Il lancio del nuovo iPhone 4 è stato per Apple probabilmente uno tra i più problematici della sua lunga storia: complice il successo delle prime versioni, lo sviluppo della quarta release del famoso smartphone è stato seguito costantemente ed incessantemente da una miriade di occhi e orecchie indiscrete, pronte a cogliere la più piccola sottigliezza o il più becero dei pettegolezzi provenienti da Cupertino per enfatizzarlo (nel bene ma soprattutto nel male) e diffonderlo in tutto il mondo. Questo lancio è stato anche quello che ha conservato il minor grado di segretezza, grazie alle note vicende legate al prototipo ritrovato in un bar (non di Caracas ma di Redwood City, California) da un giornalista del magazine on line Gizmondo. In una insolitamente priva di novità WWDC Steve Jobs ha quindi consegnato alla storia un telefono, iPhone 4, che in verità tutti o quasi conoscevano già; dopo circa una settimana di utilizzo a tutto tondo, ecco finalmente il report delle nostre esperienze.
La scatola non fa il monaco
Senza per il momento soffermarsi su tutto il caos che è nato dopo la iniziale tranche di commercializzazione del melafonino (argomento che verrà trattato approfonditamente nel box sottostante), la prima sensazione che si prova estraendo l'oggetto in questione dalla piuttosto misera scatola è quella di una discreta pesantezza. Con i suoi 137 grammi infatti, giustificati dalla nobile componentistica in vetro e alluminio, avere un iPhone 4 nel taschino non passerà certo inosservato; tuttavia proprio il peso e la forma più squadrata contribuiscono a trasmettere un senso di robustezza e sicurezza non comune nell'impugnarlo, favorendo il rilassamento delle coronarie durante gli inevitabili passaggi di mano per farlo vedere ad amici e parenti. Una volta attivato, iPhone 4 mostra finalmente quello che è il suo asso nella manica, ossia lo schermo touchscreen capacitivo da 3,5 pollici. Chiamato non senza una certa pomposità "Retina Display", l'interfaccia video di iPhone 4 rappresenta ad oggi il massimo della qualità possibile su un dispositivo mobile, con una brillantezza ed una definizione che i freddi numeri da soli non possono far neppure immaginare: dire infatti che lo schermo ha una risoluzione di 960x640, un contrasto di 800:1 e la densità di 326 pixel per pollice può non significare nulla per un normale utente, se poi non vede con i propri occhi il risultato di questa incredibile opera d'arte elettronica.
Continuando nella disamina hardware, non si può non citare il chip ARM da 1 Ghz abbinato a ben 512 Mb di Ram che compongono il cuore pulsante del nuovo iPhone: i più informati avranno già notato che il processore è lo stesso installato su iPad, con la Ram addirittura raddoppiata (scelta logica, se consideriamo che un telefono esegue in background molte più operazioni rispetto ad un tablet pc), in grado di garantire prestazioni velocistiche al limite dell'incredibile. Velocità è infatti un'altra delle parole d'ordine applicabili al nuovo iPhone: grazie ad iOS 4, l'ultima versione del famoso software di gestione dei sistemi mobili di Apple, il lancio delle applicazioni avverrà in maniera istantanea, così come la navigazione Web o GPS. Perfetta poi la gestione del multitasking, che con una decina di applicazione lasciate in esecuzione non ha fatto registrare al telefono il benché minimo rallentamento; l'autonomia della batteria, nota dolente dei precedenti modelli è finalmente aumentata e si assesterà, dopo 4/5 ricariche iniziali, a circa un giorno e mezzo di utilizzo normale (Wi-Fi attivo, qualche chiamata su rete 3G, sms e Web). Tra le principali migliorie rispetto alle versioni 3G e 3GS è da annoverare anche la nuova fotocamera da 5 Megapixel, con autofocus e flash led, in grado di scattare finalmente foto discrete ma soprattutto di registrare filmati fino alla risoluzione HD 720p. Alla prova dei fatti gli scatti e i video realizzati rispettano almeno parzialmente le promesse, anche se permangono i problemi di rumore digitale in presenza di scarsa luminosità. Richiesta a gran voce da tutti i clienti, ecco apparire finalmente una piccola fotocamera frontale VGA per effettuare le videochiamate: questa funzione, chiamata FaceTime, è disponibile solo se entrambi gli interlocutori utilizzano iPhone 4 e si trovano coperti da rete Wi-Fi, per garantire la massima qualità di trasmissione audio-video. Inutile dire che pur funzionando egregiamente, non è questo il concetto di videochiamata a cui l'utenza era stata abituata; è altrettanto innegabile però che le classiche chiamate video, totalmente coperte dalla rete 3G, lasciavano spesso molto a desiderare sia a livello audio che soprattutto video.
Applicazioni, Giroscopi, Videogiochi ed altre simili amenità
Se però si chiedesse ad un qualunque possessore di iPhone qual è la caratteristica di cui va più orgoglioso, costui risponderebbe senza dubbio citando non una feature del telefono, ma un suo servizio: l'App Store. Del progetto di digital delivery targato Apple si è ormai detto tutto o quasi, ma vale la pena ancora una volta ricordare qualche cifra per far rendere bene conto a quei (pochi) che ancora non lo conoscessero di cosa si sta parlando: con più di 200.000 applicazioni disponibili, gratis o a pagamento e oltre di 3 miliardi di download già eseguiti, il negozio delle applicazioni Apple è fondamentalmente un'estensione infinita delle potenzialità del telefono, talmente legato all'uso di iPhone che di fatto tutte le funzioni non basilari sono fruibili soltanto scaricando le apposite App. Naturalmente tutte le applicazioni fin qui rilasciate sono compatibili con il nuovo modello di telefono, ma gli sviluppatori più attenti hanno già da tempo avviato una campagna di aggiornamento per tutte le App più famose, migliorando la resa grafica sul nuovo Retina Display nonché le prestazioni generali e la compatibilità con il multitasking (è il caso ad esempio dei programmi di instant messaging o di produttività come Quickword). Una personalizzazione e una scelta dunque così ricca da diventare il metro di paragone per tutte le altre aziende concorrenti, impegnate adesso a tentare di colmare l'enorme lacuna creata dalla rivoluzione Apple.
