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Un mese sulla Virtual Console - Marzo 2014

Ninja Gaiden, Castlevania, e soprattutto grossi saldi in casa Mario Kart!

RUBRICA di Alessandro Bacchetta   —   29/04/2014

Questo mese il pezzo forte si chiama Super Mario Kart, che arriva sulla Virtual Console con tonanti 60hz e in versione americana, evitando così di palesare le arcaiche bande nere sopra e sotto la schermata di gioco. Cosa ben gradita, visto il perenne stato di split-screen in cui versa il capostipite della saga; una saga che, lo ricordiamo - ce ne sia bisogno o meno - si arricchirà il 30 maggio dell'ottavo episodio, che pare arrogante e narcisista al punto giusto, bello come nessuno su Wii U. Scaricando entro il 30 giugno Super Mario Kart potrete reinvestire quei preziosi 7,99 Euro proprio sul prossimo nascituro, ammortizzando così una spesa da molti considerata eccessiva (parliamo della Virtual Console, non di Mario Kart 8). Corse idrauliche a parte, questo mese c'è una esponenziale proliferazione di titoli NES, non tutti necessariamente memorabili, ma con almeno due notevoli eccezioni, cioè Castlevania e Ninja Gaiden. Due vetusti prodotti di spessore, meritevoli come opere e come progenitori di saghe che avrebbero segnato la storia dei videogiochi, Castlevania in primis. Quando leggerete questo articolo, che si riferisce ai titoli pubblicati a marzo, sulla Virtual Console saranno già stati inseriti, o in procinto di esserlo, diversi pezzi grossi provenienti dal mondo Game Boy Advance. Avremo tempo per parlarne più approfonditamente il prossimo mese. Come avrete notato, per una volta, e grazie a Super Mario Kart, non ci siamo lamentati dell'angosciante assenza di Ocarina of Time, e del Nintendo 64, dal catalogo Virtual Console. O almeno, avevamo deciso di non farlo. Buona lettura.

Super Mario Kart versione USA, 60 hz, 7,99 Euro da poter reinvestire in Mario Kart 8... e la fregatura?

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 4,99 Euro
Uscito nel 1986
Sviluppato da Technos Japan Corp., pubblicato da Aksys Games

Renegade (NES)

Abbiamo qui un nuovo agguerrito concorrente al titolo di gioco più brutto sulla Virtual Console. Renegade è un picchiaduro a scorrimento laterale, genere già in voga all'epoca che sarebbe esploso qualche anno più tardi, ma non lo si può consigliare nemmeno ai feticisti del genere. Il protagonista, tale Mr. K, è difficilmente controllabile: movimenti direzionali a parte, i colpi attribuiti ad A e B causano labirintite.

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Un tasto è associato al calcio in avanti, l'altro a quello indietro, invertendosi in base alla posizione del protagonista: sostanzialmente il modo migliore per giocare è fregarsene del personaggio e tenere presente che con uno si colpisce a destra, con l'altro a sinistra. Non è semplice, e anche superando lo sforzo iniziale non risulta un meccanismo intuitivo. Ma Renegade dà il peggio di sé nell'interazione coi nemici, a dir poco avvantaggiati, visto che - a differenza vostra - possono proteggersi dagli attacchi semplicemente rispondendo ai calci. Come potete immaginare, doveste trovarvi in mezzo a una rissa di gruppo difficilmente ne uscireste vincitori, e in effetti in Renegade i Game Over piovono senza sosta. Lo stesso multiplayer a due giocatori, spesso salvifico in prodotti del genere, è privato di un benché minimo sistema di punteggio. Potremmo suggerirvi l'acquisto solo in caso di effetto nostalgia, ma all'epoca il titolo uscì PAL solo in Australia, quindi...
Voto: 3,5/10

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Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 4,99 Euro
Uscito nel 1988
Sviluppato da Technos Japan Corp., pubblicato da Taito

Double Dragon (NES)

Double Dragon è un brand che ha fatto innamorare tante giovani menti durante gli anni '80, pur caduto in disgrazia (oggi) rimane comunque uno dei monumenti della storia dei videogiochi. Grazie e soprattutto all'edizione arcade, perché quella NES - partiamo coi difetti - era diversificata ad essere buoni, limitata ad essere onesti.

