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Il canto del mercenario

Indicato da molti come la più promettente produzione in cantiere per PlayStation Vita, il titolo Guerrilla si rivela

ANTEPRIMA di Tommaso Pugliese   —   31/01/2013

Scaduto l'embargo di Sony, eccoci a parlare di Killzone Mercenary, spin-off della serie Guerrilla i cui eventi si svolgono durante la guerra fra l'esercito ISA e gli Helghast, subito dopo il primo Killzone. Il gioco arriverà nei negozi italiani il 18 settembre e ci metterà nei panni di Arran Danner, un abile mercenario a cui vengono affidate alcune missioni da portare a termine nel bel mezzo del conflitto, facendosi largo ora tra le forze terrestri, ora tra quelle aliene per raggiungere i propri scopi e guadagnare un bel gruzzolo. L'idea di fondo è tutta lì: "la guerra è il nostro business", e dunque mentre milioni di persone innocenti muoiono c'è chi approfitta dello scontro armato per arricchirsi.

Il canto del mercenario

Una prospettiva, purtroppo, terribilmente attuale. La campagna in single player di Killzone Mercenary sarà composta probabilmente da una decina di livelli, per una durata totale di 6-8 ore, ma coadiuvata da tre differenti modalità multiplayer online, con sei mappe e un massimo di otto partecipanti. Ma torniamo a Danner, le cui abilità vanno dal tiro dalla distanza alle uccisioni stealth ravvicinate, passando per l'hacking di dispositivi elettronici. L'elemento stealth nel gioco ci consente di completare porzioni di missione senza essere visti né sentiti, senza dunque allertare il grosso delle forze ostili, e funziona tramite touch screen: un tocco per avventarci sull'avversario, quindi la tracciatura di un gesto per ucciderlo. Questo tipo di azione si traduce ad esempio in una coltellata alla gola mentre teniamo chiusa la bocca della nostra vittima, oppure in un affondo sull'arteria femorale seguito da un colpo diretto al cuore, così da procedere indisturbati verso la postazione successiva. Tali meccaniche vengono tuttavia applicate anche al corpo a corpo in situazioni di scontro normale, alla luce del giorno. Le "fatality" a nostra disposizione sono tanto numerose quanto dolorose, e sia gli ISA che gli Helghast cadranno sotto i colpi del nostro affilato pugnale.

Killzone 3 portatile?

Le impressioni di chi finora ha potuto vedere Killzone Mercenary da vicino sono decisamente positive, e in più di un'occasione lo spin-off è stato definito come una sorta di "Killzone 3 portatile", tale è la qualità tecnica della produzione affidata agli studi Guerrilla di Amsterdam. Il progetto può peraltro contare sulla collaborazione di Sony Cambridge, team che ha contribuito allo sviluppo del secondo e del terzo episodio della serie regolare.

Il canto del mercenario

I video finora rilasciati mostrano numerose sequenze spettacolari, con il protagonista che si lancia da un velivolo e utilizza un sistema di ali per raggiungere la zona della missione, oppure elimina alcuni bersagli usando un fucile di precisione, o ancora apre il fuoco contro veicoli ostili. La ricchezza degli scenari e il livello di dettaglio fanno pensare effettivamente a un capitolo della serie per PlayStation 3, dunque bisognerà capire se l'engine sarà in grado di muovere tutta questa mole di poligoni senza mostrare il fianco a consistenti cali nel frame rate, problema che invece affliggeva Resistance: Burning Skies (a fronte, peraltro, di una qualità visiva decisamente inferiore). Come accennato in precedenza, il denaro ricopre un ruolo fondamentale in Killzone Mercenary, non solo in termini narrativi ma anche e soprattutto nel gameplay. Il nostro personaggio ottiene crediti eliminando i propri bersagli oppure si può imbattere in casse piene di soldi, quindi può usare il terminale che ha sul braccio sinistro per effettuare i propri "ordini" e vedersi recapitato immediatamente l'oggetto per cui ha pagato. Una tecnica che il nostro Alessio Pianesani sta cercando di implementare su Multiplayer.com.

Armi e bagagli

L'arsenale si pone di certo come uno dei punti di forza del gioco. Danner può impugnare armi pesanti come i lanciagranate e far saltare in aria gruppi di nemici oppure veicoli, con effetti davvero spettacolari, e sfruttare sistemi di mira manuali oppure lock-on automatici. Non mancano le mitragliatrici pesanti, ideali durante gli scontri ravvicinati e in grado di falciare i bersagli con grande facilità, anche in presenza di corazze pesanti. Il limite di tale soluzione, come al solito, risiede nei lunghi tempi di ricarica, che ci costringono a nasconderci per un po' mentre cambiamo il caricatore per non essere presi alla sprovvista.

Il canto del mercenario

Ci sono poi i fucili di precisione, che grazie al doppio stick analogico funzionano esattamente come negli episodi di Killzone per PlayStation 3, con headshot devastanti dalla lunga distanza. La dotazione di default vede il tradizionale fucile d'assalto, ben bilanciato e adatto un po' a tutte le situazioni, mentre a un certo punto il nostro personaggio potrà utilizzare anche strumenti originali come i Vanguard, ad esempio granate elettriche che volano lentamente sulla testa dei nostri nemici per fulminarli, oppure attacchi eseguiti tramite un supporto aereo o satellitare. Qualche parola infine, per il comparto multiplayer, come detto composto da tre differenti modalità per un massimo di otto partecipanti. Le sei mappe disponibili si prestano perfettamente ai vari team deathmatch, tutti contro tutti e a quella che probabilmente sarà una modalità territoriale (con controllo delle postazioni, "cattura la bandiera" oppure "cerca & distruggi", ma lo scopriremo più avanti). Il sistema economico della campagna in single player sarà presente ovviamente anche nel multiplayer, andando a determinare lo sblocco di nuove armi e dei potenziamenti per rendere il nostro mercenario più efficace. Insomma, Killzone Mercenary sembra un'esclusiva davvero promettente per PlayStation Vita e potrebbe addirittura rivelarsi una "killer application" per la console portatile Sony, che ha davvero bisogno di titoli del genere per aumentare la propria base installata e guardare al futuro con maggiore sicurezza.

CERTEZZE

  • Tecnicamente impressionante
  • Interessante sistema economico
  • Campagna promettente

DUBBI

  • Riuscirà a mantenere un frame rate stabile?
  • Online per soli otto giocatori
  • Sistema di controllo da verificare