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Opera prima

Un ispiratissimo shooter partorito dalla mente di un giovane sviluppatore

RECENSIONE di Andrea Centini   —   27/07/2015

Finanziato lo scorso anno su Kickstarter con poco più di 2.500 Euro, Zenzizenzic è probabilmente uno dei progetti videoludici più interessanti e curiosi passati attraverso la celebre piattaforma di crowdfunding, a partire dal suo bizzarro titolo che rievoca una vecchia notazione matematica del XVII secolo per indicare l'ottava potenza di un numero. Ideato da Ruud Koorevaar, un ragazzo olandese di Rotterdam appassionatissimo di videogiochi e alla sua prima esperienza da sviluppatore, il gioco è un tradizionale twin-stick shooter ispirato agli stilemi del geniale Geometry Wars, pur offrendo diverse caratteristiche peculiari che ne sottolineano la personalità. Forte di un gameplay dinamico e profondo, oltre che di un impianto tecnico semplice ma artisticamente raffinato, quest'opera prima è una delle sorprese più gustose pubblicate su Steam in questa torrida estate. Ecco perché.

Opera prima di un giovane sviluppatore, Zenzizenzic è uno shooter ispirato, profondo e divertentissimo

Geometrie mortali

Il genere dei cosiddetti sparatutto affonda le proprie radici nel brodo primordiale del medium videoludico, eppure, nonostante abbia conosciuto un periodo di crisi con l'avvento della grafica tridimensionale, non ha mai smesso di appassionare i propri sostenitori, trovando una seconda giovinezza grazie al moderno e sperimentale mercato indipendente. Zenzizenzic è un fulgido esempio di come un progetto concettualmente semplice possa ancora stupire in termini di meccaniche e coinvolgimento, spinto dalle intuizioni introdotte dal suo sviluppatore. Il titolo è suddiviso fondamentalmente in due sezioni principali, ovvero quella Classica, giocabile anche in cooperativa locale, e quella definita Macro, che strizza l'occhiolino ad alcune caratteristiche tipiche dei cosiddetti roguelike. Procediamo con ordine.

Opera prima

Nella modalità classica è possibile affrontare cinque livelli distinti in tre difficoltà, ovvero Normal, Hard e Very Hard, e lo scopo del gioco, oltre che accumulare il miglior punteggio da piazzare nella classifica online, risiede nel raggiungere e sconfiggere l'enorme boss di turno. I livelli sono concepiti come entità singole, ma per i più audaci è possibile affrontarli in sequenza nella cosiddetta modalità Gauntlet, aggiunta attraverso uno stretch goal (l'unico centrato) nella campagna Kickstarter. Il giocatore controlla una sorta di navicella quadrata che può muoversi liberamente nello spazio e fare fuoco in ogni direzione, con un sistema di comandi molto più approfondito di quello che ci si aspetterebbe da un titolo del genere. Innanzitutto è possibile modificare la velocità dei movimenti tenendo premuti i due grilletti sul joypad Xbox, con un effetto diretto anche sulla potenza dei colpi sparati. Questi comandi non solo diventano fondamentali per schivare la pioggia di proiettili nemici, che possono letteralmente inondare lo schermo, ma anche per avere la meglio dei cosiddetti livelli bonus, una serie di sfide sbloccabili ottenendo un determinato punteggio prima del confronto col boss. Esse sono tutte legate alla precisione millimetrica degli spostamenti, e nella prima, ad esempio, bisogna controllare la nave attraverso un labirinto cercando di non impattare sulle pareti. Molto approfondito è anche il sistema di fuoco, con una serie di potenziamenti e soprattutto armi secondarie (da lanciare con i tasti RB ed LB) che spaziano da enormi raggi laser a missili a ricerca, passando per buchi neri, teletrasporti e così via, tutte legate al consumo dell'apposita barra ricaricabile.