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Non più di due nemici su schermo (un peccato) e l'assenza di multiplayer in contemporanea (un autentico attentato) non possono che ledere l'anima stessa di una simile opera, depotenziata in due punti cardine come ritmo e coinvolgimento. A compensare parzialmente questi handicap c'è (solo su NES) un abbozzato sistema di livelli stile RPG, e un game design maggiormente improntato sulle sezioni platform; delle lodevoli ibridazioni di cui avremmo fatto a meno. Ne avremmo fatto a meno perché, fosse uscito tale e quale all'arcade, nonostante l'alta difficoltà e la scarsa durata, staremmo parlando di un aspirante capolavoro: le meccaniche sono talmente ricche e ben congegnate da aver influenzato tutti i successori. E non parliamo solo di Double Dragon, ma del genere tutto. Controlli reattivi e precisi, interazione coi nemici decisamente "corporea", relazione con ambiente e oggetti ricca e variegata: si possono rubare e utilizzare coltelli e pali vari sottratti ai malcapitati di turno, ad esempio. Nonostante tutto, nonostante tutte le limitazioni di cui soffre la versione NES, non ci sentiamo di sconsigliarvelo a priori. Soprattutto se amate il genere, si tratta di un titolo epocale.
Voto: 6,5/10

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Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 4,99 Euro
Uscito nel 1988
Sviluppato da Technos Japan Corp., pubblicato da Aksys Games

Super Dodge Ball (NES)

Il Dodge Ball non è certo una disciplina celebre in Italia, la traduzione corretta dovrebbe essere "palla schivata". Sorprendentemente, che vi interessi o meno come sport, ben si presta a delle trasposizioni videoludiche. Non è altro, in fondo, che un picchiaduro a squadre... con una sfera per colpirsi. Sono sfide tre contro tre, che finiscono quando uno dei due team ha preso talmente tante pallate da non potersi ridestare.

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Ogni "atleta" ha una propria barra di energia, da abbassare - com'è ovvio - colpendosi: meno ovvio il fatto che la sfera si possa effettivamente afferrare, oltre che schivare, così da poter guidare l'azione, e non semplicemente subirla. La transizione tra difesa e attacco è repentina, e bisogna fare attenzione a - letteralmente - non mostrare il fianco, perché è la maniera più sicura per beccarsi una silurata addosso. La palla può essere scaraventata in vari modi, anche passata ai propri compagni, ma è indubbio che il lancio più divertente sia quello scaturito dalla doppia pressione della croce direzionale, che genera un vorticoso tiro memore di Holly e Benji. Senza esaltarvi troppo, non si tratta di un capolavoro: le modalità sono poche, e la longevità è assicurata principalmente dal multiplayer (invero divertente). I controlli sono discreti e nulla più, l'intrinseca varietà delle partite non è poi così marcata. Potrebbe valerne la pena anche solo per le idiote espressioni dei personaggi.
Voto: 5,5/10

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Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 4,99 Euro
Uscito nel 1986
Sviluppato da Konami, pubblicato da Konami

Castlevania (NES)

Come altri classici nati in quel periodo, è innegabile che Castlevania negli anni abbia assunto più sfumature e complessità di quante non ne avesse al debutto. Altrettanto certo è che il capostipite sia forse l'opera più - forzatamente, d'accordo - essenziale di tutte, e dotato quindi di una portentosa coerenza interna.

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I controlli sono abbastanza legnosi, le mosse limitate, ma il fascino di Castlevania c'è già tutto: dall'ambientazione alla difficoltà, dalla varietà delle armi a quella dei nemici. Calatisi nel contesto ci si trova di fronte a un'opera tuttora valente, capace di impegnare più della quasi totalità delle produzioni attuali. La composizione grafica è notevole, ammirabili le tonalità scelte, la colonna sonora, come sarebbe divenuta tradizione, tra le più memorabili dell'epoca. C'è una generale comunione d'intenti tra le singole parti del gioco, forse proprio per l'essenzialità di cui si diceva poc'anzi, che si traduce in un virtuoso vortice olistico, che proietta Castlevania - ed era evidente anche negli anni '80 - nella stratosfera del videogioco. L'ingrediente che forse più di tutti lo separa dalle moderne (ma non contemporanee) iterazioni della saga è la frammentazione del game design, più segmentato che nelle avventure successive. Cosa che lo rende arcaico, ma che è comprensibile conoscendo data d'uscita e hardware di riferimento.
Voto: 8/10

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Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 4,99 Euro
Uscito nel 1986
Sviluppato da Tecmo, pubblicato da Tecmo

Mighty Bomb Jack (NES)

Mighty Bomb Jack è un buon comprimario dell'epoca d'oro del platform 2D: essendo un comprimario, a quasi trent'anni di distanza pochi di voi lo conosceranno. Si tratta di un'avventura completamente ambientata dentro una piramide, ma di piramidale, se non lo sporadico sviluppo verticale, c'è veramente poco - anche a livello grafico. Gli aspetti più originali del gioco sono l'evoluzione degli stage e i movimenti del protagonista.

