Twilight Princess su Wii? Quasi
Dopo un breve filmato costituito dai montaggi di alcuni dei giochi in uscita, è stato lasciato lo spazio al titolo protagonista assoluto dello show. The Legend of Zelda: Twilight Princess, fin’ora fortemente e ripetutamente associato a Gamecube, sarà invece un gioco di lancio del Wii. Un abbandono quindi definitivo del caro vecchio cubo? Non proprio, dal momento che i progetti di Nintendo prevedono due versioni dello stesso gioco, una per GC e una per Wii, in uscita lo stesso giorno del debutto della nuova console sul mercato. Niente doppia compatibilità quindi, ma due giochi separati anche se accomunati da gran parte delle caratteristiche. Ovviamente ciò che il Wii metterà in più rispetto al suo predecessore è legato principalmente al sistema di controllo, totalmente adattato alle particolarità del “telecomando” senza fili. La presentazione ha dimostrato la duttilità del controller, perfettamente in grado di gestire tutti i movimenti di Link rendendoli in molti casi estremamente più intuitivi e immediati; per esempio la possibilità di mirare, o di tendere l’arco, o di pescare (solo per citare alcune delle azioni possibili) semplicemente spostando il pad a mezz’aria. Durante tale dimostrazione è stata svelata inoltre la caratteristica del controller tenuta finora segreta, ovvero la presenza di uno speaker capace di riprodurre dei suoni contestualmente alle azioni eseguite. Per esempio, per tendere l’arco di Link è necessario spostare il pad verso l’orecchio, come a compiere effettivamente l’azione stessa; lo speaker integrato riprodurrà quindi il rumore della corta che si tende, e poi della freccia scoccata che parte verso l’obiettivo. Semplice e banale? Eppure nessuno finora ci aveva pensato... A livello puramente estetico, è chiaro come Wii non abbia nessuna intenzione di vincere la guerra della grafica con gli “avversari” Xbox 360 e Ps3; d’altra parte questo è sempre stato chiaramente affermato dalla stessa Nintendo, che ha preferito puntare sull’accessibilità dell’interfaccia e su un prezzo molto concorrenziale. Nel dettaglio, Twilight Princess ha offerto comunque un impatto visivo appagante, rafforzato da una direzione artistica splendida. Avremo comunque modo di dare un’occhiata più da vicino a Zelda e agli altri titoli già da domani sullo showfloor.
Non solo Zelda...
In maniera meno approfondita sono stati presentati anche altri importantissimi titoli per Wii, a cominciare da Metroid Prime 3: Corruption e Super Mario Galaxy. I filmati hanno permesso di apprezzare in entrambi i casi l’utilizzo del controller, anche se la vicinanza grafica con i precedenti su Gamecube è sembrata piuttosto chiara. Reggie ha voluto sottolineare la volontà di non affidarsi solamente a franchise consolidati, ma anche di crearne di nuovi; in tal senso sono stati presentati tre titoli del tutto inediti realizzati internamente. Il primo, Excite Truck, è un gioco di corse su sterrato particolarmente arcade, dove non mancano salti enormi e derapate esagerate; il secondo risponde invece al nome di Project H.A.M.M.E.R., un picchiaduro 3d a scorrimento piuttosto misterioso. L’ultimo e per certi versi più interessante si chiama infine Disaster, e si basa su un concept legato alla necessità di fuggire da disastri naturali come l’eruzione di un vulcano. Purtroppo i teaser erano fin troppo brevi per riuscire a trarre qualcosa più di una impressione superficiale. Sempre tramite trailer hanno fatto la loro comparsa una serie di intriganti giochi per Wii come Final Fantasy Chrystal Chronicles, Dragonball Z, Dragon Quest, Fire Emblem, Spongebob Squarepants, Cars, SD Gundam, WarioWare, Pilotwings, Necro-Nesia, Rayman 4, Super Swing Golf, Sonic Wild, One Piece, Madden 07. Avremo modo durante la fiera di proporvi impressioni ed hands-on più dettagliate, dal momento che saranno presenti ben 27 titoli giocabili e altri in video. Molto più spazio è stato invece dedicato alla presentazione di Red Steel di Ubisoft, avvenuta per mano di due programmatori della casa transalpina; il gioco sembra puntare molto sull’interattività delle ambientazioni, e tutto sommato l’impressione che ha suscitato nella platea è stata piuttosto buona.
