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Unreal Engine 5: quali sono i 5 videogiochi più promettenti in sviluppo?

All'orizzonte ci sono numerosi videogiochi creati con Unreal Engine 5; abbiamo deciso di raccontarvi quali sono i 5 più promettenti, secondo noi!

SPECIALE di Mattia Armani   —   15/06/2023
Unreal Engine 5: quali sono i 5 videogiochi più promettenti in sviluppo?

L'Unreal Engine è un motore grafico di enorme successo, sopravvissuto a un gran numero di sfide a partire da quella, storica, con il Quake II Engine. Già estremamente versatile nella sua prima incarnazione, pur limitata nel rendering software e nelle prestazioni online, si è evoluto di versione in versione fino a diventare uno strumento di sviluppo completo e all'avanguardia. Un qualcosa che è ancora più vero nel caso dell'Unreal Engine 5, la cui ultima versione è stata passata in rassegna in un nostro speciale dedicato, che infatti è stato scelto da un numero ancora maggiore di software house, una galassia di sviluppatori che conta anche sviluppatori che fino ad ora hanno lavorato con motori proprietari come CD Projekt.

Un engine irresistibile

Uno scenario creato con Unreal Engine 5
Uno scenario creato con Unreal Engine 5

Il merito di tanto successo è senza dubbio da attribuire a un insieme di tecnologie che si occupano di alleggerire l'illuminazione in ray tracing, ottimizzare modelli poligonali estremamente complessi e rendere possibili mondi aperti ad altissimo dettaglio. Restano alcuni problemi di ottimizzazione e qualche limite del Lumen con le rifrazioni, ma le novità sono di assoluto rilievo e sono integrate in un'interfaccia sempre più sofisticata e intuitiva. Inoltre l'Unreal Engine 5 è del tutto retrocompatibile con l'Unreal Engine 4 e questo ha permesso di convertire e migliorare rapidamente Fortnite che, escludendo il didattico Lyra Starter Game, è l'unico titolo effettivamente disponibile a utilizzare l'ultima versione del motore grafico realizzato da Epic insieme al recentissimo Layers of Fear.

Grazie a tutto questo il nuovo Unreal Engine ha accresciuto la sua appetibilità nei confronti di un settore che, sospeso tra crisi economica e necessità di realizzare prodotti sempre più sofisticati, deve tagliare i costi migliorando al contempo la resa grafica per attirare l'attenzione di chi vuole vedere la propria macchina da gioco sfruttata a fondo dal punto di vista visivo o, per lo meno, tecnico. Ed è proprio questa la promessa dell'ultima incarnazione del motore grafico, per molti un condottiero destinato a portarci nella tanto attesa next-gen, almeno in quanto a potenziale. All'atto pratico infatti, i soldi servono sempre e la qualità passa comunque dal lavoro degli sviluppatori, anche se l'Unreal Engine ha già dato prova di poterli aiutare parecchio.

Lo ha fatto, per esempio, con un progetto come Unrecord, ancora in fase embrionale eppure a dir poco stupefacente ed è proprio da questo che partiamo con la nostra classifica dei cinque giochi più sorprendenti sviluppati con l'Unreal Engine 5, limitando la rosa ma senza per questo dimenticare il gran numero di progetti interessanti, come lo spettacolare e ormai vicinissimo Immortals of Aveum, che fanno leva con prepotenza sulle avanzate caratteristiche del motore.

Unrecord

Unrecord 4

Il numero di giochi in arrivo con l'Unreal Engine 5 è enorme e non pretendiamo di soppesare le potenzialità di ogni singolo gioco mostrato o annunciato. Ci basiamo quindi sulle nostre personali sensazioni di fronte a quanto abbiamo visto. Ed è innegabile che i nostri sensi siano rimasti colpiti da Unrecord, cosa che abbiamo riportato, nero su bianco, nel nostro speciale dedicato a un titolo ancora in fase embrionale, ma che da un esperimento è diventato un portabandiera delle potenzialità della nuova versione del motore grafico a partire da una mappa ad alto dettaglio acquistata per una manciata di dollari sullo store dell'Unreal Engine 5.

Gli elementi più sorprendenti della demo mostrata sono le luci e le animazioni, due fattori che assieme a qualche trucco visivo, restituiscono un colpo d'occhio fotorealistico senza precedenti, esclusi i riflessi gestiti non con il ray tracing ma con il classico e più limitato metodo screen-space. Tra l'altro le animazioni incredibilmente realistiche non sono state realizzate con il motion capture, ma sono frutto del lavoro fotogramma per fotogramma dello specialista Milton Hjort, con tutta probabilità combinato con il sofisticato sistema di animazione Taipei dell'Unreal Engine 5. Non è solo da questo però, che deriva il nostro interesse.

