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Il ritorno di Aya Brea

Parasite Eve, ora The 3rd Birthday, ritorna in una New York sotto attacco e per tutti i possessori PSP!

ANTEPRIMA di Massimo Reina   —   27/08/2010

Nel 1998 l'allora Squaresoft, software house da sempre universalmente riconosciuta come la migliore e più famosa nell'ambito delle produzioni di giochi di ruolo alla giapponese, decise di tentare una nuova strada creando un titolo ibrido che contenesse in termini di giocabilità qualche elemento simile al successo dell'epoca, Resident Evil, e altri più prettamente GDR. Nacque così un videogioco che da li a poco sarebbe riuscito a diventare uno dei più amati dai possessori della grigia console Sony, basato sull'interessante romanzo Parasite Eve di Hideaki Sena, primo vincitore del Japan Horror Novel Award, da cui nel 1997 era già stato tratto anche un film purtroppo inedito in Italia. Il gioco, che prese il nome proprio dallo stesso libro, narrava la storia di uno scienziato che distrutto dalla scomparsa prematura della moglie cercava di sfruttare le sue ricerche sui mitocondri per farla rivivere, creando allo stesso tempo una minaccia per l'umanità.

Il ritorno di Aya Brea

Il terzo capitolo della serie, invece, da considerare in realtà più uno spin-off o un nuovo inizio della saga che un vero sequel, cambia oltre al titolo che diventa solo The 3rd Birthday gran parte della storia. E come confermato dal solito trailer a cui Square Enix secondo sua tradizione affida il compito di informare col contagocce addetti ai lavori e fan dei suoi progetti in corso di lavorazione, concentra il gameplay del prodotto sull'azione nuda e cruda. Ambientando la storia in una New York (ma come rivelato dal direttore del progetto, Hajime Tabata, la Grande Mela è solo uno degli scenari in cui si svolgerà l'avventura) minacciata dai Twisted, misteriose creature apparse dal nulla attraverso un vortice spazio temporale in quel di Manhattan e da colossali mostri alla Cloverfield che sembrano fuoriuscire dal sottosuolo coi loro enormi tentacoli. Chi o cosa sono? Da dove provengono e che legami hanno eventualmente con gli esseri già affrontati nei precedenti giochi?

Possessione

Nel filmato è stata mostrata anche qualche scena di gioco. Dalle informazioni rilasciate dagli sviluppatori si deduce inoltre che il gameplay a livello strutturale non dovrebbe differire molto dai primi due episodi su PlayStation, almeno per quanto concerne le fasi esplorative, mentre nei combattimenti si è avuta conferma che ci sarà invece più spazio per l'azione piuttosto che per gli elementi GDR o comunque strategici che hanno caratterizzato i titoli precedenti. In questo senso tutto dovrebbe ruotare intorno al supporto attivo di una squadra di SWAT e all'Overdive System, l'abilità cioè di Aya di impadronirsi del corpo di qualsiasi alleato nel corso degli scontri.

Il ritorno di Aya Brea

Mentre si affrontano le creature che hanno invaso la Grande Mela il videogiocatore potrà switchare in questo modo su un altro personaggio che assumerà le sembianze della bella protagonista e attaccare quindi da altra posizione. Per esempio supponiamo che l'agente Brea stia combattendo faccia a faccia in un vicolo con un gruppo di mostri mentre un altro poliziotto la copre sparando da un tetto. Con l'Overdive System l'utente può come detto poco sopra "passare" a controllare il corpo di quest'ultimo e trovarsi quindi in una nuova posizione sopraelevata.
In questi frangenti oltre al proprio equipaggiamento, Aya potrà disporre liberamente delle armi e delle munizioni dell'individuo "posseduto". Ciò è cruciale in quanto queste ultime saranno decisamente limitate durante l'avventura. Questo sistema può essere utilizzato non solo per trarre un proprio vantaggio ma anche per aiutare i colleghi in difficoltà a sopravvivere in alcuni casi, sostituendoli in un momento delicato e eliminando per conto loro un mostro particolarmente ostico. Situazioni da non trascurare visto che la riuscita di una missione dipenderà anche dal numero di agenti sopravvissuti.

Una squadra di artisti

E se si viene colpiti a morte mentre si è in possesso di un altro corpo cosa accade? Semplice, il giocatore avrà a disposizione una manciata di secondi per abbandonare il corpo ospitante altrimenti sarà game over.

Il ritorno di Aya Brea

The 3rd Birthday sarà un gioco particolarmente difficile a detta degli ideatori e questo nonostante la possibilità di selezionare svariati livelli di difficoltà per la campagna, la cui durata è stimata intorno alle dodici ore di gioco: l'intento è quello di proporre una sfida frenetica e avvincente, motivo per il quale, come detto nei paragrafi precedenti, sono stati praticamente abbandonati gli elementi RPG che caratterizzavano Parasite Eve, rendendo il titolo un vero e proprio sparatutto in terza persona. Con grande delusione dei fan più tradizionalisti.
Dal punto di vista tecnico The 3rd Birthday appare un prodotto di elevata qualità, e forse non poteva essere altrimenti visto che gran parte del team responsabile per lo sviluppo di Final Fantasy XIII ha collaborato al progetto non appena completato il precedente lavoro per PlayStation 3 e Xbox 360, aggiungendosi a uno staff che comprendeva già molti dei vecchi programmatori dei primi due episodi di Parasite Eve, compreso il compositore Yoko Shimomura. Non per niente le musiche a detta di molti saranno fra gli elementi più belli del prodotto finale.
L'appuntamento per il rilascio del gioco sul mercato è fissato per la fine del 2010 in Giappone: non ci resta che attendere le prossime settimane (Tokyo Game Show?) per eventuali ulteriori dettagli e magari una demo. Nel frattempo da quanto visto in fiera nel trailer le premesse positive non mancano, con la speranza nemmeno tanta campata per aria, che un giorno questa saga possa vedere la luce anche su PlayStation 3, come lasciato intendere dal character designer Tetsuya Nomura in uno dei suoi ultimi aggiornamenti via Twitter, secondo il quale il team che sta sviluppando insieme a Square Enix il gioco, cioè Hexadrive, avrebbe pronto da tempo un motore pensato per le console HD.

Il ritorno di Aya Brea

CERTEZZE

  • Trama curata come il primo episodio
  • Meccaniche originali e innovative

DUBBI

  • Troppo action e quindi con minore identità