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La strada verso Andromeda

Facciamo il punto della situazione su quanto emerso riguardo Mass Effect: Andromeda

ANTEPRIMA di Giorgio Melani   —   11/02/2016

Mass Effect ha rappresentato probabilmente uno dei progetti più ambiziosi emersi nel corso della generazione scorsa di hardware, uno sforzo notevole anche per compagnie abituate a titoli di grosso calibro come BioWare ed Electronic Arts. Difficile dimenticare l'impatto con il primo capitolo, quando emerse su Xbox 360 in quel 2007 durante il quale la next-gen di allora si dimostrava ancora piuttosto acerba, imponendosi come uno dei grandi RPG del momento.

La strada verso Andromeda

Vista la mole di lavoro svolta nella creazione dell'universo di riferimento risultava in effetti difficile credere che il tutto si potesse risolvere nella trilogia originale, tanto più se si considera il normale modus operandi dei publisher al giorno d'oggi, pertanto un ritorno della serie in questa nuova generazione pareva quasi obbligato. Tuttavia Mass Effect: Andromeda, il nuovo progetto, porta con sé la promessa di tante novità e un arricchimento sostanziale del già vasto background originale. Nonostante la trilogia abbia avuto una conclusione netta, la creazione di un vasto universo fantascientifico apre numerose strade da percorrere al suo interno, apparendo come una fonte inesauribile di spunti. In effetti, da questo punto di vista il lavoro effettuato da BioWare è stato doppiamente importante e voluminoso: invece di appoggiarsi ad ambientazioni e sistemi di riferimento noti, come nel caso dei giochi basati su Dungeons & Dragons, Mass Effect ha creato un proprio canone, rischiando nella sperimentazione ma liberandosi da eventuali legami oppressivi, e tutto il lavoro svolto nella costruzione dei pianeti, delle razze e della complessa geopolitica astrale della trilogia, il cui background risultava addirittura ipertrofico rispetto all'effettivo svolgimento della storia, rappresenta ora una base consolidata da cui partire per nuove avventure spaziali. Proviamo dunque a mettere insieme un po' di informazioni e voci di corridoio in attesa dell'E3 di quest'anno, quando finalmente EA romperà il silenzio su Mass Effect: Andromeda, che in ogni caso risulta ancora previsto arrivare nell'autunno di quest'anno.

Mass Effect: Andromeda si prepara ad essere il nuovo kolossal fantascientifico della generazione attuale

Un nuovo inizio

Tante cose si possono dire sul finale di Mass Effect 3 e tante ne sono state dette, vista anche la celebre polemica che ha portato gli sviluppatori addirittura a piegarsi al volere del popolo e introdurre un DLC gratuito in grado di espandere i tre diversi finali previsti, così da spiegare un po' meglio il corso degli eventi. Tuttavia, bisogna concordare sul fatto che si sia trattato di una chiusura netta, un finale in ogni caso conclusivo che non poteva lasciare spazio ad ulteriori sviluppi, almeno non nelle stesse ambientazioni e con gli stessi personaggi della trilogia.

La strada verso Andromeda

Quale che sia stata la scelta adottata dal giocatore alla fine del terzo capitolo, il millenario ciclo dei Razziatori è spezzato e un corso storico completamente nuovo attende l'umanità e tutte le altre razze. Questo però per quanto riguarda la Via Lattea, unico vero confine nel vastissimo spazio esplorabile nei primi tre Mass Effect, lasciando dunque aperta la possibilità di espandere la trama verso nuovi orizzonti, come si conviene a un vero e proprio universo simulato. Ecco quindi che Mass Effect: Andromeda rappresenta un inizio completamente nuovo, che sposta gli eventi nell'inesplorata galassia di Andromeda consentendo l'introduzione di numerosi elementi inediti tra pianeti, razze aliene, tecnologie ed elementi narrativi slegati dalle faccende della Via Lattea. La nuova storia si occupa di qualcosa di diverso, coinvolge personaggi inediti e si svolge diversi anni dopo la conclusione della trilogia originale, senza presupporre nemmeno un finale "canonico" per quest'ultima (né è previsto il recupero dei salvataggi), a segnalare come gli eventi siano completamente staccati dalle avventure di Shepard e compagni, tranne qualche probabile e vago filo conduttore che non sarà però, verosimilmente, in alcun modo vincolante. Può dispiacere ai nostalgici ma si tratta effettivamente dell'unica scelta sensata da prendere, da parte di BioWare, per non vanificare la portata dell'epopea di Shepard e i risultati raggiunti al termine di Mass Effect 3. In questo senso assume un significato particolarmente malinconico anche il teaser trailer pubblicato in occasione dell'N7 Day, con un Comandante Shepard che si congeda direttamente dal pubblico, di fatto lasciando le redini della storia al nuovo protagonista.

