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Battlecruiser Millennium Gold Edition

L'attesa per l'uscita di Battlecruiser Generation ha già messo in fibrillazione migliaia di videogiocatori. Aspettando l'arrivo del nuovo (e forse definitivo) capolavoro di Derek Smart abbiamo avuto la possibilità di giocare per voi all'edizione gold di Millennium. Leggete le nostre impressioni.

RECENSIONE di La Redazione   —   25/07/2003
Battlecruiser Millennium Gold Edition
Battlecruiser Millennium Gold Edition
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Battlecruiser Millennium Gold Edition

Derek l'oscuro

Chi è Derek Smart? Beh, prendete il fisico di Laurence Fishburne (il Morfeus di Matrix) e fondetelo con il genio e la pazzia di un John Carmak e avrete Smart.

Battlecruiser Millennium Gold Edition

Derek l'oscuro

Probabilmente uno dei personaggi più discussi della scena videoludica, sia per l’arroganza spesso dimostrata nell’approccio con i suoi lavori, sia per l’ambizione dimostrata nel voler costruire a tutti i costi un gioco "totale", che potesse chiudere una volta per tutte il discorso di una simulazione spaziale a 360 gradi. Esistono in giro per la rete numerose pagine web in cui Smart viene adorato come un genio assoluto e altre in cui viene sbeffeggiato da giochini o fotomontaggi, proprio come è avvenuto per l’arbitro Moreno. Tutto questo non può che indicare quale livello di notorietà questo personaggio abbia riscosso in tutto il mondo.

L'idea rivoluzionaria di Battlecruiser

Pensate ad un gioco, orientato all’RPG dove il vostro personaggio, calato in un’ambientazione spaziale delle più classiche, possa vivere un’avventura senza condizioni, senza limiti che non siano quelli della propria immaginazione. Il personaggio in questione dovrebbe avere la possibilità di scegliere ogni particolare della propria carriera in questo mondo, a partire da quella del semplice marine spaziale, passando per quella da pilota di caccia fino a giungere al ben più impegnativo ruolo di comandante di un’astronave da crociera interplanetaria. E tutto questo, lo ripetiamo, senza vincoli imposti da missioni restrittive o da limiti spaziali. Bene, fin dal primo capitolo della saga (vale a dire Battlecruiser 3000, per il quale ora è disponibile il download gratuito del gioco completo presso il sito ufficiale di BC) l’obiettivo di Smart è stato quello di fornire al giocatore questo genere di opportunità. Il primo capitolo della saga però non comprendeva l'esplorazione diretta dei pianeti che rimanevano sempre al di fuori del raggio di azione del giocatore. Con Millennium invece il gioco è diventato "totale". Non dovremo solamente occuparci della mansioni di un normale pilota di astronavi, ma gestire eserciti sui pianei ocnquistati, controllare robot minatori e intere flotte di caccia e shuttle trasportatori. Nonostante ciò Smart non si ritiene di aver raggiunto pienamente gli obiettivi prefissati. Ma dopo una decina d’anni finalmente appare all’orizzonte la sagoma del capolavoro ultimato, intitolato Battlecruiser Generations, che dovrebbe porre l’ultima parola nel libro dell’epopea di Smart.

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Nessun limite al nostro vagare

Vediamo ora di affrontare l’analisi del gioco dal principio, e cioè dalla struttura dell’universo in questione. Ci troviamo alle porte del quarto millennio, l’espansione spaziale dei terrestri non ha conosciuto limiti negli ultimi secoli e ha portato la nostra civiltà a confrontarsi con le altre già presenti al di fuori del nostro sistema solare. Superate le difficoltà legate al volo interstellare, l’uomo ha raggiunto la capacità di viaggiare nell’iperspazio e assieme alle altre razze che popolano l’universo conosciuto ha costruito un’intera infrastruttura intergalattica in grado di supportare tali spostamenti a velocità superiori a quella della luce. Le conoscenze astro fisiche inoltre hanno permesso di scoprire innumerevoli stratagemmi per eludere le regole dello spazio tempo, capendo i meccanismi dei cosiddetti wormhole, veri e propri strappi nello spazio tempo, in grado di fornire veloci passaggi da un punto all’altro dell’universo. Detto questo, nel rispetto della più classica delle ambientazioni fantascientifiche è quasi inutile sottolineare come le galassie e i sistemi solari abbiano conosciuto una rapida espansione dei domini delle varie razze, in contrasto fra loro per potersi garantire il controllo delle fette di universo disponibili. E qui viene il bello, perché non stiamo parlando di semplici contrasti bellici, ma di una vera e propria dinamica politico/economica interplanetaria. Tutto questo come potrete facilmente intuire ha permesso la formazione di numerose caste che coinvolgono bene o male tutti i campi delle comuni attività. L’universo è infatti popolato da commercianti, colonizzatori di pianeti, polizie interstellari, eserciti in lotta, rivoltosi e persino pirati spaziali. Dalla sinergia di tutte queste forze messe in campo nasce il complicato scenario di Battlecruiser. Difficile descrivere un gioco come questo in poche parole. BC come abbiamo già detto è “il gioco totale” dove le parole “libertà d’azione” sono la chiave dell’avventura. Muovendo i primissimi passi in questo mondo vi verrà chiesto di scegliere quale carriera volete intraprendere. Quasi a volere abbracciare tutte le categorie di gioco, BC vi mette a disposizione una vasta gamma di approcci al gioco, partendo dalla carriera del marine che in prima persona dovrà difendere la propria armata passando per quella del semplice pilota di caccia interstellare fino ad arrivare al comandante di un’intera flotta. Il compito di chi sceglie di vestire i panni del soldato “a terra” sarà limitato ad azioni molto simili a quelle offerte dai più conosciuti FPS, mentre diverse sono le opportunità di chi sceglie di intraprendere la propria carriera all’interno di un’astronave come ufficiale di bordo. Effettivamente bisogna riconoscere che ciò che separa BC Millennium dall’atteso Generation è propria la completezza nella cura di tutti i particolari. E’ evidente infatti che all’atto di ultimazione di Millennium la carriera in prima persona fosse ancora considerato dagli sviluppatori come un aspetto “extra” del gioco nella sua totalità, proprio per questo il titolo non spicca particolarmente in brillantezza nelle fasi di gioco in modalità FP.