Una ulteriore novità che inizialmente era passata in sordina è stata l'introduzione accanto all'accelerometro, al sensore di luminosità e a quello di prossimità, di un altro sensore, caro agli utenti Wii, cioè il giroscopio. Ed è sul fronte video ludico che il nuovo modello di iPhone si appresta a preparare l'ultimo (forse) decisivo attacco alle "classiche" console portatili: se in questi due anni abbiamo infatti assistito a poche produzioni di un certo spessore, anche se a volte veri e propri capolavori, è ovviamente chiaro che con una dotazione hardware superiore la situazione non può che migliorare, rendendo la piattaforma con la Mela una protagonista conclamata e stabile del panorama video ludico mondiale. Per cominciare a saggiare le potenzialità del giroscopio, alcuni giochi sono stati aggiornati per supportare la nuova feature, con risultati decisamente apprezzabili seppur chiaramente ancora immaturi. Nello specifico, abbiamo provato N.O.V.A. di Gameloft e Real Racing di Firemint. Nel primo caso lo sparatutto "ispirato" ad Halo è apparso praticamente un altro gioco, sia graficamente (con la migliorata resa visiva e la totale assenza di cali di framerate in ogni situazione), sia soprattutto nella gestione della telecamera, che proprio grazie al giroscopio è adesso possibile muovere in ogni direzione con una elevata sensibilità. Anche in Real Racing, a parte l'impatto tecnico sensibilmente abbellito, il controllo delle vetture è adesso più fluido, immediato e preciso. E' chiaro che in questa occasione si sono analizzate implementazioni postume di giochi comunque abbastanza datati, ma se si pensa al potenziale video ludico sfruttabile con questo nuovo sensore unito al prossimo sistema di achievements Game Center la prospettiva diventa sempre più rosea e ricca di speranze.
In conclusione
Il tentativo della casa di Cupertino con la commercializzazione di iPhone 4 è decisamente ambizioso: scrollarsi di dosso la nomea di azienda per narcisisti e fan e rendere così il suo prodotto di punta non più oggetto di nicchia per pochi appassionati ma al contrario strumento utile per tutti, sia per lavoro che per svago, un prodotto di massa ma al contempo raffinato ed esclusivo; è vero che nonostante tutte le nuove caratteristiche e la indubbia qualità il prezzo resta ancora proibitivo, ma le tante modalità di acquisto mediante abbonamenti vari potrebbero effettivamente rendere concreto questo obbiettivo per l'azienda di Steve Jobs. La concorrenza offre ovviamente terminali altrettanto validi, ma nello scegliere un nuovo smartphone bisognerebbe riflettere sul peso di un servizio come App Store, attualmente molto rilevante, e tale da far pendere l'ago della bilancia decisamente a suo favore.
"We aren't perfect": ovvero non tutte le ciambelle...
Naturalmente, la perfezione non esiste. Steve Jobs, durante la conferenza stampa del 16 luglio scorso non ha perso tempo ad ammettere un'ovvietà che tale non era per i fan più sfegatati Apple. Abituati a considerare gli altri utenti con un profondo senso di pietà mista a leggero fastidio, il caso dell'antenna che non prendeva il segnale è stato per loro una doccia fredda da non poco conto. Senza entrare nello specifico su quanto (poco) elegantemente mostrato, confrontato e detto in quella occasione dal grande capo in persona, alla prova concreta e certificata dei fatti possiamo annunciare con certezza che il problema esiste, ma in misura relativamente meno grave di quanto fin qui fatto capire. Toccando la parte incriminata dell'antenna, sull'angolo in basso a sinistra del terminale, si ha infatti la perdita di una tacca di segnale qualunque sia l'operatore; per farne perdere due, è necessario stringere forte e a lungo il telefono, quasi come a stritolarlo, operazione che difficilmente viene effettuata casualmente. La caduta della chiamata o della connessione internet si avrà di conseguenza solo in zone con scarsa copertura già all'origine, mentre con banda piena non ci sarà nessun problema. Per usufruire poi delle custodie bumper in offerta gratuita fino a settembre sarà necessario scaricare un'apposita applicazione, iPhone 4 Case Program, registrarsi ed attendere comodamente a casa il postino. Provando infine con mano il terminale e constatandone le incredibili prestazioni, resta insoluto il dubbio riguardo all'avversione incondizionata di Apple verso il Flash Player di Adobe: se infatti per le prime versioni 2G e 3G del telefono la scelta di non adottare questo standard diffusissimo era giustificabile, con 3GS e soprattutto con il nuovo 4 il problema delle scarse prestazioni non può certamente essere addotto come scusa. Intanto però di Flash nessuna notizia e, sebbene molti siti si stiano di fatto adeguando rimuovendo i contenuti non compatibili con Safari Mobile, questa mancanza resta un piccolo neo su un dispositivo altrimenti completo di (quasi) tutto.