Evviva il DS
George Harrison ha preso la parola per parlare del successo di Nintendo DS, capace di piazzare sul mercato 16 milioni di console e superare di un milione la rivale Psp. Anche la Wi-Fi connection si è dimostrata una idea vincente, con 1.3 milioni di utenti che hanno dato vita a oltre 40 milioni di sessioni di gioco online. Anche il DS, grazie alla sua interfaccia, è stato ed è una pedina fondamentale nel tentativo di avvicinare i non-gamers ai videogiochi; la riprova è stato il successo di Nintendogs e di Brain Training, che saranno seguiti da altri prodotti del genere rompicapo e puzzle all’interno della Touch Generation. Non è mancata la presentazione del DS Lite, revisione che probabilmente tutti già conosceranno, più piccola e leggera rispetto all’originale. Ovviamente il supporto a livello di giochi è più forte che mai, e la conferma viene da una serie di titoli a dir poco promettenti; tra questi, Pokemon Mistery Dungeon, il remake 3d di Final Fantasy III, Tony Hawk’s Downhill Jam ma soprattutto Starfox DS, New Super Mario Bros, Yoshi’s Island 2, Mario vs DK: March of the Minis e Diddy Kong Racing. E’ stata annunciata inoltre la versione occidentale del piccolo capolavoro Ouendan, ribattezzato per l’occasione Elite Beat Agents; nel caso specifico sarà necessario avere dettagli sulla colonna sonora, vero punto di forza dell’originale giapponese. Assolutamente di primo piano anche Zelda Phantom Hourglass, che nella linea temporale della serie andrà a piazzarsi immediatamente dopo la fine di Wind Waker.
Parola al presidente
E’ quindi salito sul palco anche il presidente Satoru Iwata, che evidentemente non ha voluto mancare alla grande occasione. Il suo discorso è servito per puntualizzare alcuni interessanti aspetti, a cominciare dall’analisi che fa Nintendo del mercato dei videogiochi; l’evoluzione ha portato a prodotti troppo complessi, che hanno alzato il muro tra giocatori e non giocatori. La volontà della sua società sta invece nell’abbattere questo muro, ed il mezzo per riuscire in tale impresa è il Wii. Tra i giochi più adatti a tale scopo figura senza dubbio Wii Sports, un prodotto contenente 3 giochi di Golf, Tennis e Baseball piuttosto semplici a livello estetico ma incredibilmente immediati da padroneggiare. Iwata svela inoltre un aspetto di Wii dal potenziale incredibile, celato dal nome Connect 24; Wii sarà infatti la console che non si spegnerà mai, mantenendo attive alcune funzioni anche in modalità stand-by. Per esempio potranno essere scaricati nuove armi, veicoli o elementi di vario tipo per i giochi in proprio possesso, il tutto in maniera automatica. Oppure per esempio nel caso di Animal Crossing, sarà possibile ricevere aggiornamenti e messaggi in tempo reale da consultare poi in maniera immediata una volta accesa la tv. La conferenza si è quindi chiusa con un divertentissimo siparietto. Dopo aver chiamato sul palco il fortunato vincitore del concorso indetto da AOL, Miyamoto ha giocato con lo stesso ragazzo, più Reggie e Iwata, ad un doppio 2 contro 2 a Wii Tennis. Uno spettacolo esilarante, che ha per l’ennesima volta sottolineato l’immediatezza e il potenziale della nuova console Nintendo.