Battlecruiser Millennium Gold Edition
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Un infiltrato speciale fra gli uomini di Smart

La redazione di M.it attende con ansia l'uscita di Generations principalmente per due motivi. Il primo è ovviamente legato all’attesa che il titolo ha creato in questi ultimi tempi nell’ambiente dei sostenitori di Derek Smart, e ovviamente in tutto l’universo degli appassionati di videogiochi che vedono in un progetto così colossale una sorta di svolta epocale (e vi posso assicurare personalmente che se tutto andrà come è stato promesso BC Generations rappresenterà un vero e proprio modello a cui ispirarsi). Il secondo motivo, citato per ultimo non di certo perché sia di minor importanza, è che, incredibile ma vero, la nostra redazione può vantare di avere, fra le fila dei suoi collaboratori il “sound engineer” di Battlecruiser Generations. Si tratta del nostro Manuel Marino, noto ai più con lo pseudonimo di Vanethian, al quale va il plauso generale di tutti noi e l’augurio di poter sfruttare questa grandiosa occasione per poter continuare la sua carriera nell’ambiente dei videogiochi.

Battlecruiser Millennium Gold Edition

Controllare le città volanti

Per saggiare la totalità di questo titolo non è possibile evitare di salire a bordo di una vera e propria nave spaziale. Grazie ad essa potremo intraprendere ogni genere di interazione con l’universo e tutti i suoi abitanti, compiendo vere e proprie scorribande spaziali come novelli Ulisse, alla ricerca di fama e fortuna. Il comandante di un Cruiser ha alle sue dipendenze un vero e proprio esercito di tecnici, ingegneri, progettisti, piloti e non per ultimi guerrieri, dotati tutti di caratteristiche personalizzate e di numerosi parametri in grado di trasformarli in un vero equipaggio, che vive non solo di ordini ma anche di emozioni. Alla partenza per una missione ogni cosa dovrà essere organizzata con cura per evitare sorprese una volta lasciati i dock della stazione orbitante che vi ha ospitato. Un viaggio verso l’ignoto può contenere numerose insidie, a partire da inattesi ammutinamenti per finire ad attacchi da parte di pirati, celati magari da una qualche tecnologia in grado di donare l’invisibilità ai vostri radar (e persino ai vostri occhi). Tutto all’interno del ponte di controllo assume l’aria di far parte di una vera e propria simulazione, che fonde la gestione delle risorse interne del battaglione alla simulazione di volo in combattimento. La possibilità di controllare poi un’intera flotta vi farà capire una volta per tutte la complessità del gioco. Un Battlecruiser che si rispetti non può non contare infatti su diverse altre navi secondarie abili a svolgere compiti minori ma non di scarsa importanza, quali la perlustrazione di pianeti appena raggiunti, il recupero di carichi abbandonati nello spazio o l’adeguato supporto bellico in caso di conflitto con astronavi nemiche (tenete presente che questi sono solo alcuni degli esempi possibili). Impersonando il comandante potrete anche abbandonare la nave, lasciando il comando a qualche ufficiale di fiducia, per intraprendere in prima persona missioni particolarmente insidiose. Infine vi sarà possibile vestire una sofisticata tuta spaziale ed intraprendere difficili missioni extraveicolari, durante i quali potrete apportare riparazioni alla nave o tentare l’approccio ad altri velivoli. Numerosi parametri vi informeranno dello stato di salute della vostra nave, mentre i vostri ufficiali, se sufficientemente qualificati, terranno d’occhio per voi le eventuali anomalie e riporteranno i danni subiti durante i conflitti a fuoco. Vi sarà data la possibilità di trasportare personaggi più o meno illustri e fare loro da scorta, potrete farvi garante (a vostro rischi e pericolo) di trasporti illegali o addirittura imprigionare criminali e nemici scampati alla distruzione della propria nave. Dal “medibay” inoltre vi sarà fornito l’adeguato supporto medico ogniqualvolta se ne presenti l’esigenza, purché portiate con voi un ufficiale medico. Infatti in molte situazioni potreste avere a che fare con i problemi di salute dei vostri sottoposti, sia per ferite riportate in seguito ad una sanguinosa battaglia, sia per l’esposizione prolungata alle radiazioni prodotte magari da un qualche reattore in avaria. Per restare in tema di perdite di radiazioni e avarie ricordate sempre di controllare lo stato di salute delle vostre apparecchiature per evitare di rimanere a piedi durante un balzo nell’iperspazio. L’assenza di limiti alla vostra esplorazione vi permetterà di viaggiare sia nello spazio che all’interno di pianeti. Da questi ultimi potrete ricavare grandi ricchezze, sfruttando le risorse naturali in essi presenti. Squadre di droni potranno aiutarvi in questo, aumentando così il vostro potenziale economico e permettendovi di scalare con facilità la salita verso il successo.