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Partendo da quest'ultimo, va segnalata una capacità di salto, pur slegata da inerzia e velocità, quasi illimitata: proprio per questo c'è la possibilità di arrestare l'ascesa. I controlli non sono così sensibili da garantire "mariesche" sfumature all'azione, così quest'approccio caratteristico garantisce quantomeno unicità, se non sempiterna qualità. Riguardo lo sviluppo dell'avventura, pur presentando una canonica scansione in livelli, ciascuno degli stage è spezzato in due sezioni: una a scorrimento (laterale o verticale che sia), l'altra a schermata fissa, in cui è d'obbligo raccogliere, tra un letale pullulare di nemici, tutte le bombe nelle vicinanze. Ci sono ben (ricordiamo: siamo nel 1986) tre power up, scanditi da altrettanti abiti del protagonista, a dire il vero abbastanza atipici. Uno addirittura consente di aprire forzieri a contatto piuttosto che saltandoci sopra (?). Come consuetudine, la sfida è elevata. I nemici, pur raccogliendo bombe per ore, non possono essere uccisi, ma solo evitati.
Voto: 6/10

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Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 4,99 Euro
Uscito nel 1988
Sviluppato da Tecmo, pubblicato da Tecmo

Ninja Gaiden (NES)

Più d'ogni altro pregio, Ninja Gaiden era capace di renderci ninja. Si potrebbero enucleare - e lo faremo - le varie sfaccettature, saggiare ogni mezzo con cui riusciva nell'impervia impresa, ma potente più delle altre considerazioni rimane proprio questa: il videogioco Tecmo tramutava bambini in Ninja con una semplice cartuccia, senza il bisogno concreto di pugnali, tute colorate o fasce mascheranti.

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Questo perché, pur classico nell'approccio orizzontale, non ortodosso nell'andare verso sinistra tanto quanto verso destra, era un gioco veloce, e ben piantato a terra. L'equilibrio del protagonista tale da non preoccuparsi di sostare su piccole piattaforme, la sua accelerazione così potente da donare un ritmo tempestoso agli eventi. Forse non quanto Sonic, ma ben prima di Sonic, la melodia di Ninja Gaiden si suonava tutta di corsa. Tante le introduzioni, come l'acclamato salto a parete poi diffusosi in ogni dove, ma nonostante i meriti non vorremo apparire oltremodo sdolcinati: foste nati, diciamo, dal 1995 in poi, non vi consigliamo l'acquisto se non associato a quello di antistress a scelta. Questo perché Ninja Gaiden è bello, carismatico, veloce e degno di essere ricordato e rigiocato, ma è anche spietato e difficile, e ve lo garantiamo, i save state del Wii U vi serviranno relativamente. Di enormi difetti non ve n'erano e non ve ne sono, forse, come del resto a Sonic, manca un'andatura intermedia tra quella lenta e quella celere. Ma è un pegno accettabile per essere ninja.
Voto: 7,5/10

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Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 7,99 Euro
Uscito nel 1992
Sviluppato da EAD, pubblicato da Nintendo

Super Mario Kart (SNES)

Potremmo sembrare nostalgici, ma per motivi che tenteremo di illustrare tra poco, Super Mario Kart è tuttora il miglior gioco della serie - ottavo escluso, naturalmente. Innanzitutto, e qui non vi sono dubbi, è quello che più puramente incarna il titolo dell'intera saga: in Super Mario Kart non si vince senza guidare bene, e i veicoli sono, be', dei semplici 'kart', uno a pilota, non interscambiabili, quindi otto in totale.

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Le armi furono una geniale introduzione, ma sono "solo" il contorno del gioco - poco numerose e ben bilanciate - diversamente dal ruolo prioritario che avrebbero assunto negli epigoni. Super Mario Kart ha un track design fatato, con degli autentici circuiti in cui l'ambientazione "mariesca" non prende mai il netto sopravvento - niente arene evita-ostacoli o piste da rally, insomma. Oltre alla modalità single player, il cui unico evidente limite è costituito da un'intelligenza artificiale truffaldina, il capostipite si sublima in multiplayer (massimo a due corridori), rendendosi capace di alterare la percezione spazio-temporale dei giocatori, e di ridurre intere ore a pochi minuti esperibili. Qui nacquero le antologiche "battle", qui nacquero le corse caricaturali a tutto tondo, qui i racing game conobbero un nuovo mondo, un'isola beata che non sarebbe stata più così gioiosa e pura. Comprandolo entro il 30 giugno avrete 7,99 Euro di sconto (ovvero il prezzo di questa versione) per Mario Kart 8. Ah, gira anche a 60 hz.
Voto: 9/10

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