Missione Andromeda

Nonostante la portata del progetto, BioWare ed Electronic Arts sono riuscite a mantenere il più stretto riserbo su Mass Effect: Andromeda, cosa che ha spinto gli appassionati a cercare con il lanternino qualsiasi informazione si potesse trarre in giro dai materiali pubblicati ufficialmente o meno.

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Purtroppo, anche questi ultimi sono stati sapientemente dosati col contagocce e non hanno mai rivelato più di tanto, al di là di qualche vaga suggestione sulle ambientazioni e la storia, dunque con il gioco previsto arrivare nel corso di quest'anno ci troviamo ancora a brancolare nel buio raccogliendo informazioni con l'aiuto della folta e attiva community della serie, in attesa dell'E3 2016 che sarà probabilmente l'occasione della presentazione ufficiale (o meglio, l'evento pre-E3 "EA Play" annunciato da Electronic Arts per quest'anno dal 12 al 14 giugno). Alcuni punti principali per quanto riguarda la nuova storia possono però essere fissati in base a indizi come immagini e dichiarazioni da parte degli sviluppatori: prima di tutto, lo stesso titolo si riferisce alla nuova ambientazione del capitolo, nonché obiettivo principale. Ci troveremo a dover viaggiare nella galassia di Andromeda all'interno di quella che viene definita la missione "Pathfinder Initiative ARKCON", ovvero un viaggio sperimentale alla ricerca di nuovi luoghi e percorsi, probabilmente ulteriori spazi da colonizzare per risolvere una condizione critica. Torna in scena dunque uno degli argomenti topici e sempreverdi della fantascienza classica, ovvero l'odissea verso una nuova casa, l'esplorazione dei confini dello spazio conosciuto alla ricerca di nuova conoscenza e di salvezza. Il protagonista, ancora senza nome ufficiale (forse chiamato Ryder), è dunque il "Pathfinder", colui che deve trovare una strada per la nave/arca all'interno di uno spazio completamente nuovo e l'esplorazione in Mass Effect: Andromeda assumerà dunque un'importanza ancora più grande e profonda, perché nella nuova galassia possiamo aspettarci pianeti completamente nuovi e razze aliene sconosciute.

Cambio di prospettiva

Rispetto all'ambientazione della prima trilogia, vasta e variegata ma in cui la maggior parte degli elementi erano già ben catalogati, conosciuti e inseriti all'interno del grande sistema organizzato dalla Cittadella, il senso di spaesamento, meraviglia e sorpresa che può causare l'approdo in una galassia in gran parte ancora sconosciuta sarà notevole.

La strada verso Andromeda

Il viaggio verso le nuove frontiere dell'universo sarà dunque l'elemento caratterizzante di Mass Effect: Andromeda, che in questo modo potrà notevolmente arricchire il "lore" della serie con una grande quantità di elementi in più, dunque aspettiamoci un accrescimento esponenziale dell'enciclopedia; d'altra parte l'obiettivo dichiarato di BioWare è di creare la più grande esperienza Mass Effect vista finora, con "elementi nuovi ma anche caratteristiche già note e amate". È certo che nel nuovo capitolo torneranno ovviamente umani e razze aliene presenti nella trilogia, tra cui sono praticamente confermati Krogan e Salarian, che faranno anche parte della squadra del protagonista, come dimostrato dai primi video pubblicati.

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Sempre in base a questi primi materiali si scorge un collegamento con l'N7, ovvero le forze speciali altamente addestrate dall'Alleanza dei Sistemi nel programma ICT, di cui faceva parte Shepard: nei video e immagini compare un personaggio con l'emblema in questione ma secondo quanto riferito dagli sviluppatori non si tratterebbe del protagonista. C'è dunque almeno un elemento N7 all'interno del gruppo, resta da capire se anche il protagonista, che come da tradizione potrà essere scelto tra femmina o maschio, farà parte delle forze speciali, cosa probabile considerando l'importanza della missione assegnata. I nemici principali, o quali che siano le minacce contro cui ci scontreremo, non sono ancora stati identificati di preciso ma sempre dai primi scorci si notano esseri bipedi che sembrano una via di mezzo tra Vorcha e Collettori, mentre emerge anche la possibilità che Cerberus possa ripresentarsi come nemico, a giudicare da quanto mostrato, ma la questione risulta piuttosto dibattuta visto che un'influenza fino alla galassia di Andromeda del gruppo pro-umani, oltretutto dopo la conclusione di Mass Effect 3, sembra piuttosto improbabile.

