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Una meravigliosa distruzione

Electronic Arts e DICE con Battlefield 1 realizzano uno degli sparatutto più spettacolari che abbiamo mai visto

PROVATO di Umberto Moioli   —   13/06/2016
Battlefield 1
Battlefield 1
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Una meravigliosa distruzione

A quanto pare i vertici di DICE ci hanno messo un po' a convincersi che Battlefield 1 fosse una buona idea: la Prima Guerra Mondiale non è l'ambientazione ideale per uno sparatutto che aspira a parlare al grande pubblico, e bisogna fare un complesso lavoro, con le ambientazioni quanto con le armi e i mezzi, per rendere quel conflitto così "antico" qualcosa di appetibile per l'utenza che oggigiorno si riversa online su PC e console. La scommessa ha però dato i suoi frutti e oggi ci troviamo davanti a uno degli shooter in prima persona più promettenti in uscita da qui alla fine dell'anno, dotato di una grafica spettacolare, di un gameplay saldamente ancorato alle radici della serie ma capace di offrire alcune interessanti novità e soprattutto di un'ambientazione unica. Durante EA Play, evento che Electronic Arts ha organizzato per presentare al mondo le sue novità in anteprima, prima ancora che le porte dell'E3 2016 aprissero al pubblico, abbiamo avuto modo di vederlo e testarlo in anteprima, facendoci una prima idea di cosa aspettarci il prossimo ottobre. Per tutte le nozioni generali sul titolo vi rimandiamo al nostro primo coverage, frutto di un evento tenutosi in quel di Londra qualche settimana addietro.

Battlefield 1 si è mostrato in grandissima forma tra esplosioni, meteo dinamico e dirigibili

Morti e macerie

Distruzione, meteo ed armi: questi i tre punti su cui Electronic Arts punta per ravvivare il gameplay di Battlefield, dargli nuova linfa vitale. La distruzione non è una novità assoluta, anzi da sempre la serie punta sulla possibilità di sfasciare lo scenario un pezzo per volta, modificarlo dinamicamente per aprire nuove vie, possibilità e soluzioni di gioco. Qui il Frostbyte Engine è stato rilavorato in modo tale da rendere più precisa ogni collisione e in effetti ci è sembrato che gli edifici si smontino in maniera maggiormente dettagliata, il terreno si deforma credibilmente all'esplosione di ogni carro armato e ci quello che inizialmente era un paesino puntellato da mulini a vento, lo scenario per la mappa proposta dalla versione pre-alpha, può diventare una landa desolata segnata da profonde cicatrici ed enormi colonne di fumo.

Una meravigliosa distruzione
Una meravigliosa distruzione

L'introduzione dei Behemoth, enormi mezzi di cui per il momento si è visto solo il dirigibile, è un'altra scheggia impazzita nell'equazione del gameplay di Battlefield 1: una sorta di carro armato volante di dimensioni mai viste prima nella serie, controllabile dai giocatori ma lentissimo, potente e capace di cambiare dall'alto le sorti di uno scontro ma anche da difendere il meglio possibile perché quando esplode non solo rischia di portarsi con sé i giocatori che non sono così rapidi da paracadutarsi, ma si schianta al suolo polverizzando qualsiasi cosa si trovi sotto di lui, lasciando a terra solo un groviglio metallico che a sua volta diventa un'ulteriore struttura da usare per nascondersi, coprirsi e colpire il nemico. Interessante anche la presenza del meteo dinamico: le partite cominciano con una condizione climatica casuale che nel tempo può modificarsi, portando ad esempio ad addensarsi oscure nubi dense di pioggia in un cielo prima azzurro e rendendo improvvisamente complesso pilotare quel biplano che fino a pochi istanti prima sfrecciava in aria senza alcuna difficoltà, oppure rendendo a terra la visibilità limitata a causa di una fitta nebbia. Le armi, infine, sembrano promettere una peculiare riproposizione degli strumenti che durante il Primo Conflitto Mondiale solo stati utilizzati per mettere in scena le più sanguinose battaglia della storia. Fucili, pistole, mitragliatori e affini non si comportano in maniera realistica, la velocità è volutamente più alta rispetto a quella che l'ambientazione avrebbe permesso qualora si fosse scelto per un approccio simulativo, ma i due schieramenti mostrati, tedeschi e inglesi, vedono le loro bocche da fuoco riprodotte graficamente in modo estremamente fedele, dotati anche di alcune novità. Anche le trincee, altro elementi distintivo, ci sono ma non sono il teatro di lente avanzate ma corridoi da utilizzare per cacciare i nemici, stanarli e magari prendere la mira mentre si spara dall'alto a bordo di un velivolo. La presenza di una classe pensata unicamente per impersonare la figura del carrista ha suggerito, come contraltare, di realizzare un più vasto ventaglio di opzioni per distruggere i temibili mezzi corazzati. Granate, mine ma anche proiettili da cecchino anticarro saranno gli strumenti per bloccare e poi far saltare per aria i tank divisi in tre categorie: piccoli, grandi e medi, rispettivamente controllati da uno, tre e cinque utenti. Nello spettacolare trailer mostrato durante la conferenza si sono intraviste ancora una volta velocissime corse a bordo di cavalli nel deserto, assalti a un treno e corse sui sidecar: ulteriori possibili opzioni e novità che in molti casi dovrebbero caratterizzare i singoli scenari.

Aspettando la alpha

Per il momento, nonostante le molte novità, è chiara la volontà di Electronic Arts e DICE di tenere nascoste diverse carte: la modalità provata era Conquest, un partita che, come suggerisce il nome, chiede di prendere il controllo di una serie di punti sulla mappa e che gli appassionati della serie conoscono oramai alla perfezione.

Una meravigliosa distruzione

Ci aspettiamo alcune aggiunte, ovviamente, magari qualcosa di inedito visto che la presenza di un'ambientazione così diversa dal solito permette di fare qualcosa ad hoc. Ci resta anche un po' il dubbio di come gli sviluppatori vogliano effettivamente sviluppare il tema dei combattimenti corpo a corpo, sbandierato al momento dell'annuncio ma qui almeno apparentemente ridimensionato, messo in secondo piano da un'azione frenetica che vede la supremazia delle armi da fuoco. Altre aggiunte riguardano ad esempio la cartina che, una volta morti, ci dà modo di selezionare da che punto rinascere: un tempo era una rappresentazione bidimensionale del campo di battaglia, in Battlefield 1 sarà semplicemente una panoramica area della mappa, in tre dimensioni, che darà anche un'idea più chiara di quello che sta accadendo e di come valga la pena muoversi. Ci è piaciuto, tirando le somme, il feeling di un titolo che non si discosta eccessivamente da ritmo e filosofia di un tempo, ma che riesce comunque a sembrare fresco e inedito. Certo, le esperienze del passato ci hanno suggerito di andarci piano con i facili entusiasmi e molto faranno aspetti come varietà e bilanciamento, che potremo verificare solo più avanti, ma la strada sembra quella giusta. Per ora sospendiamo ogni altro giudizio in attesa dell'alfa, prevista per questa estate con modalità di iscrizione non ancora chiare, e poi per l'uscita definitiva già fissata per il 21 ottobre su PlayStation 4, Xbox One e PC.

CERTEZZE

  • Ambientazione sempre più convincente
  • Spettacolare da vedere, ottima gestione di danni e meteo
  • Unisce elementi originali e fondamenti classici della serie

DUBBI

  • Rappresentazione troppo "action" della Prima Guerra Mondiale?
  • Tanti contenuti ancora da scoprire