Battlecruiser Millennium Gold Edition
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Concludendo

Battlecruiser Millennium ha rappresentato infatti il primo vero approccio al gioco “totally freeform” così come era stato pensato fin dall’inizio della sua progettazione, e, per così dire, può essere considerato una sorta di prototipo del grande progetto che dovrebbe raggiungere la maturità con l’uscita di Generation. Uscito in edizione Gold, Battlecruiser Millennium è un titolo capace ancora di regalare emozioni forti e veramente uniche nel campo videoludico, sotto il profilo della più totale libertà d’azione. Tutto quello che può essere contestato in questo titolo è la grafica, decisamente sotto la media degli altri titoli, meno curata solo per dare più spazio alla realizzazione di un titolo per altro senza confini. Dal punto di vista tecnico, come già accennato, BC Millenium risente di alcune lacune sotto il punto di vista della grafica, che effettivamente in alcune fasi di gioco lascia un pochino a desiderare. Nonostante questo aspetto meno felice del titolo sia stato negli ultimi tempi il principale appiglio per le più pressanti critiche non mi sento di poter demolire un lavoro come questo e devo riconoscere che Smart non solo ha raggiunto con questo gioco buona parte dei propositi, ma ha anche tentato di fare qualcosa che oggi raramente si vede nel mondo dei videogiochi: ricercare l’originalità e il coinvolgimento. Per quanto riguarda la colonna sonora, non possiamo di certo sprecarci in complimenti, poiché si tratta effettivamente di qualcosa di molto ripetitivo ed estremamente insipido. Come sappiamo, l’attesissimo seguito (Generations per intenderci) potrà avvalorarsi del lavoro del nostro Vanethian (Manuel Marino) che ha realizzato per le fucine di Smart una soundtrack di eccezione, un vero capolavoro alla John Williams per intenderci. In attesa dell’uscita di Generations l’edizione Gold di Battlecruiser Millennium rimane senza dubbio quanto di meglio si possa pretendere in materia di role playing spaziale e di libertà di gioco, un titolo capace addirittura di tener testa ad un titolo come Freelancer. Se le promesse di Derek Smart verranno poi mantenute in futuro per quanto riguarda questo genere si parlerà solo Battlecruiser, garantito!

Battlecruiser Millennium Gold Edition
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    Pro:
  • Forse uno dei pochi titoli nel suo genere a potere offire una tale libertà di azione
  • La galassia è veramente vasta e varia
  • E' La Simulazione spaziale per eccellenza
    Contro:
  • L'impostazione freeform totale può disorientare per la mancanza di missioni specifiche
  • Grafica decisamente non esaltante
  • Colonna sonora povera

Trattare l’argomento Battlecruiser è estremamente complicato, sia per la complessità di un titolo che più che un gioco è una saga, e più che una saga è un’intera filosofia, sia per la storia sofferta che si cela dietro la realizzazione del medesimo. Stiamo parlando di un progetto che va avanti ormai da parecchi anni (e con parecchi anni dovreste focalizzare più o meno il periodo in cui il multitasking per gli utenti PC era fantascienza e tutto era governato dall’oscura shell di DOS) e che tende al raggiungimento di un obiettivo quanto mai ambizioso: la realizzazione dell’RPG spaziale per eccellenza dove il giocatore sia completamente libero di vagare in un universo tanto vasto quanto vario. Per meglio capire quale sia il problema principale legato a BC non possiamo non focalizzare la nostra attenzione sull’immagine del padre di tutto questo, non fare la conoscenza di Derek Smart.