1

Silent Hill

Dopo i vari episodi sviluppati per console e dopo l'esordio sul grande schermo, Silent Hill arriva anche sui nostri cellulari con un episodio completamente nuovo, dalla trama inedita. Nei panni di Ben, vi ritrovate a visitare l'orfanotrofio abbandonato che tanti anni prima è stato teatro dello sterminio di tanti bambini. Una tragedia a cui il protagonista è sopravvissuto. Ma come?

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   15/10/2007

In principio ci fu Alone in the Dark. Autentico capolavoro sviluppato da Infogrames (oggi Atari), il gioco era impostato fondamentalmente come un'avventura, contraddistinta da un sistema di visuali innovativo che contribuiva a creare atmosfere claustrofobiche nonché momenti di vera tensione. Il detective Edward Carnby doveva scoprire i misteri di una enorme casa maledetta, affrontando zombie e creature di ogni genere seguendo una trama ispirata chiaramente ai romanzi di Lovecraft. Poi venne Resident Evil, che riprendeva la meccanica e le inquadrature di Alone in the Dark per inserirle in un contesto molto più incentrato sull'azione e ispirato ai film di George Romero. Infine, Silent Hill. La serie Konami, nata su PSone, prendeva le distanze con quanto visto in precedenza e puntava sul surreale, sull'incubo, su storie che avevano a che fare con la malvagità umana in primo luogo. Dopo diversi episodi di grande successo e un film cinematografico, Silent Hill invade con la sua nebbia anche i nostri cellulari. Saremo così fortunati da uscirne indenni?

"Mi chiamo Ben. Non sono di qui. Sono passati trent'anni. Io fui risparmiato... ma perché sono tornato? Voglio capire. Ti prego, aiutami a capire. Cosa c'è che non va in me?" È così che comincia la riduzione mobile di Silent Hill, trasformato per l'occasione in una sorta di avventura "punta & clicca" in cui si controlla appunto Ben, che si ritrova nell'orfanotrofio dov'è cresciuto senza spiegarsi come ci è tornato. E senza capire come ha fatto a sopravvivere allo sterminio che trent'anni prima ha visto morire tutti i suoi compagni. O quasi. Avremo il compito di svelare questo e altri misteri, dunque, muovendoci tra le location tramite un puntatore che cambia forma a contatto con un oggetto interagibile per poi presentare quattro possibili opzioni: guarda, tocca, parla o usa un altro oggetto. All'inizio troveremo una mappa dell'orfanotrofio che ci semplificherà l'esplorazione, ma ben presto impareremo a memoria l'ordine delle stanze e i luoghi che è necessario raggiungere. Come in ogni Silent Hill, a un certo punto ci divideremo fra due realtà distinte, passando dall'una all'altra tramite un simbolo magico disegnato con il sangue: le stanze cambieranno radicalmente, e potremo usare in un contesto oggetti raccolti nell'altro. Non mancheranno le presenze ostili, dalle quali potremo difenderci usando una pistola (il puntatore può trasformarsi in un mirino, all'occorrenza), mentre è possibile recuperare l'energia perduta usando i kit di pronto soccorso raccolti in precedenza. Come in qualsiasi avventura del genere, è chiaro che tutto ruota intorno al ritrovamento di oggetti chiave e alla scoperta di come e dove utilizzarli. In tal senso, Silent Hill su cellulare riesce a essere molto criptico, tanto che spesso dovremo girare e rigirare la mappa per capire dove il gioco vuole andare a parare...

Passando a una discorso puramente tecnico, il gioco vanta una realizzazione ottima. In questo caso, però, disporre di un terminale potente può migliorare sensibilmente l'esperienza, non tanto per la risoluzione grafica, quanto per la velocità dei caricamenti. Ogni volta che ci si muove da una zona all'altra della mappa, infatti, si verifica un caricamento che può diventare fastidioso laddove bisogna attraversare tutto l'orfanotrofio per arrivare nel punto che ci interessa. Per il resto, abbiamo delle location fatte davvero molto bene a cui si accosta di tanto in tanto lo sprite animato di qualche creatura ributtante. Anche il comparto sonoro dice la sua, con alcune musiche che contribuiscono a creare una certa atmosfera ed effetti rari ma efficaci. Il sistema di controllo, infine, è assolutamente immediato e vede l'uso del joystick per muovere il puntatore, del pulsante FIRE per accedere al menu delle azioni, del pulsante 1 per passare al mirino e del pulsante 3 per usare il kit di pronto soccorso.

Conclusioni

Multiplayer.it
ND
Lettori (5)
8.8
Il tuo voto

Silent Hill su cellulare è una piacevole sorpresa. Il gioco è stato ridisegnato per andare incontro alle caratteristiche tecniche dei terminali odierni, abbandonando i panni del survival horror per vestire quelli dell'avventura "punta & clicca" in un esperimento che probabilmente non rimarrà fine a se stesso. La cosa migliore di questa riduzione mobile è di certo il fatto che riesce a conservare l'atmosfera originale di Silent Hill e le sue tematiche, pur proponendo enigmi talvolta piuttosto oscuri. In questo frangente aiuta molto possedere un telefono potente, che possa caricare le location rapidamente e ridurre, dunque, i tempi morti di un'esperienza che in generale risulta molto coinvolgente e appassionante.

PRO

CONTRO

PRO

  • Grandissima atmosfera
  • Location molto ben fatte
  • Sonoro efficace

CONTRO

  • Alcuni enigmi sono molto oscuri
  • Numerosi tempi morti
  • La potenza del cellulare influisce fortemente