In conclusione
La conferenza Nintendo di questo E3 2006 non ha stupito in senso letterale, proponendo annunci inattesi o incredibilmente forti. Ha però dimostrato con forza le potenzialità reali di Wii, spazzando via gran parte dei dubbi relativi alla bontà del controller e alla sua efficacia con diverse meccaniche di gioco; in tutti i casi i risultati sono sembrati ottimi, permettendo quindi di guardare con enorme ottimismo a questa ennesima scommessa della grande N. Qualche piccola delusione c’è stata in relazione alla mancanza di una data precisa per il lancio, fissato genericamente all’ultimo quarto del 2006, e riguardo al prezzo di vendita, nemmeno genericamente indicato. Dal punto di vista tecnico invece, Wii ha confermato la volontà di tirarsi fuori dalla corsa esasperata al poligono: i giochi apparsi su schermo sono sembrati in grado di piazzarsi approssimativamente in una via di mezzo tra current e next gen console, lontani comunque da 360 e Ps3. In tal senso sarà da verificare la tendenza delle terze parti in relazione ai prodotti multipiattaforma, anche in merito al controller tradizionale opzionale che in questa occasione non è stato assolutamente citato. Eccitante invece il potenziale di Connect24, capace davvero di aprire nuove porte nel modo di concepire e gestire il rapporto coi videogiochi: non più solo acceso/spento, ma con una terza strada potenzialmente tutta da sfruttare. Tutto sommato quindi Wii sembra partire con il piede giusto, e se il buongiorno si vede dal mattino...
E’ stata una bella conferenza, quella di Nintendo all’E3. Nella splendida cornice del Kodak Theater, ad Hollywood, sono state svelate buona parte delle caratteristiche del prossimo Wii, assieme ad alcuni giochi di grande spessore, tra vecchie e nuove conoscenze. Grande spazio è stato concesso anche al DS, che si sta rivelando un successo davvero di notevoli proporzioni. Le due console Nintendo sono state legate dal filo dell’accessibilità anche nei confronti dei non-gamers, vero obiettivo dichiarato della casa di Kyoto. L’inizio dello show è stato eccezionale: Shigeru Miyamoto è infatti entrato sul palco non appena le luci si erano spente e, vestito da direttore d’orchestra con il controller del Wii al posto della bacchetta, ha comandato una banda “virtuale” che sul megaschermo ha eseguito il tema principale di Zelda. Un tripudio di applausi hanno accolto la performance, estremamente d’effetto e addirittura emozionante. Conclusa l’esibizione, il Maestro ha quindi temporaneamente lasciato la scena a Reggie Fills-Aime, ormai punta di diamante di Nintendo e dotato, come ben noto, di grande verve comunicativa. Col suo solito stile, Reggie ha iniziato ad introdurre la filosofia che la società intende seguire nei prossimi anni; a differenza dei concorrenti, a suo modo di vedere eccessivamente interessati all’aspetto puramente tecnico della next-generation, la grande N vuole puntare al “feeling”. L’intrattenimento elettronico non deve essere un concetto legato solamente a ciò che si vede, ma soprattutto a ciò che si gioca. Sullo schermo è poi comparso lo slogan “Playing = Believing”, autentico leit-motiv dell’intera conferenza. D’altra parte, afferma Reggie, è difficile conoscere qualcuno che non veda la Tv o non legga i libri; è invece molto più semplice avere anche in famiglia delle persone che non hanno mai giocato ad un videogioco. Ed è questa categoria quella a cui Nintendo vuole puntare. D’altra parte, la carica innovatrice non è certamente mai mancata alla casa di Kyoto; Reggie a tal proposito ha citato Mario 64, autentico punto di svolta per il mondo dei videogiochi. La volontà di “cambiare le regole del gioco” non ha mai abbandonato Nintendo, ma il modo in cui attuare tale ambizioso progetto non poteva procedere tramite il semplice software. Per questo, la scelta è stata di lavorare direttamente sull’hardware, ovvero sull’interfaccia di controllo.