Ci sono alcuni giochi che sembrano dover uscire da un momento all’altro ed invece, senza motivi particolari, vengono rinviati prima di mesi e poi di anni, come piccoli Godot. A noi utenti non resta che aspettare, prima con impazienza, poi quasi con soddisfazione spinti dalla più o meno veritiera credenza che più i tempi di sviluppo si allungano più il prodotto finale sarà fantastico, mossi poi semplicemente dallo scoramento. Starcraft Ghost è uno di questi titoli, ha attraversato diversi E3 e anche quest’anno lo abbiamo rincontrato, in una versione ulteriormente modificata.
Tradimento!
Starcraft Ghost, ormai lo sanno anche i sassi, è l’ultimo progetto di casa Blizzard ambientato nell’universo di Starcraft. Starcraft per chi non lo sapesse è sicuramente uno dei migliori RTS mai prodotti per personal computer, pur se risalente al lontano 1997. Con questo nuovo prodotto però Blizzard non ha voluto creare un nuovo strategico, pensato appositamente per il mercato console, ma ha preferito sfruttare l’affascinante universo di Starcraft, nel quale ambientare un’avventura che ci vedrà protagonisti nei panni di Nova, una futuristica guerriera che non ha nulla da invidiare ai nerboruti Sam Fisher o Solid Snake. All’E3 del 2004 ci eravamo lasciati, oltre che con la promessa di vedere l’uscita del prodotto, allora affidato alle mani degli sviluppatori di Nihilistic, da li a pochi mesi, anche con una prova su strada che lasciava intuire la bontà di fondo del gioco, impostato come uno Sprinter Cell ambientato nel futuro. Un’avventura con una prevalenza stealth assolutamente rilevante.
Le cose sono ora cambiate, il team che ora si occupa dello sviluppo è lo Swingin’Ape Studios
Le cose sono ora cambiate. Innanzi tutto il team che ora si occupa dello sviluppo è lo Swingin’Ape Studios, già autore di Metal Arms: Glitch in the System, e si è deciso di modificare il genere a cui sarebbe dovuta appartenere questa escursione nell’universo di Starcraft, meglio renderlo molto più action e meno stealth, o almeno queste sono le attuali intenzioni. Il team al lavoro ha l’obiettivo di rifare quasi completamente il motore del gioco, per adattarlo appunto alle modifiche al gameplay e ad una campagna in single-player completamente stravolta, che ci vedrà agire sia come silenziosi assassini che come dei Rambo al femminile, premiando indipendentemente entrambe le condotte.
Starcraft Universe
Nova è una guerriera pronta a tutto, membro del Dominion e appartenente ad un gruppo di assassini super addestrati, che nel corso dell’avventura, che si svolge circa quattro anni dopo il Brood War Conflict, scoprirà alcuni segreti alla base del conflitto tra il Dominion e il Koprulu Liberation Front. Il nostro personaggio è capace di combattere davvero come un leone, utilizzare la mimesi visiva per passare inosservata oltre i nemici, ma anche pilotare i mezzi pesanti ed utilizzare tutte le armi che hanno reso famoso il gioco Blizzard: dal Gauss Rifle al Torrent Shotgun passando dal Perdition Flamethrower. Ovviamente l’ambientazione è curatissima e vedere quei mezzi che abbiamo sempre “comandato”, e le locazioni che abbiamo imparato a sfruttare per cogliere di sorpresa l’esercito nemico, da un’altra prospettiva, è davvero affascinante. Trovarsi contro gli Zerg o i Protoss è una sensazione difficilmente spiegabile, è inutile dire che ci si riaffaccia un pezzo di storia videoludica. Avanzando nel corso del gioco ci sembrerà di vivere un lungo deja-vu, lungo le terre di Mar Sara, Ash’Arak e Vyctor 5, mai viste da così vicino.
Trovarsi contro gli Zerg o i Protoss è una sensazione difficilmente spiegabile, ci si riaffaccia un pezzo di storia videoludica
Starcraft Universe
Nova oltre a tutte le armi possibili e immaginabili ha, come detto, a disposizione alcune particolari tecniche che le permetteranno di salvarsi in tutte le circostanze. Un po’ alla Predator è capace di diventare invisibile per passare inosservata davanti ai nemici, può muoversi in maniera fulminea per poi attaccare riuscendo nelle più svariate acrobazie…e come nel Wrestling non provate queste cose a casa!Una mossa che ci ha lasciato sinceramente a bocca aperta, vede Nova che arriva alle spalle di un marine, gli apre l’elmetto e gli inserisce una granata. Festa finita, esaltante non c’è che dire. Sarà anche possibile utilizzare i mezzi trovati nel corso dell’avventura, il Vulture, il Siege Tank e il Grizzly Gunship. La novità introdotta, rispetto alle precedenti versioni, è sicuramente quella riguardante il multiplayer. Tale possibilità non sarà solo limitata allo split screen ma ci sarà la possibilità di giocare online, sia su Xbox che su PlayStation 2. I personaggi utilizzabili saranno: Ghost, Marine, Firebat e Light Infantry. Sarà inoltre presente, a detta degli sviluppatori, una particolare modalità che chiamata “Capture the Base” nella quale due squadre lottano per la conquista di una base Terran. Sono già state inoltre confermate tutte le opzioni classiche del multiplayer: deathmatch, team deathmatch, conquista la bandiera e Re della collina. Prima di salutarvi vi invitiamo a dare un occhiata a questo link, nel quale troverete Nova nella sua ultima apparizione presso l'E3 2005 ripresa dalle videocamere di Multiplayer.it. La data di uscita è prevista, per Xbox, PlayStation 2 e Gamecube, per la prima metà del 2006. Non ci resta, a questo punto, altro da fare se non incrociare le dita in attesa dell’uscita e darvi appuntamento sulle queste pagine, per gli ultimi sviluppi su Starcraft Ghost.
Starcraft @ E3 2005
All'ultima edizione dell'E3 abbiamo provato una versione avanzata della versione PS2 di Starcraft Ghost. Quella che avevamo giocato l'anno scorso, se pur tecnicamente molto valida, non ci aveva convinto, sembrando viziata da un gameplay troppo macchinoso pur essendo uno stealth game. L'inquadratura privilegiata adesso, quella resa famosa da Resident Evil 4 per intenderci, una maggiore dinamicità ed una fluidità di meccaniche meno pretenziose, ma molto più immediate, sembrano in grado di premiare l'ennesimo rinvio di questo gioco. Tra l'altro, per essere un titolo PS2, la pulizia d'immagine era ben superiore alla media ed anche il numero di poligoni su schermo non era da meno, soprattutto quando abbiamo portato la nostra eroina nelle parti più elevate degli stage all'aperto e la telecamera indugiava senza esitazioni su ambienti vasti e dettagliati. Tenetelo d'occhio, potrebbe essere una sorpresa...
Antonio Jodice