Squadre subito all'attacco
Appena parte il gioco abbiamo davanti agli occhi già una piacevole sorpresa, le modalità di gioco ci appaiono infatti numerose ed abbastanza varie. Potremo decidere di buttarci nella classica modalità Carriera, di prendere le redine di una società a Campionato già inoltrato o di mettersi alla guida di una squadra durante una competizione “storica”: potremo così decidere, ad esempio, di ritornare indietro nel tempo ed impesonare il Trap nazionale con una Juventus alla vigilia dei campionati mondiali del ’82. Nomi come Rossi, Scirea, Bergomi, Maradona, Van Basten, Platini e compagnia bella saranno così all’ordine del giorno.
Come primo approccio abbiamo scelto l'innovativa e piacevole modalità Scenario, ossia quella in cui, invece di ritrovarci a dover raggiungere i soliti obiettivi di fama, gloria e ricchezza, dovremo, di volta in volta, conseguire obiettivi sempre diversi. Vi potrà capitare, quindi, di dover tentare di salvare, a 15 giornate dalla fine del campionato, un Parma malandato da una probabilissima retrocessione oppure di essere assunti ad inizio stagione da una rampante squadra di serie B per raggiungere la massima categoria nel giro di otto mesi.
Insomma, quelli che non hanno tempo – o voglia – d’imbarcarsi in una lunga ed estenuante partita dalla durate di decine di stagioni o quelli che hanno bisogno di essere motivati per raggiungere sempre nuove ed inimmaginabili mete hanno trovato quello che fa per loro.
Contropiede
I fanatici del genere, è indubbio, cominceranno subito intraprendendo la solita modalità Carriera da sempre fulcro di questo genere di giochi dai tempi dell’ormai leggendario e preistorico “The Manager” della tedesca Software 2000. Fin dal momento di scelta della nostra casacca scopriremo ben presto quanto possiamo scordarci la completezza e la minuziosità del Database di Campionship Manager. Potremo scegliere solo tra Serie A e Serie B ed i campionati selezionabili, per quanto siano in totale circa una ventina, sono lontani dalla maestosa infinità del pluricitato titolo della SI Games. Ma si sa, la completezza del DB giocatori non è certo tutto e poi non possiamo certo dire che quello utilizzato da 4-4-2 si riveli scarso: basta non fare paragoni ingrati.
Una volta scelta la nostra squadra ci viene chiesto se prendere le redini del solo aspetto puramente tecnico o se avventurarsi anche nella gestione commerciale. Anche in questo caso non possiamo che lodare la possibilità data dagli sviluppatori di ritagliare, il più possibile, il gioco a nostra immagine e somiglianza. Le opzioni date dalla sezione finanziaria sono decisamente molte e promettono di far passare davvero tanto tempo all’appassionato dei gestionali più puri. Se invece siete dei puristi ed apprezzate il fatto di essere relegati al ruolo di “semplice” allenatore, e rimanere ancorati alle disponibilità economiche imposte dalla bravura del Manager della squadra, 4-4-2 vi promette comunque il pieno controllo su ogni singolo aspetto della crescita tecnico/tattica del vostro team.
Sostituzione tattica?
L’interfaccia grafica del titolo pur tentando di offrire sempre un’aspetto curato e gradevole di rivela qualche volta non pienamente in grado di garantire un accesso alle informazioni veloce ed immediato, per fortuna dopo qualche ora di gioco le cose si fanno decisamente più rosee e riusciremo a destreggiarsi agilmente tra tutte le numerose opzioni selezionabili.
Le diverse alternative per ottimizzare al meglio le prestazioni dei vostri giocatori sono decisamente varie e numerose, a differenza di altri titoli del genere, poi, riusciremo più facilmente ad individuare il ruolo chiave per un determinato giocatore. Questo se da una parte leva difficoltà e mordente di gioco, dall’altra evita di farci perdere inutili sessioni di gioco per dettagli che, alla fin fine, dovrebbero solo rivelarsi marginali.
