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Il party game secondo Sony: Planet of the Apes: Last Frontier

Dopo Hidden Agenda, anche Imaginati Studios prova la strada del film interattivo per la piattaforma PlayLink

SPECIALE di Tommaso Pugliese   —   29/04/2018

Non c'è dubbio che la linea PlayLink, ideata da Sony per infondere nuova linfa al genere dei party game, abbia il merito di offrire ad oggi una certa varietà di contenuti. Di fianco ai tradizionali quiz game e alle collection di minigame, infatti, troviamo anche interessanti esperienze in stile film interattivo, in grado di coinvolgere gli utenti con storie e personaggi di un certo spessore, che possono essere gestiti attraverso bivi e diramazioni da controllare tramite lo schermo del proprio smartphone. E così, dopo il validissimo Hidden Agenda di Supermassive Games, il team autore di Until Dawn, eccoci a fare un nuovo giro con Planet of the Apes: Last Frontier.

Il party game secondo Sony: Planet of the Apes: Last Frontier

Realizzato da Imaginati Studios, il team fondato dall'attore Andy Serkis, conosciuto dal grande pubblico per il ruolo di Gollum nella saga cinematografica de "Il Signore degli Anelli" ma assolutamente non alla prima esperienza con il mondo dei videogame, il gioco parte da un franchise conosciuto e apprezzato, appunto Planet of the Apes, per raccontare eventi che si svolgono a metà fra "Apes Revolution - Il Pianeta delle Scimmie" e "The War - Il Pianeta delle Scimmie", dunque il secondo e il terzo film della nuova trilogia. Il coinvolgimento di Serkis non è casuale, visto che nella saga interpreta il personaggio di Cesare, lo scimpanzé geneticamente modificato da cui parte l'intera vicenda.

Uomini contro scimmie

Scaricata come da prassi l'applicazione gratuita di Planet of the Apes: Last Frontier da App Store o Google Play, il setup del gioco risulta particolarmente rapido e amichevole anche nei confronti di chi non ha la minima dimestichezza con i videogame. Ci viene quindi introdotta la trama, che vede due fazioni contrapposte: da una parte quella delle scimmie, stabilitasi fra le rocce di una montagna ma costretta dalle temperature invernali a muoversi alla ricerca di cibo e risorse; dall'altra quella di un gruppo di umani, rimasti da poco senza un capo e determinati a vendicarsi di ciò che hanno perso per via della guerra fra le due specie. Il personaggio che controlliamo, Bryn, appartiene al primo gruppo: inviato insieme ad alcuni compagni alla ricerca di bestiame da cacciare, si trova a dover affrontare una serie di situazioni sempre più complicate nell'ottica dei cinque capitoli che compongono l'avventura.

Il party game secondo Sony: Planet of the Apes: Last Frontier

È appunto in tali frangenti che verremo chiamati a effettuare delle scelte, cercando in questo modo di pilotare l'esperienza perché gli eventi si dipanino in maniera differente. Ma le cose vanno effettivamente così? Non proprio. Rispetto all'esperienza di Hidden Agenda, purtroppo, si ha la netta sensazione che i bivi e le ramificazioni di Planet of the Apes: Last Frontier non siano numerosi e significativi. Ciò significa che le nostre decisioni non produrranno sostanziali differenze nella progressione della storia, vanificando l'impianto di base e rendendo il titolo di Imaginati Studios uno spettacolo a tratti interessante, specie per i fan della saga cinematografica, ma fondamentalmente passivo. Fortunatamente le cose prendono una piega differente sul finale dell'avventura, quando vengono effettivamente a crearsi dei percorsi paralleli che portano ai tre finali disponibili. Troppo tardi?

Il party game secondo Sony: Planet of the Apes: Last Frontier

Un'occasione mancata?

L'esperienza di Planet of the Apes: Last Frontier può essere fruita da un massimo di quattro giocatori, che però devono essere tutti d'accordo perché una determinata decisione venga approvata. L'unanimità prende dunque il posto delle scelte a maggioranza di Hidden Agenda: che sia un bene o un male dipende molto dai vostri compagni di viaggio, ma è chiaro che un'impostazione del genere obbliga il gruppo a valutare bene le situazioni e a discutere prima di procedere in una maniera o nell'altra. Ciò naturalmente non cambia il discorso della passività e della scarsa incidenza delle decisioni rispetto alla struttura narrativa, quest'ultima priva del peso che era lecito aspettarsi anche per colpa di una realizzazione tecnica che si muove fra alti e bassi.

Il party game secondo Sony: Planet of the Apes: Last Frontier

Da un lato ci sono infatti i personaggi e le relative animazioni facciali, di buona fattura ma non superlative, mentre gli scenari vengono messi letteralmente in secondo piano e le situazioni non vantano chissà quale varietà, anzi il più delle volte si tratta di una banale sequenza di attacchi fra le due fazioni. Se però conoscete bene la nuova trilogia cinematografica e l'avete apprezzata il discorso cambia, e proprio in questi giorni viene in aiuto un'importante promozione su PlayStation Store che consente di acquistare il gioco a soli 7,99 euro anziché 19,99. Un'occasione imperdibile, insomma, se il titolo di Imaginati Studios stuzzica la vostra curiosità e avete voglia di affrontare una sfida del genere insieme agli amici, pur consapevoli del fatto che vi troverete di fronte un film... poco interattivo.