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Il futuro di Netflix dopo Castlevania

Quali serie TV ci piacerebbe vedere sui nostri piccoli schermi nel formato di Castlevania?

SPECIALE di Christian Colli   —   30/07/2017

L'uscita della serie TV ispirata a Castlevania (e per la precisione a Castlevania III: Dracula's Curse) ha spalancato le porte a un futuro un po' più roseo per i fan dei videogiochi che ogni tanto sperano di vedere qualche trasposizione che non sia una terribile ciofeca. Castlevania non ci ha certo fatto impazzire: si tratta di un prodotto più che sufficiente e, anche se non è un capolavoro, rappresenta comunque un buon inizio, specialmente a fronte della seconda stagione che è già stata ordinata e che conterà otto episodi invece di quattro. È stato un esperimento, insomma, che ha avuto un bel successo e che potrebbe dare il la ad altri tie-in televisivi nello stesso formato. In questo senso, Netflix è stata la piattaforma ideale per miniserie sperimentali o coraggiose che magari non avrebbero avuto spazio su altre emittenti: basti pensare a Stranger Things, di cui abbiamo già parlato qualche tempo fa, oppure al film live action di Death Note, al remake di Voltron, alla serie Trollhunters di Guillermo del Toro oppure al revival di Gilmore Girls. In questo speciale abbiamo immaginato alcune miniserie televisive sulla scia di Castlevania che Netflix potrebbe proporci in futuro: vi invitiamo a discuterle e a suggerire quelle che vorreste vedere voi, magari specificando se d'animazione o dal vivo e, in quest'ultimo caso, con quali attori. Pronti? Via!

Overwatch

Dopo aver visto il cortometraggio animato che ha introdotto il personaggio di Doomfist poche settimane fa, Overwatch non poteva che essere la nostra prima scelta in questa lista di desideri. Lo sparatutto a squadre di Blizzard si presterebbe ottimamente a una miniserie TV non solo grazie ai suoi eroi e villain carismatici, ma anche e soprattutto per il complicato e avvincente intreccio scritto dai ragazzi di Irvine, i quali hanno instaurato dei complicati rapporti tra i personaggi che ricordano a più riprese i fumetti supereroistici di Marvel o DC. Anche se la qualità dei cortometraggi in computer grafica resta indiscussa, riteniamo che lo stile "anime" possa rendere meglio il dinamismo dei combattimenti e delle scene d'azione, come ha dimostrato lo scontro tra Doomfist, Genji, Tracer e Winston nel suddetto cortometraggio. La miniserie potrebbe raccontare in pochi episodi i retroscena del gioco, per esempio la cospirazione che ha portato all'iniziale scioglimento della squadra Overwatch o l'attuale conflitto tra i nostri beniamini e i criminali della Talon. Di materiale, insomma, ce ne sarebbe per parecchie stagioni!

The Legend of Zelda

Anche l'epica maxisaga Nintendo potrebbe diventare una serie animata, magari migliore di quella prodotta dalla DIC nel 1989. Non che sia difficile, eh. In ogni caso, la miniserie di Netflix potrebbe essere "antologica" e cioè raccontare una storia diversa ogni stagione, un po' come succede con serie televisive come American Horror Story o True Detective. In questo caso, la distesa cronologia della serie consentirebbe agli spettatori di sintonizzarsi per una stagione qualsiasi senza perdere il filo della storia, godendosi l'avventura dell'anno. Netflix potrebbe cominciare direttamente con Breath of the Wild, visto il successo straordinario che stanno avendo il gioco e la nuova console Nintendo, anche perché il character design, grazie al cel shading, ci ha ricordato un vero e proprio cartone animato. La miniserie potrebbe raccontarci meglio quello che è successo prima del gioco, magari attraverso i flashback, e la sceneggiatura potrebbe ripercorrere le gesta di Link nella campagna principale, saltando ovviamente santuari e mini-avventure varie. Terminata la stagione di Breath of the Wild, si potrebbe passare a Skyward Sword, Twilight Princess, The Wind Waker e via dicendo. Siamo abbastanza sicuri che sarebbe un successone.

