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Space Hulk, recensione

Uscito ad agosto su PC, lo strategico targato Full Control e basato su Warhammer 40.000 arriva anche su iPad

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   12/12/2013
Space Hulk
Space Hulk
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Il franchise di Warhammer 40.000 continua a influenzare l'industria dei videogame, invero con alti e bassi. Sono però anni, diciassette per l'esattezza, che non vedevamo una trasposizione di Space Hulk, il board game che ha esordito nel 1989 ed è stato poi riveduto e corretto fino alla terza edizione, pubblicata nel 2009.

Space Hulk, recensione

È proprio su questo prodotto che gli sviluppatori di Full Control hanno basato il proprio strategico per PC e iPad, consegnando ai fan della serie un'esperienza il più possibile fedele all'originale, spesso e volentieri con le stesse mappe e le stesse situazioni, miscelate a un'interfaccia che sul tablet di casa Apple risulta discretamente chiara e ben organizzata. Il passaggio da mouse e tastiera al touch screen non ha creato grandi difficoltà, questo è certo, e basta il breve tutorial della campagna in single player per capire come muovere i nostri Terminator all'interno dello scenario, prepararli alla comparsa di nemici, attaccare i bersagli e interagire con l'ambiente. È stata inoltre inclusa nel pacchetto un'interessante modalità multiplayer che può essere giocata in due sullo stesso terminale oppure online, sia in modo normale che asincrono. L'offerta appare dunque abbastanza sostanziosa, seppure a fronte di un prezzo di vendita non accessibilissimo (8,99 euro) si è scelto di lasciar fuori tre missioni aggiuntive che bisogna acquistare a parte tramite in-app purchase: "Messaggero del Purgatorio" (2,69 euro), "Spada di Halcyon" (4,49 euro) e "Onore Sfregiato" (4,49 euro). Ma com'è Space Hulk una volta nel vivo dell'azione? In estrema sintesi: lento e non molto vario.

Space Hulk è uno strategico molto fedele al boardgame originale, ma allo stesso tempo lento e macchinoso

L'annosa questione degli strategici in ambito mobile

Definire il nuovo titolo di Full Control come uno strategico è in realtà inappropriato, considerando che si tratta a tutti gli effetti di un board game digitale, con tanto di lancio di dadi (dietro le quinte, quantomeno) per determinare il successo o il fallimento delle nostre azioni e di quelle dei nemici, i raccapriccianti Genestealer. Al livello di difficoltà normale (ce ne sono tre, come da tradizione) un incontro ravvicinato con questi pericolosi alieni è quasi sempre letale, il che trasforma letteralmente l'esperienza in una tesissima partita a scacchi in cui, però, giocare d'attacco non paga quasi mai.

Space Hulk, recensione

In Space Hulk bisogna attendere gli avversari al varco, individuarli una volta che sono usciti dall'ombra e attaccarli con tutto ciò che abbiamo prima che si avvicinino. Il problema è che farlo all'interno di corridoi molto stretti significa scendere a patti con un bel po' di macchinosità, alternare pazientemente le unità per spendere al meglio i loro punti azione e dunque imbattersi in una gran quantità di limiti e spigoli che tutto fanno fuorché contribuire a rendere il gameplay più digeribile, specie in ambito mobile. In tal senso, l'eccessiva difficoltà sembra quasi un tentativo di legittimare missioni che alla fine dei conti sono terribilmente semplici e quasi sempre implicano il passaggio da un punto A a un punto B della mappa, ma che appunto per via della sfida e della morte istantanea dei Terminator possono diventare una frustrante sequenza di prove ed errori. Il ritmo non aiuta, nemmeno quando regoliamo la velocità delle animazioni al massimo per ridurre i tempi morti. Su iPad 2, in particolare, il peso dell'engine si fa sentire troppo e le attese si dilatano ulteriormente (ci teniamo a precisare che il terminale viene indicato come compatibile nella pagina del gioco su App Store), il tutto a fronte di un comparto tecnico gradevole ma ben al di sotto di determinate produzioni per iOS, che mostra le sue mancanze soprattutto nelle inquadrature ravvicinate. Decisamente migliore il sonoro, essenziale al punto giusto ma capace di mordere all'occorrenza grazie a effetti convincenti e dialoghi ben recitati (in inglese).

Conclusioni

Versione testata: iOS (1.3.1)
Terminale utilizzato: iPad 2
Prezzo: 8,99€
Multiplayer.it
6.8
Lettori (4)
4.9
Il tuo voto

Realizzare ottimi strategici su iOS non è un'impresa impossibile, lo dimostrano ad esempio i due ottimi episodi di Hunters sviluppati da Rodeo Games, che con l'ambientazione di Space Hulk hanno moltissimo in comune ma possono contare su di un'impostazione che tiene conto dell'ambito e delle tempistiche di gioco. Diciamo che i ragazzi di Full Control si sono concentrati sulla fedeltà al board game originale, indiscutibile, tralasciando però una questione di fondo: mantenere intatte determinate meccaniche non rende, a maggior ragione su iPad. C'è un problema di macchinosità del gameplay, una generale mancanza di varietà, un'eccessiva lentezza del ritmo e un bilanciamento della difficoltà troppo rigido, e tutti questi elementi insieme tarpano le ali a quello che poteva essere un tie-in molto interessante.

PRO

  • Molto fedele al board game originale
  • Modalità multiplayer completa e gradevole
  • Campagna discretamente lunga e molto impegnativa...

CONTRO

  • ...ma il bilanciamento appare spesso troppo rigido
  • Gameplay molto lento, macchinoso e privo di varietà
  • Attese troppo lunghe fra un turno e l'altro, specie su iPad 2