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Block Breaker Deluxe - Recensione

Block Breaker Deluxe, dopo essere comparso sulle piattaforme mobile, arriva anche su WiiWare proponendosi come l'immancabile erede di Breakout e Arkanoid.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   11/07/2008
Block Breaker Deluxe - Recensione
Block Breaker Deluxe - Recensione
Block Breaker Deluxe - Recensione

Block Breaker Deluxe è disponibile per il download sul WiiWare di Nintendo Wii.

Soldi e mattoncini

L’interfaccia del gioco prevede l’utilizzo del solo Telecomando Wii, rivelandosi un sistema reattivo ma anche piuttosto scomodo. La barra si sposta seguendo fedelmente i movimenti destra-sinistra del controller, che contemporaneamente sposta un puntatore, utile per raccogliere bonus in ogni punto dello schermo, o attivare particolari power-up (spari o colpi variegati) con la pressione del tasto A. Se il tutto risulta molto sensibile e veloce, il problema è dato dalla continua sollecitazione del polso e dalla mancanza di un punto di "appoggio" (una zona neutra per gli input) che in breve tende a stancare. Sarebbe stata gradita la scelta dello stick analogico, poiché anche la possibilità di utilizzare la croce direzionale risulta poco pratica, per la necessità di tenere comunque il Telecomando in verticale, rendendo in tal modo difficile la pressione del tasto A.
L’accesso ai livelli si attua tramite una mappa, i cui punti d’interesse (per lo più locali sempre in stile 80s) rappresentano ognuno delle raccolte di livelli sequenziali nei quali dovremo sfidare un avversario a Block Breaker. Tali livelli si configurano ovviamente come semplici variazioni nella disposizione dei mattoncini da abbattere, ma la grande varietà nelle tipologie di questi ultimi rendono l’esperienza piuttosto interessante: ci sono infatti blocchi esplosivi, blocchi che devono essere colpiti più volte, che hanno un "punto debole" e tanti altri, ovviamente a difficoltà crescente, fino a vere e proprie battaglie con "boss" finali al termine di ogni gruppo di livelli. La progressione nel gioco consente l’accumulo di denaro, con il quale è possibile acquistare power up per la nostra "barretta" (sparo, calamita, allungamento e varianti sul genere). E' presente una modalità in multiplayer che consente a due giocatori di sfidarsi contemporaneamente sullo schermo, in maniera tale da creare una sorta di misto tra Pong e Breakout, una soluzione ottimale se si dispone di un secondo Telecomando e ovviamente di un compagno.

Commento

Block Breaker su WiiWare è sostanzialmente lo stesso gioco apparso, col medesimo nome, sui cellulari di tutto il mondo. La grafica in bassa definizione e il look un po' glamour e un po' naif grida "mobile gaming" da tutti i pixel, d’altra parte. La struttura è quella, immutabile, di Breakout (o Arkanoid), e dunque una garanzia, e gli innesti nuovi sono piuttosto convincenti, soprattutto per quanto riguarda lo studio sulle diverse tipologie di blocchi (che costringono ad un approccio più strategico del solito) e sui power-up, che donano qualcosa in più alla normale dinamica di gioco. Meno convincenti, invece, il sistema di controllo alla lunga stancante e il comparto tecnico, che certo non si distingue per una grande cura nella realizzazione. Ancora, si registra la mancanza del supporto per l'online che, almeno per quanto riguarda classifiche e punteggio, auspichiamo possa diventare (prima o poi) uno standard anche su WiiWare. 800 Wii Points non sono molti, ma questo è in effetti un gioco che può essere ormai giocato gratuitamente via browser, o in maniere simili, e in generale trova una giustificazione più netta in un contesto mobile.

Pro

  • Gameplay granitico
  • Buone le introduzioni nuove
  • Approccio più strategico al gioco
Contro
  • Grafica e sonoro derivati direttamente da cellulare
  • Sistema di controllo faticoso
  • Assenza di classifiche online

Pochi videogiochi possono vantare la longevità strutturale del Breakout di Atari. Esistesse un canone dei classici videludici, la produzione datata 1976 di Bushnell e co. meriterebbe di sicuro un posto di rilievo, accanto ovviamente all’ispiratore Pong. Al di là della potenza iconica dei primordi, e della storia del suo sviluppo che coinvolge nomi come Steve Jobs e Steve Wozniak, quello che stupisce di Breakout è la sua capacità di riproporsi, a distanza di trent’anni, sul mercato moderno. L’idea della stanghetta che fa rimbalzare una pallina contro a dei mattoncini, si è rivelata un tema basilare, con la capacità di evolversi anche solo marginalmente, ma di riuscire a mantenersi valido nel corso degli anni. Il quadratino rimbalzante è diventato propriamente una sfera, i mattoncini hanno cambiato forma e caratteristiche, la stanghetta ha acquisito capacità inedite, ma la struttura è sempre quella: liberare lo spazio sovrastante da elementi occlusivi, cercando di non far cadere la sfera al di sotto del bordo inferiore dello schermo. Su questa impalcatura si fonda Block Breaker Deluxe di Gameloft, che giunge in fretta a colmare la lacunosa assenza di un clone di Breakout su WiiWare, dopo essere comparso su varie piattaforme portatili e mobile. Non senza un certo imbarazzo concettuale, il gioco cerca di collegare la sua struttura tipica con un’ambientazione a base di azzardo e notti brave in stile Miami Vice, con una patina anni 80 tutta neon colorati e musiche dance che, seppure apprezzabilmente malinconica per certi versi, rimane piuttosto incomprensibile (per non dire comica). Ci troviamo dunque ad esibirci in partite di Block Breaker cercando di guadagnare soldi e fama, vagando per vari club e locali notturni nei quali, evidentemente, la disciplina della “stanghetta che fa rimbalzare una pallina” rappresenta il passatempo più cool del momento.