Un embrione del sistema di interrogatorio di Unrecord
Un embrione del sistema di interrogatorio di Unrecord

L'altra sorpresa di Unrecord è il suo essere un progetto ambizioso, nato da un esperimento solitario di Alexandre Spindler che, rispondendo al successo di uno scarno teaser mostrato nell'ottobre dello scorso anno, ha deciso di impegnarsi per realizzare un titolo vero e proprio, uno sparatutto in prima persona investigativo con tanto di possibilità di interrogare i sospetti come mostrato nel trailer di aprile. Diamo quindi per scontato un tempo di sviluppo piuttosto lungo, anche considerando che la piccola software house indipendente che se ne occupa, il team francese DRAMA, è ancora in divenire ed è stata da poco rinforzata con l'assunzione di uno specialista di ambienti tridimensionali. Ciononostante la curiosità è alta e quanto abbiamo visto ha alzato le aspettative nei confronti di tutti i titoli basati sul motore grafico Epic.

The Invincible

The Invincible   Rover

La demo di The Invicible ci ha permesso di dare un'occhiata all'interessante titolo di Starward Industries, nonostante qualche elemento di qualità altalenante che compromette l'effetto meraviglia provato di fronte ai trailer precedenti. Ma i muscoli dell'Unreal Engine 5 si vedono comunque nell'illuminazione globale realistica e di grande atmosfera così come negli ambienti alieni che beneficiano evidentemente della capacità del motore grafico di digerire e combinare tra loro in maniera estremamente credibile asset di alta qualità. Anche qui però, uno degli elementi che sorprende di più è il comparto delle animazioni, un qualcosa che con l'Unreal Engine 5 sembra finalmente destinato a compiere un netto passo in avanti.

Di animazioni di buona fattura ne abbiamo viste già molte, ma in questo caso non parliamo del solo movimento e bisogna ricordarsi che siamo davanti ad un titolo indipendente che sfruttando l'Unreal Engine 5 è riuscito a ottenere movenze realistiche, tanto per l'apertura di una tenda quanto per la camminata di un robot. Ed è ottima anche la resa degli strumenti tecnologici impugnati dalla protagonista così come sembra impeccabile il comportamento dei veicoli mostrati nei vari trailer. Non male per un piccolo team che non manca di ambizione. Il lato tecnico, infatti, concorre con il comparto narrativo nel rendere The Invincible un titolo molto interessante.

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Bastato sull'omonimo romanzo di Stanislav Lem, l'autore del celebre Solaris, The Invincible racconta dell'omonima astronave che atterra sul pianeta Regis III alla ricerca della sua gemella, la Condor, scomparsa con tutto il suo equipaggio. Ma l'indagine diventa presto una sfida per la sopravvivenza che avanza di pari passo con un confronto con il concetto di evoluzione e sul ruolo dell'essere umano nell'Universo. Un qualcosa che nelle pagine scritte da Lem cattura indiscutibilmente e che speriamo trovi spazio anche in un titolo che da una parte sembra seguire la fonte d'ispirazione con grande attenzione, ma dall'altra deve fare i conti con meccaniche di gioco, come le possibili scelte, che si discostano irrimediabilmente da un testo scritto.

S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl

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Annunciato nel 2010, S.T.A.L.K.E.R. 2 è il progetto più vecchio ad essere passato all'Unreal Engine 5 ed è anche l'unico che è stato cancellato. Nel 2012 infatti, il progetto originale si è vaporizzato assieme a GSC Game World dando vita a una lotta per accaparrarsi i diritti e, un paio d'anni dopo, al famoso scandalo della West Games dell'ex capo sviluppatore di GSC, Eugene Kim. Dietro le quinte però, GSC Game World era tutt'altro che morta. A dicembre 2014 la software house è stata rifondata per sviluppare Cossacks 3, uscito nel 2016. Ed è a quel punto che il fin troppo atteso S.T.A.L.K.E.R. 2 ha iniziato a prendere forma, pur timidamente.

L'annuncio ufficiale è arrivato solo nel 2018 e non certo con un gioco già bello che pronto. All'epoca i lavori erano in fase embrionale, ma la necessità di attirare l'attenzione ha portato a svelarne l'esistenza anzitempo, tanto che sono serviti tre anni per vedere un trailer del gameplay mostrato durante la conferenza di Microsoft e Bethesda dell'E3 2021. Ed è proprio in quel periodo che GSC ha annunciato il passaggio all'Unreal Engine 5 di un titolo che, nato tredici anni fa e passato attraverso la guerra in Ucraina, dovrebbe finalmente arrivare a dicembre con una qualità sulla quale non ci sentiamo ancora di scommettere considerate le tante traversie affrontate.