La sezione dedicata all’allenamento segue la direzione intrapresa dalla maggior parte degli ultimi titoli usciti sul mercato. Per ogni giocatore o reparto di squadra potremo specificare la composizione, la durata e l’intensità delle diverse sezioni di allenamento. Vi assicuriamo che anche solo questa parte del gioco vi terrà occupati per molto tempo.
Ma, si sa, il vero fulcro di questa tipologia di giochi, proprio come nella realtà, sta sul campo di gioco durante quei 90 fatidici minuti che sanciranno, spesso ingenerosamente, la riuscita o meno del vostro operato durante la preparazione. 4-4-2 come molti altri titoli ha scelto di dare al giocatore diverse scelte: sarà possibile vivere la partita direttamente – e letteralmente - da bordo campo, di seguire l’incontro da una panoramica più asettica ma sicuramente anche più utile e rivelatrice, oppure di saltare direttamente alle conclusioni.
Piacevole novità rispetto a quanto offerto dal panorama manageriale calcistico è il fatto che, utilizzando la “modalità panchina”, sarà possibile impartitre degli ordini ai nostri giocatori: il Trap ci fa un baffo!
Purtroppo, ci duole dirlo, l'evolversi dei match appare spesso piuttoso slegato alle nostre decisioni prese in panchina e, sopratutto, dalla settimana di preparazione precedente il match. Il tutto, spesso, appare piuttosto casuale e caotico privandoci di quella sensazione di "controllo totale" che invece risulta più papile in altri titoli diretti concorrenti.
Peccato, perchè anche in questo caso i SCi games ci hanno voluto offrire qualche simpatica novità rispetto a quanto visto fino ad adesso, a partire dalla già citata possibilità di vivere la partita da fondo campo fino al fatto di poter entrare letteralmente negli spogliatoi e motivare personalmente i nostri ragazzi e dare le ultime correzioni tattiche: praticamente inutile ma davvero d'atmosfera.
Fischio finale
Che dire quindi di questo nuovo manageriale calcistico? Alcune simpatiche caratteristiche non mancheranno di stupire piacevolmente più di un giocatore ma purtroppo, a conti fatti (almeno per quelli che cercano complessità e completezza dei dati ), 4-4-2 rischierà di apparire fin troppo superficiale ed a volte addirittura caotico e casuale. Un tentativo d’introdurre qualcosa d’innovativo nel genere riuscito purtroppo solo a metà, in virtù di alcune gravi mancanze che vanno ad interessare proprio quello che, invece, dovrebbe essere il punto di forza in questo genere di giochi.
In definitiva possiamo affermare senza dubbio che 4-4-2 risulta un titolo onesto che sarà apprezzato per lo più dai neofiti o da tutti quelli che, da sempre, ritengono la serie Scudetto troppo verbosa e prolissa nella gestione dei moduli e, invece, troppo sacrificata nell'aspetto puramente economico della gestione di una squadra. Tutti gli altri farebbero bene a tenere duro ancora pochi mesi.
Calcio d'inizio
Quasi come un fulmine a ciel sereno, quando tutti stanno aspettando Championship Manager 4, ecco arrivare sugli scaffali nostrani questo interessante 4-4-2 sviluppato dalla britannica SCi Games che dopo le carneficine automobilistiche di Carmaggedon hanno deciso di dedicarsi allo sport più amato nel vecchio continente.
In effetti, dopo la defezione della sere PC Calcio (la Dynamic, infatti, è fallita) in questi ultimi tempi gli appassionati cominciavano a sentire un po’ troppo la mancanza di un nuovo Manageriale di Calcio pronto a soddisfare tutte le nostre più recondite passioni calcistiche che emergono sempre più prepotentemente grazie al commissario tecnico che è nascosto in ognuno di noi, o quasi.
Diciamo subito, comunque, che 4-4-2 non sembra voler intaccare il predominio nel genere all’ormai decennale capolavoro dei fratelli Coeller, diciamo piuttosto che vuole porsi come un piacevole diversivo o, quantomeno, come alternativa meno rigorosa da consigliare ai principianti o a tutti quelli che vogliano semplicemente staccare la spina rispetto all’inarrivabile Championship Manager (da noi conosciuto anche come Scudetto).