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Bayonetta non perdona

PROVATO di Antonio Fucito   —   19/09/2014

Sono passati solo pochi giorni dalla nostra ultima prova con la versione finale di Bayonetta 2 su Nintendo Wii U, ma nel frattempo siamo giunti al settimo capitolo e abbiamo testato la modalità multiplayer Doppia Apoteosi (Tag Climax in inglese), nella lenta ma decisa camminata che ci accompagnerà alla recensione del gioco nelle prossime settimane. E non possiamo che confermare le buone impressioni iniziali ravvisate col titolo di Platinum Games, anzi accresciute dal fatto che tutto quanto saggiato fino a questo momento è decisamente spettacolare, divertente e bello da vedere.

Gioca la tua carta

In attesa di raccontarvi cosa abbiamo affrontato parliamo però della prima modalità completamente inedita rispetto al titolo originale: man mano che si avanza nella storia principale è possibile sbloccare delle carte, per un totale di cinquanta, che andranno ad accrescere le sfide disponibili nella modalità Doppia Apoteosi.

Bayonetta non perdona

Nella schermata principale è possibile ricercare un altro giocatore online, invitare un amico oppure giocare offline con l'aiuto della CPU. A questo punto si seleziona il personaggio da controllare (inizialmente ci sono Bayonetta e Jeanne) e l'equipaggiamento in termini di costume ed armi tra quelli disponibili. Nel menu ci sono tutte le carte sbloccate e quelle non ancora ottenute: bisogna sceglierne sei in successione e portarle a compimento con successo per ottenere ricompense quali costumi ed aureole da spendere per ulteriori potenziamenti. Abbiamo giocato sia online con qualche altro giornalista che col computer: nelle sfide disputate c'erano boss, nemici e ambientazioni provenienti dal single player, l'energia inoltre veniva mantenuta tra una carta e l'altra fino al completamento della sesta. Queste sfide necessitano di parecchia bravura e padronanza del sistema di combattimento ma sono interessanti ed il fatto di poterle giocare in due aumenta il divertimento e la necessità di coordinazione, non a caso quelle affrontate ci hanno dato parecchi grattacapi. Abbiamo parlato di costumi ed armi, perché la nostra bellissima Bayonetta può essere vestita nelle maniere più disparate, a partire di costumi Nintendo come (non li traduciamo perché non li abbiamo ancora sbloccati tutti nella versione italiana) Hero of Hyrule, Star Mercenary, Mushroom Kingdom Princess e perfino quelli consigliati per le armi sbloccate nel corso del gioco. Consegnando gli LP d'oro a Rodin presso le porte dell'inferno, infatti, abbiamo ottenuto ad esempio le spade Rakshasa, decisamente più efficaci del calcio della pistola con i pugni e in grado di liberare combo devastanti, comprese quelle attivabili con la pressione prolungata del tasto X. Spendendo un certo numero di aureole è possibile ottenere la versione alternativa da piazzare sui talloni, in maniera tale da far diventare Bayonetta un arma al 100% a doppio taglio, è il caso di dirlo.

Bayonetta non perdona

Nel secondo capitolo abbiamo invece sbloccato gli artigli Kafka e fatto conoscenza di un personaggio che siamo sicuri sarà destinato ad avere un ruolo importante nella storia di Bayonetta 2. Lo chiameremo Little Boy, piccoletto, per evitare spoiler e alla maniera di come lo chiama la protagonista principale nelle sequenze di intermezzo; questo personaggio è costantemente inseguito dagli angeli, affiancherà Bayonetta in diverse occasioni ed è in grado di manipolare letteralmente il tempo: nel secondo capitolo abbiamo assistito ad una spettacolare sequenza nella quale ha diviso in due delle acque vorticose che ostruivano il passaggio, quasi come se fosse un piccolo Mosè, permettendo a Bayonetta di percorrerle nel tempo limitato a disposizione. L'effetto grafico che ha accompagnato questo momento è eccellente, e ci permette di ribadire che rispetto al titolo originale Bayonetta 2 offre scorci più ampi e diversificati, e seppure il frame rate non sia sempre ancorato ai sessanta fotogrammi al secondo, la risposta dei comandi è ottima e il colpo d'occhio è degno delle migliori produzioni per Nintendo Wii U.

Il nostro secondo incontro con Bayonetta 2, l'ultimo prima della recensione: ecco le nostre impressioni

Nel nostro precedente provato abbiamo esaminato nel dettaglio il sistema di combattimento - con la schivata e il relativo Sabbath Temporale se viene portata a segno nel momento preciso dell'attacco nemico - e affermato come il gioco proponga costantemente scontri contro avversari sempre più grandi e complessi da affrontare. Il terzo capitolo è dedicato unicamente al combattimento con un mega boss, che nella sequenza iniziale sequestra il piccoletto e genera un tornado di acqua il quale rappresenta lo scenario iniziale dello scontro.

Bayonetta non perdona

Bayonetta prima si trova a cavalcarlo su una tavola all'esterno evitando palazzi e altro scagliati contro, poi all'interno (con una rappresentazione grafica invero abbastanza confusa) durante un temporale dove finisce per indebolire questa sorta di mega anguilla spinata ed alata. Dopo aver avuto temporaneamente la meglio e aver fatto tornare il sereno ci siamo trovati in volo e in prossimità delle porte del Paradiso, con un colpo d'occhio eccellente; a questo punto l'anguillone malefico ha sprigionato tutta la sua potenza per sbarrare il passaggio, ma dopo schivate, attacchi e uno scontro particolarmente lungo lo abbiamo mandato al creatore, liberando il demone infernale dalla tuta in lattice di Bayonetta. Nell'arsenale a disposizione della protagonista principale non mancano come detto i Lecca Lecca, che ripristinano energia, aumentano difesa, attacco e altro; dopo il terzo capitolo si sblocca il crafting di questi oggetti (denominato Ricette di Strega), i quali si ottengono mescolando materiali raccolti in seguito alla distruzione degli elementi dello scenario e degli appositi scrigni. Non mancano i Corvi da catturare, che regalano timbri da usare sul Miiverse, e i Musplheim, ulteriori sfide all'interno del gioco che si trovano in precisi punti dello scenario che regalano pezzi di cuore o altro per aumentare l'energia e la potenza sprigionata da Bayonetta. Dulcis in fundo, ci sono i Sortilegi, una sorta di obiettivi che va a sopperire alla mancanza di quelli a livello di sistema di Nintendo Wii U. Noi ci fermiamo qui! La nostra prova in divenire con Bayonetta 2 prosegue molto bene, come si evince da quanto scritto più sopra; la prossima volta che ci sentirete parlare del gioco sarà per la recensione dopo aver portato a termine il gioco, magari un paio di volte.

CERTEZZE

  • Graficamente e artisticamente ottimo
  • I personaggi di supporto e la modalità Doppia Apoteosi aggiungono varietà
  • Il gameplay non è invecchiato di una virgola

DUBBI

  • Il ritmo sarà così alto e divertente per tutta la durata dell'avventura?