 300 Km/h. Al giocatore viene data la possibilità, oltre che di direzionarla (tre opzioni in questo senso: due con lo stick, normale e invertito, e una addirittura tramite touch screen, da sconsigliare perché molto meno comoda e immediata) e di effettuare un semi-rollio a destra e a sinistra per evitare certi ostacoli, di gestire i freni e la fondamentale nitro. Con la semplice velocità standard, per la verità, si potrebbe tranquillamente portare a termine il tutto senza troppi patemi d'animo; nonostante sia nominalmente elevata, la sensazione che ne deriva non è poi così adrenalinica e si ha tutto il tempo di destreggiarsi con calma nelle diverse piste, magari giusto azionando i freni qua e là. Sarebbe però come negarsi il bello di AiRace Speed, vale a dire conquistare le stelle d'argento e d'oro corrispondenti ai tempi veloci proposti dai programmatori, e magari vantarsi delle proprie gesta sulle leaderboard online.

AiRace Speed è un "trial and error" veloce, frenetico e adrenalinico

L'effetto 3D

Abbastanza controverso da giudicare. L'effetto stereoscopico aggiunge infatti profondità e spettacolarità ad un'azione che già ne fa grande sfoggio, andando ad influire direttamente e positivamente sul feeling tra gioco e giocatore. Ci sembra però che la ricaduta sulla fluidità sia abbastanza pesante: non lede in alcun modo la giocabilità, ma si nota abbastanza. Si tratta evidentemente di fare un paio di prove per verificare quale lato del trade-off sia più accettabile; nulla di drammatico, ma abbiamo visto titoli non meno impegnativi per la macchina che si comportavano meglio in questo ambito.

Esplosioni di gioia

Attivando la nitro, che non ha limitazioni d'uso o di durata, la musica cambia: la sensazione di velocità aumenta esponenzialmente e gestire la nervosa navetta nei tunnel sempre più convoluti e ricchi di ostacoli diviene molto più complicato. E' qui che esce fuori il vero cuore di AiRace Speed, ossia una sorta di frenetico incrocio tra racing e "trial and error", alla ricerca, come da miglior tradizione eShop, del punteggio più elevato, che in questo caso diventa il tempo più basso. E ovviamente, a maggior difficoltà, corrisponde maggior soddisfazione ed esaltazione per una serie di evoluzioni perfette effettuate a gran velocità. Difficile, certo, ma fortunatamente mai frustrante: le esplosioni non mancheranno, specie durante i primi approcci con un determinato circuito, ma essendo i checkpoint posizionati abbastanza generosamente lungo il tragitto (eccezion fatta per le 3 piste "speciali" di cui sopra) raramente capiterà di dover rifare tratti molto lunghi. L'esplosione però comporta una penalità in termini di tempi, e resta quindi un'eventualità da evitare a tutti i costi.

Fuori dal tunnel

Insomma, siamo di fronte al classico titolo per il digital delivery che sopperisce con la difficoltà e la ricerca spasmodica della perfezione alle inevitabili limitazioni dettate da dimensioni e costi che devono restare contenuti, e di conseguenza tanto maggior godimento trarrete da AiRace Speed quanto più sarete disposti ad entrare nel suo spirito; in realtà i contenuti non sono neanche scarsi, come dicevamo ci sono 18 circuiti che diventano sempre più lunghi e complicati, ma il ripetersi abbastanza continuo di diverse situazioni tipo e la mancanza di qualsivoglia competizione che non sia il cronometro potrebbero lasciare la porta aperta a noia e perdita dell'entusiasmo iniziale per tutti quelli che non amano ripetere allo sfinimento una determinata sfida per poterla compiere alla fine senza alcuna sbavatura. Poche parole per finire sulla componente tecnica: decente la grafica, ben realizzata ma che soffre di una certa monotonia per quanto riguarda texture ed elementi del fondale. Il suo pregio principale è certamente la gran velocità che riesce a sfoggiare quando, con la nitro attivata, si percorrono gli stretti tunnel e ci si destreggia con abilità tra una serie di ostacoli e biforcazioni; dimenticabile, anche se certamente non brutta, la parte sonora, con musichette ed effetti classicissimi per l'ambientazione corsistica-futuribile.

Conclusioni

Digital Delivery: Nintendo eShop
Prezzo: 4,99€
Multiplayer.it
7.4
Lettori (1)
8.5
Il tuo voto

Si potrebbe essere portati a pensare, guardando foto e video, che AiRace Speed sia la risposta eShop a F-Zero e WipEout: non fate quest'errore, l'ambientazione da racer futuristico nasconde un'anima molto "old school", che come tanti altri giochi per il servizio digitale Nintendo premia l'assoluta dedizione alla ricerca della prestazione perfetta. Con soddisfazioni mica da poco, visto che muoversi con destrezza ad altissima velocità in tunnel strettissimi tra ostacoli di ogni tipo scatena scariche di adrenalina non indifferenti. Qualche difettuccio insito nel tipo di prodotto (ripetitività e assenza di multiplayer, ad esempio) non cancella il fatto che, ad un prezzo di 5 Euro, AiRace Speed rappresenta la soluzione ideale per chi vuole declinare a un ritmo più frenetico del solito il classico spirito "trial and error".

PRO

  • Circuiti ben architettati
  • Adrenalinico, veloce, frenetico
  • Chi vi si dedicherà avrà le giuste soddisfazioni

CONTRO

  • Un po' ripetitivo
  • Uno sforzo sul lato multiplayer non avrebbe guastato