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Gli ultimi trailer mostrano ambienti dettagliati, illuminazione esterna estremamente efficace, pulviscolo atmosferico, nebbia volumetrica eccellente, vegetazione realistica e via dicendo. Di tanto in tanto qualche rimasuglio del passato si vede, ma considerando che parliamo di un gioco che punta anche su meccaniche estremamente complesse e su una valanga di risorse e strumenti, il risultato raggiunto ha dell'incredibile. E speriamo che questo valga anche per il gameplay.

Senua's Saga: Hellblade II

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Senua's Saga: Hellblade II è stato uno dei giochi che hanno lasciato intendere che la nuova generazione è finalmente tra noi. Il trailer in gioco pubblicato ormai due anni fa ha senza dubbio colpito nel segno mostrando come il titolo Ninja Theory sia in grado di mescolare senza interruzioni scene di intermezzo ad altissimo impatto visivo con spezzoni di gameplay altrettanto spettacolari. In quei sei minuti abbondanti si vedono tutti i pregi di Lumen e Nanite: fiamme estremamente realistiche, frammenti altrettanto credibili, acqua impeccabile e animazioni mozzafiato, anche per l'enorme boss. Tutto utilizzato con maestria da Ninja Theory, un team che ha sempre stupito per capacità tecniche e che promette anche un'esperienza mozzafiato.

In questi due anni, tra l'altro, la software house non ha lavorato solo ai contenuti. Con l'evolversi dell'Unreal Engine 5, il team ha implementato alcune novità tra cui le animazioni facciali del sistema MetaHuman, ancora più spettacolari di quelle già eccellenti del trailer in gioco, a loro volta figlie di quelle già di altissima qualità del primo Hellblade: Senua's Sacrifice. Il risultato, l'abbiamo visto durante lo State of Unreal, lascia a bocca aperta per il suo realismo e apre un altro fronte per l'evoluzione della messa in scena dei videogiochi. Riveste di conseguenza un ruolo fondamentale per l'ecosistema Xbox, a secco da qualche tempo di esclusive di peso.

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Il problema è la mancanza di una data di lancio precisa, visto che si parla ancora di un generico 2024 e considerate le giuste polemiche sui titoli lanciati ancora in fase di ottimizzazione, non saremmo stupiti di fronte a una release molto più vicina alla fine del prossimo anno, rispetto alla prima metà.

Silent Hill 2 Remake

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Chiudiamo alla grande con un altro titolo che ci ha fatto tremare le gambe e non solo grazie al tenore tecnico del trailer. Al netto dei cambiamenti alla struttura che si sono resi necessari a causa dell'evoluzione del videogioco, a partire dalla fruibilità dei controlli per arrivare alla visibilità di quello che circonda i protagonisti, Silent Hill 2 Remake sembra in grado di ricreare l'atmosfera opprimente e terribilmente coinvolgente dell'originale, tra gli elementi più riusciti di un titolo ancora affascinante, per quanto invecchiato tremendamente male in termini di giocabilità. Ed ecco arrivare un remake che fa parte di quelli che ci risultano graditi, quelli che non possono essere additati come bieche operazioni commerciali.

Silent Hill 2 Remake, lo si vede subito dal trailer, è figlio di un lavoro di ricostruzione radicale, un impegno che mette a frutto le tecnologie Lumen e Nanite dell'Unreal Engine 5, ma evidenzia anche il gran lavoro sugli effetti volumetrici e sulle espressioni facciali, merito di tecnologie di motion capture di ultima generazione. Si parla, visto che il trailer non mostra gameplay vero e proprio e dobbiamo quindi fidarci delle parole degli sviluppatori, di un sistema di combattimento ricostruito da zero, di ambientazioni rivisitate, di una visuale all'altezza delle spalle e di una Silent Hill più viva che mai.

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Inutile dire che c'è chi teme una trasformazione troppo radicale, ma le scene di intermezzo, per quanto diverse, sono senza dubbio efficaci ed è difficile parlare della possibilità che Silent Hill 2 venga snaturato considerando che Bloober Team ha lavorato a stretto contatto con i creatori dell'originale, incluso il compositore Akira Yamaoka. Inoltre parliamo di un team che ama visceralmente i giochi horror e che ha già dimostrato di saperci fare con questo genere. Massima fiducia quindi, verso una data di lancio che potrebbe essere decisamente vicina visto che dal punto di vista tecnico sarebbe già completo, almeno stando alle parole del CEO della software house.