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Rainbow Six: Las Vegas

E' alla prolifica mente di Tom Clancy che dobbiamo questo sesto episodio della saga di Rainbow Six, ambientato a Las Vegas nell'estate 2007, data sinistramente prossima e speriamo non profetica, segue i canoni della serie col commando di uomini capitanati da voi alle prese con l'ennesima brutta gatta da pelare, non meglio specificati terroristi, stereotipati all'inverosimile e senza troppa considerazione della vita propria e altrui, hanno preso possesso del locale casinò, hanno con loro ostaggi a volontà ed una montagna di esplosivi da far saltare in aria mezzo quartiere.

RECENSIONE di La Redazione   —   28/01/2007

Seguendo una prassi consolidata la versione tridimensionale per PC è diventata sul cellulare un titolo bidimensionale visto dall'alto di tre quarti, ogni movimento ed azione viene gestito tramite l'onnipresente puntatore che cambia in forma e colore a seconda del contesto e dell'interattività possibile con l'elemento su cui è posato, pertanto su una porta potrete decidere quale tipo di irruzione organizzare o su un nemico vi informa della fattibilità dell'assalto.

Vale anche qua come in Splinter Cell la regola d'oro che la discrezione sia l'arma migliore, sgozzare di soppiatto un terrorista invece che uscirsene con una pericolosa gragnuola di proiettili salverà sia l'incolumità del team che dell'ostaggio, in parecchie situazioni alla prima avvisaglia di movimenti sospetti i sequestratori si sbarazzeranno senza troppi complimenti dell'ingombrante fardello. Qua e là per i corridoi, molto raramente per la verità, potreste imbattervi in casse contenenti armi extra come granate e flashbang, queste sì non molto discrete ma che sgombreranno il campo in stanze infestate da gruppi interi di questa marmaglia. Farete bene a tenere gli occhi aperti anche per strane vibrazioni in pannelli e tombini, il nemico è sempre in agguato...

Ogni missione è divisa in obiettivi chiave da risolvere in successione e cui la modalità cecchino aggiunge quella varietà che serve a spezzare la tensione dell'approccio stealth, per il resto si tratta di infiltrarsi, sgominare e liberare ostaggi. Potete rigiocare le missioni precedenti cercando di migliorarvi, anche perchè quando un vostro compagno muore è per sempre e fa comodo ritrovarsi un uomo in più.

Conclusioni

Multiplayer.it
ND
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10
Il tuo voto

Chi compra un titolo del marchio RS sa cosa vuole e quello che trova, non fa eccezione questo RSLV, a voler proprio cercare il pelo nell'uovo il puntatore non si muove altrettanto agilmente che se fosse controllato col mouse (ma è un telefono, non dimentichiamolo!) e quando si sovrappone alla vostra squadra il blu su blu lo nasconde un pò, devo comunque ammettere che i livelli sono ben studiati e quando fallirete sarà solo per colpa vostra. Se amate Rainbow Six andate a colpo sicuro.

PRO

CONTRO

PRO

  • Mix di strategia e adrenalina ben shakerato
  • All'altezza del marchio

CONTRO

  • Il telefono non è un mouse