Evoluzioni

Il sistema di spostamento e la meccanica dei combattimenti sono costruiti a partire dal sistema adottato nel terzo capitolo della trilogia, ma in Mass Effect: Andromeda gli sviluppatori hanno cercato di aumentare la dinamicità generale, dando maggior rilievo alle possibilità di movimento dei personaggi. L'utilizzo del motore grafico Frostbite Engine 3 dovrebbe inoltre consentire una maggiore interazione con gli scenari, ad esempio consentendo la distruzione delle coperture durante gli scontri.

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Tenendo presente l'esplorazione come fulcro di tutta la struttura, all'ampliarsi delle ambientazioni è conseguita anche una possibilità di spostamento più libera e meno impacciata, tanto da introdurre anche i jetpack visibili nel primo trailer. D'altra parte la scoperta di nuovi luoghi ed elementi archeologici saranno elementi ricorrenti nell'avventura, dunque tutta la dinamica del gioco, dal movimento a piedi a quello a bordo dei veicoli, è modellata per favorire lo spostamento libero e la visione dell'ambiente circostante. In quest'ottica rientra anche la rielaborazione del Mako, il veicolo multifunzione che tornerà anche in Andromeda in una nuova versione, più maneggevole e duttile, maggiormente portata all'esplorazione piuttosto che al combattimento e forse anche personalizzabile attraverso componenti aggiuntivi. Le armature dei personaggi avranno variazioni maggiormente visibili in base agli upgrade effettuati e una distinzione più netta tra la versione maschile e quella femminile, con il ritorno confermato dell'Omnitool che nel nuovo capitolo otterrà maggiori funzioni, tra cui anche una sorta di scudo richiamabile in combattimento. I poteri speciali saranno nuovamente legati alla Biotica, con conseguenti variazioni applicabili attraverso gli amplificatori e le evoluzioni collegate, dunque sul fronte della gestione del personaggio e degli elementi puramente ruolistici Andromeda dovrebbe seguire il solco segnato dalla prima trilogia, compreso anche il tradizionale sistema di dialogo a più scelte.

Il settore Helius

In base a quanto riferito dalle voci di corridoio, il fulcro dell'azione, almeno inizialmente, si svolgerà all'interno del Cluster Helius, un settore della galassia Andromeda scelto per la ricerca di nuovi pianeti da colonizzare. L'idea è di offrire una progressiva libertà di spostamento all'interno della galassia, partendo dunque da un settore più ristretto e andando poi ad espandersi, probabilmente offrendo una maggiore concentrazione di luoghi visitabili ed elementi di interesse piuttosto che vasti spazi aperti ma vuoti.

La strada verso Andromeda

All'interno di quest'ottica rientra anche il nuovo sistema di navigazione della nave spaziale, che secondo quanto riportato non è più gestito esclusivamente con un puntatore sulla mappa ma richiede di pilotare manualmente la nave nello spazio, ricollegandosi dunque all'idea generale di una maggiore libertà e dinamicità di spostamento sia per i personaggi che per i veicoli, pur affidando alla mappa galattica comunque una grande importanza. Per quanto riguarda l'esplorazione del settore Helius, le voci di corridoio parlano della possibilità di colonizzare pianeti e costruire avamposti che possono essere fortificati e gestiti con delle sorte di digressioni strategiche installate nel sostrato RPG del gioco, ma ovviamente anche su questo non c'è conferma. Sembra invece molto ben assortita la varietà di ambientazioni che potranno essere visitate nell'esplorazione dei vari pianeti, con video e immagini di preparazione che hanno illustrato finora location come deserti, aree civilizzate, zone rocciose, stazioni spaziali, foreste, zone vulcaniche, paludi e altre tipologie più o meno classiche di scenografia. Considerando l'enorme lavoro già fatto per la costruzione dell'universo della prima trilogia, che funge da base di partenza, sfruttando le nuove tecnologie BioWare può raggiungere risultati veramente impressionanti con Mass Effect: Andromeda, sia dal punto di vista meramente tecnico che, soprattutto, sul piano dell'elaborazione di contenuti e gameplay.

CERTEZZE

  • C'è ancora una gran voglia di Mass Effect
  • Un inizio completamente nuovo
  • Positiva l'intenzione di focalizzarsi sull'esplorazione
  • Nuove tecnologie all'opera

DUBBI

  • La storia sarà all'altezza del "lore"?
  • Rischio "vuoto siderale" sempre presente con queste vastità
  • Necessità di mantenere un equilibrio tra quest principale ed elementi secondari