Opera prima

All'avvio di ciascun livello si dispone di tre vite, ma investendo una parte dei punti accumulati (a livello Normal sono cinquecentomila) e premendo il tasto X è possibile acquisire nuovamente quelle perdute. Non mancano poi gli scudi e le mosse che possono toglierci d'impaccio distruggendo tutti i proiettili e i nemici circostanti, perlomeno quelli più deboli. Uno degli aspetti più intriganti di Zenzizenzic risiede nella totale assenza di frustrazione nonostante il notevole livello di difficoltà; ciò è dovuto anche al fatto che i fallimenti portano sempre a guadagnare punti, che possono essere investiti per acquistare nuovi livelli (all'inizio è disponibile solo il primo), missioni di allenamento per boss e bonus stage, nuove armi secondarie e nuove modalità. C'è sempre qualcosa da fare in termini di obiettivi, e riuscire a completare ciascun livello al 100% è un'impresa che regala grandissima soddisfazione. La seconda modalità chiamata Macro è una variante a "mondo aperto" di quella classica, offrendo mappe più vaste con nemici generati casualmente, un negozio dove acquistare potenziamenti, slot con oggetti consumabili, segreti e boss talmente grandi da occupare diversi schermi. Anche il controllo della velocità non è più libero ma legato a un apposito indicatore. In questa modalità far salire il punteggio è molto più complesso che in quella classica, così come sono più ardui i confronti con i boss, che appaiono dopo aver riempito una barra di completamento e richiedono un approccio necessariamente strategico per essere abbattuti. Ciascun livello classico introduce un nuovo elemento nel gameplay, come ad esempio i proiettili a ricerca del terzo, e questi dettagli si riflettono anche nelle mappe della modalità Macro, che rappresentano una vera e propria evoluzione di quelle base.

Il tocco dell'artista

Opera prima

Buona parte del fascino di Zenzizenzic risiede nel suo particolarissimo stile grafico, dove semplici figure geometriche bidimensionali contrastano con sfondi talvolta arricchiti da elementi 3D. Il sapiente utilizzo dei colori, al totale servizio del gameplay, conferisce al gioco l'aspetto di un pittoresco quadro con frattali in continuo mutamento. Il risultato è ancor più incredibile se si considera che non si subisce praticamente mai il caos generato da proiettili e nemici, anche quando occupano interamente lo schermo: solo nell'ultimo livello, dove dominano il bianco, il nero e il grigio, ovvero i colori dedicati ai potenziamenti, si crea un certa confusione, ma si tratta di un effetto desiderato dallo sviluppatore proprio per incrementare il livello di sfida. Al lodevole comparto grafico, realizzato con Unity, si accompagna una spettacolare colonna sonora elettronica che resta impressa e aumenta sensibilmente il livello di coinvolgimento di Zenzizenzic. Composta da Bignic, è possibile acquistarla su Steam anche separatamente.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Sistema operativo: Windows 8.1
  • Processore: Intel Core i7-4790 3,60 GHz
  • Memoria: 8 GB RAM
  • Scheda Video: Msi Geforce GTX 980

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP
  • Processore: Intel Pentium 2.4GHz
  • Memoria: 512 MB RAM
  • Scheda video: DX9

Conclusioni

Digital Delivery Steam
Prezzo 7,99 €
Multiplayer.it
8.8
Lettori (1)
7.1
Il tuo voto

Nonostante si tratti dell'opera prima di un giovane sviluppatore, Zenzizenzic è uno dei twin stick shooter più interessanti e divertenti disponibili sulla piattaforma Valve. Grazie alle diverse modalità di gioco, al gameplay profondo e all'affascinante impianto tecnico, caratterizzato da un notevole spessore artistico, il titolo appassiona e coinvolge sin dalle primissime battute. Si sente la mancanza di qualche livello in più per la modalità classica, ma se siete amanti del genere correte ad acquistarlo senza esitare.

PRO

  • Gameplay profondo e appagante
  • Difficile senza mai essere frustrante
  • Diverse modalità di gioco e tanti sbloccabili
  • Colonna sonora coinvolgente

CONTRO

  • Un paio di livelli in più non avrebbero guastato