Metal Gear

Durante il recente Comic Con a San Diego abbiamo scoperto che Chris Evans, nei panni di Captain America, in Avengers: Infinity War sfoggerà la barba: a questo punto, in molti hanno notato una certa somiglianza tra l'attore e la versione barbuta di Snake, specialmente dopo aver fotoritoccato il poster del prossimo film Marvel con cicatrici, sigari e quant'altro. E così abbiamo pensato che una miniserie televisiva ispirata a Metal Gear non sarebbe affatto male, budget permettendo. Chris Evans stesso potrebbe interpretare Venom Snake, Big Boss o come lo volete chiamare e la storia potrebbe raccontare un'avventura inedita, invece che seguire la complicatissima mitologia della serie. Idealmente, verrebbe fuori una storia di spionaggio e cospirazioni sulla falsariga di 24 (la serie con Kiefer Sutherland, per chi non lo sapesse) con qualche elemento soprannaturale o super tecnologico, a cominciare dall'ovvio Metal Gear con cui il protagonista dovrebbe fare i conti nel season/series finale. Sarebbe bello vedere le versioni live action di personaggi come Quiet o Revolver Ocelot, ma secondo noi sarebbe meglio slegare la serie il più possibile dal videogioco, al fine di non creare ulteriore confusione e renderla molto più accessibile a ogni tipo di spettatore. Voi che ne dite?

Uncharted

L'annuncio che l'adattamento cinematografico di Uncharted sarà un prequel e racconterà le disavventure del giovane Nathan Drake (interpretato da Tom Holland, il nuovo Peter "Spider-Man" Parker) ha lasciato perplessi molti fan della serie che, in effetti, avrebbero preferito rivedere sullo schermo il protagonista da adulto. La vicenda ci ha fatto ripensare a un altro cacciatore di tesori molto famoso, ovvero il mitico Indiana Jones: qualcuno ricorderà forse Le avventure del giovane Indiana Jones, una serie TV degli anni '90 che si ispirava all'inizio di Indiana Jones e l'Ultima Crociata. Allora abbiamo pensato che su Netflix potrebbe verificarsi il caso opposto. Lasciamo il film prequel ai cinema e godiamoci le avventure di Nathan Drake quarantenne sul piccolo schermo, magari in una versione... famigliare, per così dire, e chi ha finito Uncharted 4 avrà capito subito a che cosa ci riferiamo. Sebbene Nathan Drake assomigli parecchio all'attore Gerard Butler (o è il contrario?!) non ci dispiacerebbe affatto se i suoi panni li indossasse invece il mitico Nathan Fillion, ora libero da Castle e perfettamente a suo agio nel ruolo del mascalzone dopo Firefly. Prendete Michelle Monaghan per interpretare Elena e Nick Cassavetes per il ruolo di Sully, e voilà. La serie TV di Uncharted è servita.

Final Fantasy

Torniamo ai cartoni animati. Stavamo pensando a un JRPG che potrebbe diventare un ottimo "anime" a stagioni e abbiamo scartato i Tales e i Persona perché di quelli praticamente esce un cartone animato a gioco. Sì, la seconda scelta sarebbe potuta essere Xenogears, ma vai a raccontare quella storia così complicata attraverso un numero limitato di episodi... Allora abbiamo pensato, ovviamente, a Final Fantasy, perché in fondo non sarebbe il primo excursus della serie Square Enix nel campo dell'animazione: basti pensare alla miniserie Brotherhood per Final Fantasy XV. Inoltre, esiste anche un vecchio OAV ispirato a Final Fantasy VII, oltre a lungometraggio Advent Children, quindi... escludiamo anche il famosissimo settimo episodio. E così, pensando ai vari Final Fantasy rimasti, abbiamo osservato che pochissimi conoscono la straordinaria trama di Final Fantasy XIV, vista la natura anomala del gioco che, per chi non lo sapesse, è un MMORPG. E quindi, se lo studio addetto si inventasse un protagonista interessante e gli facesse rivivere l'epopea di Final Fantasy XIV - compresa di espansioni ma senza fetch quest per carità - ne guadagneremmo tutti. In alternativa, anche il nono episodio, coi suoi personaggi strampalati e decisamente cartooneschi, sarebbe un candidato perfetto.

Darksiders

Come abbiamo visto con Castlevania, la natura di Netflix consente ai produttori di osare un po' di più anche nel campo dei cartoni animati, perciò abbiamo deciso di concludere il nostro speciale immaginando l'adattamento di una serie sfortunata, ma piena di ottime idee, che ci racconterebbe l'eterno conflitto tra il bene e il male attraverso gli occhi dei cavalieri dell'Apocalisse. Senza contare che il character designer di Darksiders, Joe Madureira, è un famosissimo fumettista americano. La serie, coloratissima nonostante le atmosfere e il soggetto, potrebbe raccontarci a ogni stagione le peripezie di un cavaliere diverso, ripercorrendo inizialmente le storie di Guerra e Morte - protagonisti rispettivamente di Darksiders e Darksiders II - e poi quelle dei loro compagni, a cominciare da Furia che sarà la protagonista di Darksiders III. Considerando che i giochi non erano lunghissimi, si tratterebbero di miniserie da massimo otto puntate ciascuna, ma il carisma dei personaggi e dei loro antagonisti, nonché la spettacolarità delle scene d'azione, terrebbero gli spettatori incollati allo schermo.